Sale iodato. Multe in arrivo per ristoranti, mense e bar sprovvisti
Niente sale iodato? A ristoranti, bar, punti vendita e mense potrebbe presto costare caro. E’ infatti all’esame una modifica della legge n. 55/2005 per inserire sanzioni da 1000 a 10 mila euro in caso di mancata di disponibilità di sale iodato.
Lo ha annunciato il ministro della Salute Renato Balduzzi in un messaggio inviato alla tavola rotonda che si è tenuta in occasione della Giornata Mondiale della Tiroide che si celebra oggi. Sta per essere emanato anche un provvedimento che prevede l’introduzione di una nuova locandina da esporre in prossimità degli scaffali di vendita del sale nei supermercati per ricordare al consumatore l’importanza di una corretta assunzione del sale iodato.
Il motivo di tanto attivismo sta tutto nei numeri. Più del 10% della popolazione italiana si ammala di gozzo, soprattutto nei giovani di alcune zone del Paese dove questa patologia può superare un’incidenza del il 20% per una spesa sanitaria complessiva di 150 milioni di euro l’anno. “In molti paesi del mondo tra cui l’Italia”, ha detto Balduzzi, “lo iodio è presente in quantità così esigue nel suolo, nelle acque e negli alimenti che il fabbisogno minimo giornaliero (150-300 microgrammi che aumenta durante l’adolescenza e in gravidanza ndr) necessario per una normale attività tiroidea non può essere soddisfatto”. Un dato al quale si deve aggiungere l’esposizione a cibi troppo raffinati e a diete eccessivamente ipocaloriche.
Alghe marine, olio di fegato di pesce, cozze, aragoste, ostriche, merluzzo, aringhe, gamberetti, salmone in scatola e semi di girasole gli alimenti nei quali lo iodio è facilmente disponibile. Ma questo minerale è presente anche in uova, carne e cereali e presto potrebbero arrivare sul mercato anche pomodori, carote e insalata trattati in modo da trattenere più iodio rispetto agli altri ortaggi. L’uso abituale di sale iodato è tuttavia consigliato per assicurare che questo minerale arrivi al nostro corpo in misura adeguata.
[Fonte: agi.it, adnkronos.it Foto: bistrotchezmaurice.com]