Tacchino ripieno, 10 motivi per farlo e i ristoranti dove mangiarlo
Non avrai migliore occasione per preparare un tacchino ripieno che il 28 novembre cioè l’ultimo giovedì del mese. Giornata in cui, come ormai sappiamo tutti, si festeggia il Thanksgiving Day o “Giorno del Ringraziamento”.
Prima di gridare vade retro sull’onda di Halloween e del Black Friday, altre feste a stelle e strisce per eccellenza, guardiamo all’aspetto gastronomico che più ci interessa. E non solo perché il tacchino ripieno al forno è un secondo piatto importante (e qui avete la ricetta che lo santifica).
Quella per il tacchino è, infatti, una passione anche italiana. Ne abbiamo mangiato 3,99 kg a testa nel 2023. Così la carne di tacchino è stata la seconda carne bianca più consumata dopo il pollo. Posto sul podio riconfermato anche nel primo semestre del 2024.
Il tacchino ripieno apre la stagione del Natale negli USA come da noi la apre l’Immacolata, l’8 dicembre, con riti diversi. Come l’acquisto dei pastori per il presepe a Napoli.
I ristoranti a Milano, Roma e Napoli dove mangiare il tacchino ripieno
Ma prima di dirvi 10 cose che dovrebbero spingervi a preparare il tacchino ripieno a casa, ecco i ristoranti dove mangiarlo.
A Roma c’è il menu speciale del Rome Cavalieri Hilton con il tacchino fumé, farro con mele, noci pecan e salsa di mirtilli rossi, e del VIVI – Le Serre, VIVI – Piazza Navona e VIVI – Piazza Venezia,, ma anche il take away della Bakery House. L’Hotel Hassler propone poi, oltre alla versione classica, anche le polpette di tacchino al sugo con uvetta e pinoli, una rivisitazione del piatto in chiave italiana ideale per i palati più scettici.
A Milano Erba Brusca organizza il tradizionale Thanksgiving con un tacchino ripieno di prugne secche, salvia e salsiccia, e immancabile l’evento al Mercato Centrale da Joe’s American.
A Firenze tappe obbligatorie sono l’Hard Rock Cafè, con la sua musica live, e The Place con un menu di quattro portate con contaminazioni della cucina tradizionale toscana.
A Napoli, Birdy The Bakery organizza nella location storica di Palazzo San Teodoro una cena con tacchino tradizionale farcito con pane, carne, castagne e riso.
E per i turkey lovers in viaggio per l’Italia, da addentare il “Thanksgiving Sandwich” accompagnato dal classico purè di patate, salsa gravy e salsa ai mirtilli, in uno degli oltre 15 ristoranti di Hamerica’s sparsi per lo Stivale, .
10 cose da sapere sul Thanksgiving Day o “Giorno del Ringraziamento”
1. È una festa nata come Cristiana
La «Giornata del ringraziamento», destinata a render grazie a Dio per i doni della terra e della provvidenza, ha lontane origini nelle tradizioni religiose del nostro popolo ed è tradizionalmente celebrata nella seconda domenica di novembre. Nel 1974 la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana in una lettera ha invitato a celebrare in tutte le diocesi di Italia la «Giornata del ringraziamento» sottolineando la necessità di “richiamare gli uomini alla lode di Dio, datore di ogni bene, alla valorizzazione e alla giusta distribuzione dei doni della terra, al rispetto dell’ambiente naturale e alla solidarietà con quelli che lavorano”.
2. Il primo Thanksgiving
Questa storica tradizione risale a una celebrazione avvenuta nel 1621 e documentata due anni dopo da William Bradford a Plymouth, allora governatore della Colonia del Massachusetts, fondata dai Padri Pellegrini provenienti dall’Inghilterra. L’usanza di mangiare il tacchino si deve a quel primo menu, composto da pietanze che sarebbero diventate tradizione per le feste a stelle e strisce. Oltre al tacchino, il primo menù era composto da zucca, altri carni bianche, carne di cervo, ostriche, molluschi, cereali.
3. Il tacchino – non solo ripieno- è americano
Il tacchino è americano. Furono gli Aztechi a portare in dono il tacchino agli spagnoli. Da lì la diffusione della specie in Europa. L’americanissimo tacchino è stato poi “reimportato” oltre un secolo dopo in Massachusetts dai Padri Pellegrini.
