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31 Gennaio 2020 Aggiornato il 31 Gennaio 2020 alle ore 12:48

Slow Food. 12 regole per la colazione che diventa Slow Breakfast

Cosa trovate in una colazione Slow Food? Tanti prodotti. Eccoli. Latte fresco, yogurt bianco, marmellate, frutta di stagione e cotta, crostata alla
Slow Food. 12 regole per la colazione che diventa Slow Breakfast

Cosa trovate in una colazione Slow Food? Tanti prodotti.

Eccoli.

Latte fresco, yogurt bianco, marmellate, frutta di stagione e cotta, crostata alla marmellata e torta paciarella; gallette di mais rostrato rosso di Rovetta (prodotto dell’Arca del Gusto di Slow Food), pane in cassetta misto, bocconcini di pane e pane all’uva; primo sale, zipotta e provola delle Madonie (Presidio Slow Food); uova, prosciutto cotto, prosciutto cotto di Scottona, pancetta arrotolata croccante, salame nostrano, salsiccette con fagioli rossi di Lucca (Presidio Slow Food); spremuta di arance e melograno, succo di mela, pera e prugna.

È la colazione preparata a Villa Appiani a Trezzo sull’Adda e fa parte del progetto Slow Breakfast messo su da Planetaria Hotels in collaborazione con Slow Food Italia.

Il progetto ha l’obiettivo di cambiare il paradigma della colazione, specialmente in albergo, valorizzando i prodotti e i produttori del territorio per comporre il pasto più importante della giornata che spesso viene liquidato con un caffè e un cornetto ingurgitato velocemente.

Contro il buffet anonimo e le colazioni grigie degli alberghi, il progetto spiega quali sono le caratteristiche dello Slow Breakfast, cioè della colazione perfetta per la filosofia Slow Food-

Le 12 regole della colazione in stile Slow Food

  1. gastronomica: è una colazione buona, con materie prime di qualità trasformate con cura e professionalità;
  2. territoriale: offre un viaggio alla scoperta delle materie prime locali e dei loro produttori e dei presidi Slow Food che, per la loro storia ed eccellenza, sono stati salvati dall’estinzione da Slow Food Italia. La maggior parte delle materie prime proviene da aziende limitrofe alla struttura alberghiera, cercando di valorizzare anche quelle meno conosciute;
  3. identitaria: non è omologata, non è uguale a nessun’altra perchè parla del territorio in cui è inserita la struttura alberghiera. Infatti vengono eliminati tutti quei prodotti tradizionali del breakfast standard o internazionale, come per esempio corn flakes, salmone affumicato o frutta non di stagione;
  4. nutrizionale: restituisce centralità, in modo equilibrato, al pasto più importante della giornata;
  5. sana: si privilegiano prodotti coltivati in modo naturale, poco trasformati e raffinati, senza conservanti e altre aggiunte poco salutari, facendo attenzione alla loro provenienza;
  6. stagionale: i prodotti proposti rispettano i cicli della natura per garantire i sapori autentici che li contraddistinguono e il pieno potere nutrizionale;
  7. sociale: la colazione è un momento importante per organizzare la giornata in modo piacevole, che si tratti di un viaggio di piacere o di un soggiorno di lavoro;
  8. etica: i prodotti sono forniti da aziende che lavorano nel rispetto dell’ambiente e dei lavoratori;
  9. economica: le ricadute di questo tipo di colazione apportano benefici diretti all’economia locale;
  10. ambientale: i prodotti sono di stagione e la maggior parte viaggia pochissimo (ad esclusioni di quelli non presenti nella regione e che sono importanti per la dieta come le arance), essendo forniti da aziende della zona, non contribuiscono alla produzione di immissioni di Co2;
  11. turistica: è un volano per il turismo enogastronomico perché l’ospite dell’albergo che assaggia un prodotto interessante può decidere di recarsi direttamente in azienda per comprarlo;
  12. slow: apprendere e gustare senza fretta, informandosi sui cibi esposti e la loro provenienza. Ma non solo: informandosi i turisti avranno l’occasione di conoscere le usanze alimentari che caratterizzano la località da sempre con tradizioni che vengono tramandate.

Nella prima fase del progetto Slow Breakfast sono state coinvolte diverse aziende non solo del territorio dell’albergo: Cascina Mischia – Cisliano (Mi), Coop. Leccolatte – Lecco (Lc), Pioppo Tremulo – Brivio (Lc), La Fattoria di Pozzo d’Adda (Mi), Panificio Corti – Trezzo sull’Adda (Mi), Panificio Grazioli – Legnano (Mi), Az. Ag. Ca’ di Lene – Songavazzo (Bg), Az. Ag, Emilio Stroppa – Pumenengo (Bg); ospiti extraterritoriali del buffet sono Az. Ag. Barreca Vincenzo – Geraci Siculo (Pa), Coop. Riber Navel – Ribera (Rg), Az.Ag. Giovanni Giovannosi – San Ginese (Lu).

https://www.scattidigusto.it/2019/10/15/la-migliore-colazione-in-italia-e-al-melograno-di-monopoli/
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