Schede del vino. Clos St. Jacques Armand Rousseau
Come festeggiare questo 2012 già bistrattato da tutti? Me lo chiedevo qualche giorno fa. Ecco la risposta: Bloc de foie gras e Borgogna.
Nelle grandi cene sono convinto che il miglior connubio sia quello territoriale e quindi gira che ti rigira mi sono “sparato” un Clos St. Jacques di Armand Rousseau. Uno straordinario Borgogna classificato “solo” 1er Cru, ma meritevole di ben altra Classificazione. Si produce a Gevrey-Chambertin, un comune di circa 3000 abitanti situato nella Cotê des Grands Crus, la zona dove sono concentrati 9 dei 24 Grand Cru di Borgogna. Pensate che lo Chambertin fu il primo vino ad essere abbinato ad un Comune e quindi a prendere una denominazione territoriale, cioè quella di un vino prodotto in un unico Climat; era il 1847.
Dopo questa breve parentesi, andiamo in degustazione.
Borgogna monumentale, il miglior assaggio del 2012 (grazie, è stato il primo!!!). Naso Rousseau: forte intensità di erbe aromatiche, fiori appassiti, spezie, ribes, foglie secche, funghi e tartufo nero. Forse un pò scomposto ma comunque piacevole con l’aristocratico “merda de poullailler” leggermente percettibile.
Al gusto solita sensazione di armonia con tannino vellutato e mineralità a far da spalla ad un eccellente levatura qualitativa che solo questa cantina sá dare!
Palato elegante con more e amarene fuse a pepe nero e petali di viole bagnate. Finale lungo con riconoscimenti di radice di liquirizia e cuoio. Se proprio devo dire tutto, in punto di morte, ammetterei che all’olfatto c’è una vena fuori-coro di smalto che ne pregiudica lievemente la nitidezza.
(Luca Panunzio)