4. I presidenti e il Turkey Pardon
Il primo a indicare una data, il 26 novembre, come giorno del Ringraziamento fu George Washington con un documento del 3 ottobre 1789. Ma non era allora ancora una tradizione annuale. La giornata del Ringraziamento fu ufficialmente proclamata come festività (da celebrarsi il quarto giovedì di novembre) nel 1863 dal presidente Lincoln. Alla tradizione si aggiunge, dagli anni Ottanta, con Ronald Reagan (ma già anticipato da Abraham Lincoln) anche il Turkey Pardon: due tacchini, con nomi spesso divertenti e a tema, vengono portati alla Casa Bianca. Solo uno di loro riceve la grazia.
5. La festa del tacchino ripieno inventata da una donna
A sostenere l’idea di istituire la Giornata fu la scrittrice Sarah Josepha Hale, secondo la quale la festa avrebbe rafforzato lo spirito di unione della popolazione dopo una guerra fratricida. Per questo si impegnò fin dal 1846 a convincere i presidenti USA a rendere nazionale questa festività fino ad allora celebrata esclusivamente nel New England. In quattro, prima di Lincoln, non prestarono ascolto alle sue argomentazioni: Zachary Taylor, Millard Fillmore, Franklin Pierce e James Buchanan.
6. Parata di Macy’s e football americano
Tra gli eventi più attesi e legati al Giorno del Ringraziamento in America c’è la Parata di Macy’s, una sfilata di pupazzi gonfiabili organizzata a New York dall’omonimo grande magazzino. Un evento che attrae milioni di visitatori e si tiene su un percorso di 4 km tra i grattacieli di Manhattan. Sembra che chiunque possa avere una buona visuale della parata da Central Park West, dalla Columbus Circle e poi lungo tutta la 6th Avenue dalla 59th alla 38th Street. Inoltre, non può esistere Thanksgiving senza Football americano! Infatti un’altra usanza, quasi un rituale, è quella di guardare in tv la partita dopo il pranzo in famiglia.
7. Il turducken o il tacchino ripieno di pollo
Non mancano le stravaganze culinarie. Una di queste è il “turducken” (dall’unione di turkey, duck e chicken). Un tacchino disossato conteneva un’anatra disossata con all’interno un pollo. Il piatto, molto popolare nella Louisiana, comparso tra il 1970 e il 1980, è poi diventato l’emblema della cucina Cajun (tipica della zona).
8. Friendsgiving
Nato tra i best friends che non hanno la possibilità di festeggiare il Giorno del Ringraziamento in compagnia o in famiglia, il Friendsgiving è la versione “a misura di amici” del Thanksgiving Day, una festa speciale in cui riunirsi per godere di un pasto abbondante in un’atmosfera spensierata. Celebrato poco prima o subito dopo il Thanksgiving, secondo l’ultimo report di Campbell’s Soup Company, circa il 45% degli americani festeggerà la ricorrenza tra amici, un’occasione perfetta per sperimentare nuovi sapori dando libero sfogo alla propria creatività culinaria.
9. Jingle Bells
Il Thanksgiving segna ufficialmente l’inizio del periodo natalizio. Nel 1857 James Pierpoint compose proprio per il Giorno del Ringraziamento un brano per bambini dal titolo One horse open sleigh, che riscosse un grandissimo successo. Lo stesso brano fu riproposto poi per il giorno di Natale e nel 1859 il titolo cambiò in Jingle Bells, divenuto famoso in tutto il mondo.
10. Varianti del tacchino ripieno
Protagonista indiscusso della tavola, il tacchino ripieno ha molte varianti che cambiano in base alla geografia: nelle cittadine del sud la carne si accompagna con la focaccia di granturco, mentre in quelle del nord degli Stati Uniti il tacchino viene condito con il wild rice. Molto tipica è la salsa di ossicocco (in inglese cranberry), fatta con mirtilli rossi, freschi o congelati.
RicettaTacchino ripieno al forno
Ingredienti
Per il tacchino
- 1 tacchino intero (5 kg)
- 250 g burro
- 4 cipolle piccole sbucciate, tagliate a pezzi
- 4 carote
- 4 coste di sedano tritate grossolanamente
- 1 l brodo di pollo
- 2 bicchieri vino bianco secco
- sale marino
- pepe in grani
Per il ripieno
- 750 g carne bovina Podolica macinata
- 250 g carne di maialino Nero Casertano macinata
- 3 uova
- 300 g mollica di pane casereccio di almeno 2 giorni
- 200 cc sugo di pomodoro
- 400 g latte intero (per il pane)
- 6 cucchiai Parmigiano Reggiano grattugiato
- 1,5 cucchiai prezzomolo tritato
- sale
- pepe