Cosa dice in breve il comunicato ufficiale sulla nuova apertura?
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A pochi giorni dalla chiusura di Expo, Eataly World si candida a raccogliere a Bologna l’eredità dell’esposizione universale con la Fabbrica Italiana Contadina (FICO).
\nIl Parco del cibo racchiuderà in un logo unico la produzione del cibo italiano, dal campo fino alla forchetta con 40 aziende che gestiranno direttamente le 40 Fabbriche Contadine.
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Quali sono le aziende interessate?
\n- \n
- Alcisa (mortadella di Bologna) \n
- Alfa Laval (frantoio) \n
- Antica Ardenga (salumi della Bassa parmense) \n
- Baladin(birra) \n
- Balocco (panettone \n
- Bianchi (mobilità) \n
- Campofilone (pasta secca all’uovo) \n
- Carpigiani (gelato) \n
- Cevico(vino) \n
- Conapi (miele) \n
- Consorzio del Grana Padano (formaggio stagionato) \n
- Consorzio del Parmigiano Reggiano (formaggio stagionato) \n
- Dispensa di Amerigo (sughi) \n
- Elika (spezie) \n
- Eurovo (uova) \n
- Fallani (caramelle) \n
- Forno di Calzolari (farina) \n
- Granarolo (latte) \n
- Grandi Riso (riso) \n
- La Granda (carne) \n
- Lavazza (caffè) \n
- Liquerizia Amarelli (liquirizia) \n
- LPA Group (pesce) \n
- Madeo (salumi calabresi) \n
- Mambelli (formaggi freschi) \n
- Palazzolo (pasticceria) \n
- Pastificio Di Martino (pasta di Gragnano) \n
- Pizzoli (patate) \n
- il Raccolto (gestione) \n
- Roboqbo (frutta in barattolo) \n
- Roi(olio) \n
- Ruliano (Prosciutto di Parma) \n
- Savigni (salumi di cinta senese) \n
- Selezione Casillo (semola) \n
- Sfogliamo (pasta fresca – start up) \n
- Travaglini (arredi) \n
- Urbani (tartufi) \n
- Venchi (cioccolato) \n
- William Di Carlo (confetti) \n
- Zivieri (carne) \n
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L’infografica proposta da Rubio fa diventare FICO la Spectre del cibo.
\n\nI 9.300 metri quadri dedicati alla vendita di prodotti alimentari, 10.600 per la ristorazione e i 27 mila metri quadri del parco agroalimentare con i 2 mila del centro congressi, sarebbero stati messi a disposizione di Eataly World dalla Caab (società con capitale pubblico all’85% ) per ridurre il debito. Il valore del conferimento immobiliare sarebbe di 55 milioni di €. Il resto delle risorse, circa 45 milioni di €, spiega il documenti ripreso da Rubio (che è bene sottolineare è del novembre 2014 dichiara la copertina).
\n\nLe preoccupazioni, che Rubio fa proprie, riguardano l’impatto ambientale: nuove infrastrutture per accogliere i visitatori in una città che va quasi in panne per i grandi appuntamenti, nuova cementificazione, presenza dell’inceneritore del Frullo a 900 metri che cozza con l’idea bucolica. E poi, ovviamente, la storia dello sfruttamento dei dipendenti a tempo determinato.
\nE si chiude con la previsione che il Fico sia solo “la spettacolarizzazione di un’agricoltura contadina in un territorio fortemente inquinato”.
\nOhi Rubio, scusa, ma lo sai che lo street food si produce e si consuma in aree urbane fortemente inquinate che hanno messo pesanti limiti alla circolazione per cercare di abbattere le schifezze che respiriamo?
\n\nVoi intanto fatevi un giro sul drone per vedere com’è questo FICO.
\n","description":"Una riga, due hashtag e Rubio affonda il Fico, la nuova creatura del cibo di Oscar Farinetti che sta prendendo vita a Bologna. Questo mi è proprio"}]}Chef Rubio è contro il Fico di Oscar Farinetti (e le 40 aziende in lista?)
Una riga, due hashtag e Rubio affonda il Fico, la nuova creatura del cibo di Oscar Farinetti che sta prendendo vita a Bologna.
