Trattoria da Dede a Rapallo: incredibile menu a prezzo fisso a 15 €
Primo, secondo, acqua, 1/4 di vino, alla Trattoria da Dede a Rapallo costano, più o meno, 15 €. Ovvero, il prezzo può variare di qualche euro: l’altro giorno a pranzo ne ho pagati appunto 15, ma il range va da 14 a 19 €, a seconda del menu del giorno.
Se poi prendi solo primi, si va dai 9 ai 14 €; solo secondi, dai 14 ai 19 €. Dolce e bevande sono a parte (2 e 2,50 € rispettivamente).
Speravo di partecipare anch’io agli scontri social sugli scontrini, ma non ci riesco. Tutto regolare, pagamento con SumUp, ricevuta e scontrino via sms. Ci possiamo confrontare con le due pizze a 235 dirham marocchini.
Comunque: anche Rapallo è piena di ristoranti, vecchi e nuovi, trattorie focaccerie e così via: la Trattoria da Dede col suo menu fisso a 15 € è uno dei posti più economici. Ed è appena diventata uno dei miei posti preferiti, con Armida 1905, Mitili & Mitili, Sapore d’aMare (e tutti gli altri elencati qui).
Come si mangia alla Trattoria da Dede a Rapallo
A questo punto, devo parlare di come si mangia: siamo a livello 4Salti in Padella o territori e presidi SlowFood?
Niente di tutto questo. La risposta è semplice e banale: si mangia bene. I piatti arrivano belli caldi, le cotture sono giuste, le porzioni sono normali, anzi, sull’abbondante. Tanto territorio: la pasta fresca, pesto e sugo di noci, il pesce del Mar Ligure.
Il menu del giorno comprendeva 3 primi: spaghetti muscoli e gamberetti, tagliatelle ai funghi, maltagliati al pesto. Ho preso i maltagliati.
Secondi: fritturina mista di pesce (acciughe baccalà sardine secondo disponibilità), arrosto di vitello al forno; il tutto con contorno di insalata verde e pomodoro. Ho preso la fritturina.
E un quartino di bianco, senza infamia e senza lode – no, dai, ci stava bene, adeguato al tutto.
I maltagliati e la fritturina
Quindi, per rispondere alla domanda “Come si mangia alla Trattoria da Dede a Rapallo?” – molto bene. Buoni i maltagliati: erano cotti bene, il pesto saporito (anche se forse avrei calcato un po’ la mano sull’aglio). Un piatto normale, generoso, con la variante “maltagliati” su trofie e trenette / linguine.
La frittura invece è stata una piccola sorpresa: a prima vista, una mezza dozzina di pesci – ohibò. Ma ad andare a guardare bene, sotto, coperti dalle zucchine fritte (a fettuccia, coprenti), altri pesciolini.
Anche qui: ottima frittura, pesci perfettamente fritti ma belli morbidi. Anche l’insalatina coi pomodori: fresca, non avevano l’aria pre-agonica che spesso hanno i contorni.
Unico appunto: Trattoria da Dede a Rapallo, lasciate perdere il limone, e servitelo solo su richiesta. Sarebbe una nota gourmet – i foodies che si rispettano infatti aborrono il limone, che comprometterebbe l’integrità e la croccantezza della frittura. D’altro lato, mi rendo conto che il destinatario del piatto è il cliente generico, abituato a irrorare di limone anche le posate. E quindi si aspetta il limone – poco male. La mia obiezione è dettata soprattutto da esigenze antispreco. Anche i quarti di limone contano: ma offrendoli solo su richiesta…
In definitiva, una cucina di casa, “popolare” (non in senso sminuente, anzi), che ti soddisfa e ti riempie (non ho preso il dolce).
Com’è la trattoria: il locale e il servizio
Rosy in sala, suo marito (Dede, immagino: non ho chiesto) in cucina. La pasta la prendono in un pastificio in via della Libertà; i sughi li fanno in casa (mi si dicono meraviglie del sugo di noci: me lo segno).
Una quarantina di posti, a occhio e croce, forse di più, un piccolo dehors su strada (ma la via è secondaria e tranquilla). Siamo nel Sestiere di Borgo, ovvero il centro di Rapallo, la zona delimitata più o meno dalla ferrovia.
La Trattoria da Dede di Rapallo si presenta come un locale minimal, non nel senso di un design trendy, ma proprio di “essenziale”. Tavoli e sedie in legno, tovaglie a quadretti e tovagliette individuali di carta (carine: Buon Appetito scritto in diverse lingue, così hai da leggere in caso di attesa). Qualche stampa alle pareti, piccolo banco bar e cassa sul fondo, la cucina nascosta sul retro.
Rosy, da sola in sala, ha organizzato il servizio alla perfezione. Due turni, a mezzogiorno e alle 13: non ci si può accomodare se si arriva dopo una certa ora. Rosy rccoglie gli ordini, e porta i piatti: prima i primi, poi i secondi. Una persona l’altro giorno è arrivata alle 13:30: se voleva poteva sedersi, ma avrebbe potuto ordinare solo i secondi: il servizio dei primi era finito.
Servizio molto easy, nel senso migliore della parola: si passava dal lei al tu senza soluzione di continuità, la clientela era in buona parte composta da habitué – ma c’erano anche stranieri. Qualche battuta, anche col cliente mai visto (io), sorrisi, velocità ed efficienza, e soddisfazione.