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Vino
17 Febbraio 2012 Aggiornato il 6 Aprile 2019 alle ore 20:46

Settimana della birra artigianale. Per ora Thornbridge wild swan

Settimana della birra artigianale in corso… ‘Na cosetta me la sto a beve; magari ne riparliamo la settimana prossima, oggi parliamo sempre di birra
Settimana della birra artigianale. Per ora Thornbridge wild swan

Settimana della birra artigianale in corso… ‘Na cosetta me la sto a beve; magari ne riparliamo la settimana prossima, oggi parliamo sempre di birra artigianale ma d’Oltremanica.

Thornbridge produce birra dal  2005. Nasce dall’idea di Jim Harrison, imprenditore che produce guarnizioni di gomma ma ha anche affari nel ramo alimentare, che viene folgorato sulla via per Damasco da alcune birre della Kelham Island Brewery. Decide di installare un microbirrificio in un edificio di sua proprietà: la Thornbridge Hall. La Thornbridge Hall è una residenza originaria dell’ XI secolo. Dopo la 2^ guerra mondiale diviene proprietà della città di Sheffield. Poi nel 1997 la scarsità di fondi pubblici spinge la municipalità a venderla a un privato. Nel 2002, passa di proprietà a Jim Harrison.

Ma non è Mr Harrison a improvvisarsi Homebrewer. Attraverso un annuncio recluta alcuni Mastri birrai, tra i primi a rispondere e lavorare per Jim Harrison c’ è un certo Martin Dickie, che poi fonderà la BrewDog,

In questi ormai 7 anni la Thornbridge è cresciuta tanto da dover spostare la produzione nel settembre 2009 in uno stabilimento moderno e di maggiore grandezza. Thornbridge Hall rimane come laboratorio sperimentale e per gli invecchiamenti in botte.

Una birra totalmente votata alla freschezza, la Wild Swan è l’essenza dell’estate in bicchiere, così come recita il retro della sua etichetta.

È una White Golden Ale, golden che richiama seppur alla lontana nell’ insolita speziatura una blanche.

Si presenta nel bicchiere sormontata da un bel cappello bianchissimo mediamente persistente; giallo oro molto brillante torbida il giusto, è sempre una birra non filtrata e non pastorizzata. Al naso è fresca con una nota citrica non invadente, profumo dominato da una delicata nota luppolata. In bocca la sensazione olfattiva non sparisce, rimane vellutata, la speziatura e la nota citrica ricordano le blanche sì, ma la presenza importante del coriandolo a me ha ricordato anche il sapore della Gose di Lipsia ovviamente senza il sale e senza volerle affiancare compiendo sacrilegio e apologia di reato, la Gose è un capolavoro unico nel suo genere.

Il corpo leggero e la bassissima gradazione alcolica (solo 3.5°) la rendono beverina a oltranza, scende in gola che è un piacere chiudendo secca, lievemente astringente e molto, molto, molto dissetante.

Innovazione, passione, conoscenza fanno di Thornbridge uno dei birrifici più interessanti ed innovativi di tutta l’Inghilterra.

scatti di gusto
Scatti di Gusto di Vincenzo Pagano
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