Schede del vino. Oreno 2009 Tenuta Sette Ponti
Il monito è condiviso da tutti oramai: l’approccio al vino deve essere laico! E se non fossi schiava di questo canone forse non mi sognerei di aprire da sola a casa una bottiglia di un Toscana Igt. L’ho fatto, il vino era Oreno 2009, della Tenuta Sette Ponti e l’ho trovato semplicemente fantastico.
Premetto che in barba alle tendenze ultimamente ho ricominciato a bere molti vini toscani e con grandi soddisfazioni. Alla faccia della curva sud che beve solo Piemonte e Borgogna. Quando non parla addirittura di vini ossidati, con acrobatica forzatura della ricerca del pregio nel difetto.
Sta di fatto che dopo il primo assaggio ho preso in mano il telefono e ho scritto il seguente sms al mio amico Daniele Cernilli: Daniele, io sto bevendo Oreno 2009 e mi manda al manicomio, che ne pensi? L’uomo, sveglio e intelligente*, che da quando conosce BlackMamba comincia a capire qualcosa di vino, risponde: lo trovo buonissimo e l’annata 2009 è sicuramente la versione migliore di Oreno, anzi, vai sul mio blog perché troverai in archivio una bellissima verticale.
Un blend di Merlot, Cabernet Sauvignon e un po’ di Petit Verdot, Oreno si presenta di colore rubino e molto fruttato al naso con un evidente sentore di lampone e piccoli frutti di bosco. In bocca ha tannini importanti, legno garbato, trama concreta ed è lungo e persistente. Chiude come velluto di seta, la sua cifra è l’eleganza. Uno dei vini italiani più buoni che io abbia assaggiato negli ultimi anni.
Provatelo! Parola di Black Mamba.
* ma soprattutto spiritoso, quindi confido che questa notizia tendenziosa sulla sua formazione non lo faccia incacchiare…