Questo mi è proprio indigesto. Doveroso informarsi e fare chiarezza. #FicocoisordidellAltri ? #cibodirittoditutti
E poi 11 fotosu che riprendono le teorie de La foglia di Fico, Cosa nasconde la nuova grande opera bolognese F.I.Co – Eataly World
Questo mi è indigesto / doveroso informarsi #FicocoisordidellAltri? #cibodirittoditutti https://t.co/XSRXqmIKT6 pic.twitter.com/vcawI9c4Ii
— Chef Rubio (@rubio_chef) 30 Ottobre 2015
Cosa dice in breve il comunicato ufficiale sulla nuova apertura?
A pochi giorni dalla chiusura di Expo, Eataly World si candida a raccogliere a Bologna l’eredità dell’esposizione universale con la Fabbrica Italiana Contadina (FICO).
Il Parco del cibo racchiuderà in un logo unico la produzione del cibo italiano, dal campo fino alla forchetta con 40 aziende che gestiranno direttamente le 40 Fabbriche Contadine.
Quali sono le aziende interessate?
- Alcisa (mortadella di Bologna)
- Alfa Laval (frantoio)
- Antica Ardenga (salumi della Bassa parmense)
- Baladin(birra)
- Balocco (panettone
- Bianchi (mobilità)
- Campofilone (pasta secca all’uovo)
- Carpigiani (gelato)
- Cevico(vino)
- Conapi (miele)
- Consorzio del Grana Padano (formaggio stagionato)
- Consorzio del Parmigiano Reggiano (formaggio stagionato)
- Dispensa di Amerigo (sughi)
- Elika (spezie)
- Eurovo (uova)
- Fallani (caramelle)
- Forno di Calzolari (farina)
- Granarolo (latte)
- Grandi Riso (riso)
- La Granda (carne)
- Lavazza (caffè)
- Liquerizia Amarelli (liquirizia)
- LPA Group (pesce)
- Madeo (salumi calabresi)
- Mambelli (formaggi freschi)
- Palazzolo (pasticceria)
- Pastificio Di Martino (pasta di Gragnano)
- Pizzoli (patate)
- il Raccolto (gestione)
- Roboqbo (frutta in barattolo)
- Roi(olio)
- Ruliano (Prosciutto di Parma)
- Savigni (salumi di cinta senese)
- Selezione Casillo (semola)
- Sfogliamo (pasta fresca – start up)
- Travaglini (arredi)
- Urbani (tartufi)
- Venchi (cioccolato)
- William Di Carlo (confetti)
- Zivieri (carne)
L’infografica proposta da Rubio fa diventare FICO la Spectre del cibo.
I 9.300 metri quadri dedicati alla vendita di prodotti alimentari, 10.600 per la ristorazione e i 27 mila metri quadri del parco agroalimentare con i 2 mila del centro congressi, sarebbero stati messi a disposizione di Eataly World dalla Caab (società con capitale pubblico all’85% ) per ridurre il debito. Il valore del conferimento immobiliare sarebbe di 55 milioni di €. Il resto delle risorse, circa 45 milioni di €, spiega il documenti ripreso da Rubio (che è bene sottolineare è del novembre 2014 dichiara la copertina).
Le preoccupazioni, che Rubio fa proprie, riguardano l’impatto ambientale: nuove infrastrutture per accogliere i visitatori in una città che va quasi in panne per i grandi appuntamenti, nuova cementificazione, presenza dell’inceneritore del Frullo a 900 metri che cozza con l’idea bucolica. E poi, ovviamente, la storia dello sfruttamento dei dipendenti a tempo determinato.
E si chiude con la previsione che il Fico sia solo “la spettacolarizzazione di un’agricoltura contadina in un territorio fortemente inquinato”.
Ohi Rubio, scusa, ma lo sai che lo street food si produce e si consuma in aree urbane fortemente inquinate che hanno messo pesanti limiti alla circolazione per cercare di abbattere le schifezze che respiriamo?
Voi intanto fatevi un giro sul drone per vedere com’è questo FICO.