Roma. Emanuele Broccatelli lascia Stazione di Posta e va al Majestic con Riccioli
Emanuele Broccatelli, l’apprezzato bartender che dal Corinthias di Londra è ritornato a Roma due anni fa prima al Caffè Propaganda e poi a Stazione di Posta dell’accoppiata Pipero-Cau, cambia locale. Tra gli autori dello sdoganamento del cocktail come entrée al ristorante e proposta di abbinamento del percorso gastronomico nella Capitale (l’altro interprete è allo stellato All’Oro di Riccardo di Giacinto), a inizio dicembre si sposta al Majestic di via Veneto dove è arrivato da poco Massimo Riccioli de La Rosetta (in consulenza).
Si rompe così il promettente abbinamento con Marco Martini, chef emergente 2013, che aveva lasciato intuire possibilità di miglioramento dell’offerta di Stazione di Posta.
Si sussurra che Broccatelli non abbia potuto resistere all’offerta che lo mette al centro dell’attenzione in quella che soprattutto per i turisti stranieri e i frequentatori dell’hotel è la via della Dolce Vita. Il Majestic con Broccatelli vuole garantirsi il successo dell’offerta non stop rivolta anche a chi non è cliente dell’albergo. Il bacino di utenza è molto ampio grazie anche agli uffici di rappresentanza. E poi c’è da temere la concorrenza del Jumeirah, sempre a via Veneto, che dopo la partenza di Kotaro Noda, consulente di Bistrot 64 e stagiaire al Geranio di Copenaghen, ha chiamato Filippo La Mantia. Lo chef siciliano aveva lasciato la cucina del Majestic per la trasmissione The Chef, ma i fornelli e i commensali Vip restano il suo pane preferito.
Emanuele Broccatelli si presenterà al pubblico del Majestic il 3 dicembre con una festa. A Stazione di Posta sta formando un suo aiuto che assicurerà la transizione verso un nuovo assetto.