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Vino
5 Ottobre 2020 Aggiornato il 5 Ottobre 2020 alle ore 15:03

Slow Wine 2021: novità della guida Slow Food al vino buono pulito e giusto

Presentata la guida Slow Wine 2021: via le chiocciole, cambiano alcuni parametri di valutazione e le schede, arrivano i QR-code
Slow Wine 2021: novità della guida Slow Food al vino buono pulito e giusto

Dal 14 ottobre l’edizione 2021 di Slow Wine, la guida al vino buono, pulito e giusto di Slow Food, sarà in libreria. La presentazione alla stampa e agli addetti ai lavori a Palazzo Castiglioni a Milano, durante la Milano Wine Week.

Undici anni fa, quando vide la luce, la guida rappresentò la rottura con gli schemi precedenti, che basavano le proprie scelte unicamente sul bicchiere. Slow Wine, grazie a tanti collaboratori, scelse invece le visite dirette alle cantine, per “toccare con mano” filosofia produttiva, spirito dei vignaioli, particolarità dell’annata.

Certo questa volta non era possibile farlo, bloccati come si era nel periodo del lockdown dovuto al Covid 19. Insomma bisognava ripensare un sistema, seppur funzionante ottimamente da tempo.

slow wine 2021 fabio giavedoni gariglio calabresi

Cosa che Giancarlo Gariglio, autore della guida Slow Wine 2021 insieme a Fabio Giavedoni, sembra essere riuscito a fare, come raccontato nella prefazione.

Abbiamo incontrato centinaia e centinaia di produttrici e produttori ogni anno […] Il contatto come fonte di ispirazione.

Il 10 marzo 2020 tutto questo è finito di colpo. Noi chiusi nelle nostre case e i vignaioli nelle loro, due mondi separati. Ma non poteva finire così: un anno eccezionale richiede strumenti altrettanto eccezionali, o in realtà, pensandoci a posteriori, normalissimi. Ormai taluni li definiscono addirittura invasivi. La tecnologia, spesso vituperata, è stata essenziale, e così per non recidere del tutto il cordone ombelicale che univa noi critici ai “giudicati” ecco che i computer e gli smartphone ci sono venuti in soccorso, così come è accaduto in molteplici altri campi.

Quindi, buona parte delle schede dedicate alle aziende (per la precisione 940 su 1939) presenta un QR Code che permette di accedere ai colloqui con i produttori.

Certo non sostituisce la visita diretta, ma permette ai lettori di sentire dalla viva voce dei vignaioli i racconti di un’annata, le fatiche, gli imprevisti, i risultati.

Quindi un nuovo punto di rottura con il “vecchio” modo di scrivere le guide, che fissa nuovi paletti, e distingue nuovamente questa guida dalle altre.

Le novità di Slow Wine 2021

slow wine 2021 giavedoni gariglio mario calabresi

Punto da cui non si potrà tornare più indietro, come detto da Mario Calabresi, ex-direttore della Stampa e di Repubblica intervenendo alla presentazione. Sarà difficile privare la prossima guida di questo supporto, che permette ai fruitori di avere una “finestra aperta” su vignaioli, cantine, terre e territori. Qualunque possa essere la situazione il prossimo anno.

Parimenti potrebbe risultare difficile tornare indietro da alcuni ripensamenti che, presentati come straordinari, potrebbero significare dei nuovi modi di presentare vini ed aziende.

  • La sospensione, per questa edizione, del riconoscimento della Chiocciola alle aziende. Era il simbolo assegnato a una cantina per come interpretava valori (organolettici, territoriali e ambientali) in sintonia con la filosofia di Slow Food. Sospeso perché non sono state effettuate le visite fisiche in azienda nel corso del 2020.
  • Resta il riconoscimento di Bottiglia, assegnato alle aziende che hanno espresso un’ottima qualità per tutte le bottiglie presentate alle degustazioni.
  • Rimane anche Moneta, riservato alle aziende che hanno espresso un buon rapporto tra la qualità e il prezzo per tutte le bottiglie presentate alle nostre degustazioni.

  • Abolizione dell’attribuzione di Grande Vino (“bottiglie eccellenti sotto il profilo organolettico”) e riformulazione delle liste dei riconoscimenti ai singoli vini.
  • Innalzamento a 12 € della soglia massima di prezzo a cui si possono trovare, sugli scaffali di un’enoteca, i Vini Quotidiani.

Le schede delle aziende

pagine

Altrettanto modificate appaiono le schede di ogni singola azienda.

  • Si mantiene la definizione Vini Slow, quelli che hanno una qualità organolettica eccellente, e riescono a condensare nel bicchiere caratteri legati a territorio, storia, ambiente.  Restano i Vini Quotidiani, la cui soglia di prezzo in enoteca quest’anno è salita da 10 a 12 €.
  • È stata redatta una lista, distinta per ogni regione, denominata Top Wines, ovvero il meglio della produzione, assaggiata durante le degustazioni, espressa da quei territori. All’interno della Top Wines si segnalano i vini Slow e Quotidiani, ma anche altri vini di altissima qualità, che non rientrano in queste categorie ma che sembrava opportuno segnalare.
  • Per ogni vino si indica la tipologia, utilizzando 5 “pallini” differenti per definire un vino bianco, rosa, rosso, dolce e/o passito, frizzante e/o spumante.Per ogni vino vengono indicati i contenitori in cui si è svolta la vinificazione. Vengono utilizzati 5 simboli grafici che identificano i materiali dei vasi vinari: acciaio, cemento, legno piccolo, legno grande, anfora di terracotta.
  • I vini riportati nella scheda di ogni produttore sono ordinati seguendo un criterio qualitativo. Il primo è quello che è parso il più buono e così di seguito, mantenendo l’indicazione massima di 6 vini per azienda, anche in presenza di altre etichette meritevoli di segnalazione.
  • Una recensione ampia è riservata alle etichette – massimo 3 – ritenute principali per qualità e storia dell’azienda. Una recensione contenuta in 3 termini (4, se si considera la modalità di vinificazione) si trova per gli altri vini di buona qualità prodotti dall’azienda.
  • È presente nelle pagine finali della guida un utile lessico di degustazione che prova a fare chiarezza e a definire i vari termini utilizzati.

Il futuro digitale parte dal ritorno al passato

pubblico

Interessante, questo primo passo di Slow Wine verso il futuro digitale delle guide enogastronomiche. Ma che parte, significativamente, da un ritorno alle origini, a quel Manifesto dei Vignerons d’Europe che più di dieci anni fa diede una svolta al mondo del vino. Proprio sulla scia dei principi di quel Manifesto, della bandiera del “buono pulito e giusto”, Slow Wine vuole riconsiderare e rinnovare la figura del vignaiolo. Un’impresa non da poco.

Intanto, nell’attesa di poter sfogliare, il 14 ottobre, la nuova guida Slow Wine 2021, possiamo iniziare a guardare le video-interviste ai vignaioli sul canale YouTube Slow Wine.

[Immagini: Massimo D’Alma]

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