La Bullona, ristorante di pesce a Milano che si ama o si odia
La Bullona è il ristorante di Milano che divide il pubblico: te ne innamori o lo detesti.
Facciamo un passo indietro. Per chi è di Milano è d’obbligo conoscere alcuni pezzi della città che hanno rappresentato un capitolo importante della sua storia. Uno di questi era la stazione dei treni di Bullona (collegamento Cadorna-Bovisa direzione Nord). L’imponente edificio liberty del 1929, ahimè in disuso dal 2003, è stato smantellato come servizio di trasporti. Ci sarà qualcuno che, come me, ha tanti ricordi romantici legati a quella stazione e alle scale fatte di corsa per non perdere l’ultimo treno e l‘ultimo bacio, rimasti avvolti e offuscati nella nebbia milanese.
Chi ha riportato in vita La Bullona a Milano
E c’è qualcuno che invece è riuscito a riportare in vita l’edificio. È Pino Scalise, noto business man della “nightlife”milanese. Con un importante investimento, un senso estetico notevole e un pizzico di follia visionaria e un gesto d’amore ha ridato ai milanesi la Bullona. In una nuova veste.
Nel 1994 Scalise aprì i locali più di tendenza all’epoca, come Loolapaloosa, Casablanca, Pitbull Cafè, tutti concentrati in Corso Como. Nel 2001 convertì una chiesa sconsacrata in un club, il Gattopardo Cafè. E successivamente aprì un ristorante, lo Chatulle Restaurant, e il Kineo Cafè Tutti e tre in via Pier della Francesca.
Nel 2017 ha realizzato il progetto più ambizioso, appunto la riqualificazione e il restauro de La Bullona come ristorante e luogo di intrattenimento. L’apertura dopo 8 anni di lavoro con la collaborazione della interior designer Kate Axelsson e la supervisione della Soprintendenza archeologica.
Nel 2020, il format Bullona Restaurant è approdato anche al Four Seasons al Cairo.
Com’è il ristorante
Il locale è bellissimo. All’esterno c’è la facciata originale restaurata.
All’interno, attraversata l’aerea accoglienza, l’occhio cade su una prima scultura gigante di un pugno. È un recente acquisto di Scalise, appassionato collezionista d’arte.
Due grandi sale con ampie vetrate sono divise da due imponenti banconi in marmo uno dedicato al bar, l’altro al pesce crudo. Con tavolini e comode poltroncine in una sequenza ordinata.
Un originale lampadario con struttura squadrata occupa quasi tutto il soffitto. Al centro, una scultura di Arnaldo Pomodoro e opere ovunque, da Lucio Fontana a Enrico Castellani. La Bullona vuol essere anche contenitore d’arte.
Ferro vetro marmo i materiali; nero bianco grigio i colori. Quel tratto austero de La Bullona è un po’ il suo fascino e rispecchia il suo creatore. Perché dietro quell’impatto rigido con il passare delle ore l’atmosfera si scioglie, vuoi per l’effetto del volume della musica più alto con ritmo più incalzante, ad accompagnare i camerieri che sfrecciano tra i tavoli con bottiglie costose e bacchette scintillanti o per l’effetto afrodisiaco di ostriche e champagne .
C’è anche un dehors molto carino e d’inverno ai tavoli un mini falò ipnotico ti fa dimenticare il freddo. I coperti a disposizione sono 150.
Quanto costa La Bullona
Si viene qui per il Plateau Royale che si può comporre anche a richiesta (custom). Il Plateau Mix costa 210 € nella versione XL per 6 persone.
Sui crudi c’è l’imbarazzo della scelta tra ostriche (Bouzigues, Gillardeau, Amelie, Irish Supreme, Belon de Cancale, da 4 a 10 €) gamberi rossi (X-large a 11 €), blu, viola, caviale oscetra e beluga (100 grammi a 1000 €), granchio dell’Alaska.
Il King Crab Giant è un piatto molto richiesto, ci dicono, e può essere servito anche con gli spaghetti o come piatto al vapore o al forno (75 €).
Ci sono anche piatti semplici e alla voce pasta corta potete scegliere si i paccheri al pomodoro (25 €) che gli schiaffoni alla cicala di mare Batti Batti (50 €).
La sezione Alla Griglia propone gamberi Carabineros (45 €), astice e aragosta (65 €). O il Plateau Teppanyaki Large per 4 persone con astice, carabineros, scampi, aragostella (320 €).
La sezione Tempura propone la frittura mista e le ostriche (30 €). In padella ci sono Tataki di tonno rosso, semi di papavero, peperoncino e balsamico o Scaloppe di foie gras su capesante scottate e pan brioche (35 €).
C’è anche una sezione vegana.
Perché andarci
La Bullona non è solo un classico ristorante dove trovare un’ampia scelta di piatti a base di pesce in un ambiente contemporaneo di lusso. Nel post cena c’è il cambio scena e La Bullona diventa un elegante club. La musica diffusa si fa più alta, i tavoli ordinano champagne o colorati cocktail, l’atmosfera si fa più calda, si inizia a ballare.
Questo secondo volto attira molto i frequentatori de La Bullona. Un target eterogeneo che acconsente anche ai non giovanissimi di attingere al mondo della notte senza sentirsi outsider.
Non è amato da tutti. C’è chi lo definisce pretenzioso, caro, snob. È un luogo anche del “chi si vuol divertire” , ma d’altra parte Milano è sempre stata la città della creatività. Sta a voi decidere se andare oltre e trascorrere una serata unica.