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22 Settembre 2012 Aggiornato il 2 Luglio 2014 alle ore 21:43

Taste of Roma. Come spendere al meglio 55 € del biglietto Premium

Non ci sono dubbi. Per chi voglia andare al Taste of Roma, in corso di svolgimento all'Auditorium la formula di ingresso più conveniente è quella Premium.
Taste of Roma. Come spendere al meglio 55 € del biglietto Premium

Non ci sono dubbi. Per chi voglia andare al Taste of Roma, in corso di svolgimento all’Auditorium la formula di ingresso più conveniente è quella Premium. 55 € e passa la paura. Basta andare nella sezione del sito “Acquista il tuo biglietto” per rendersene conto.

L’ingresso per entrare al parterre ospitato all’aperto nella terrazza-giardino che avvolge gli scarabei di Renzo Piano costa ben 16 € ed offre appena (oltre all’accesso) un calice da degustazione omaggio da utilizzare durante il festival (da riportare a casa), la partecipazione gratuita (sino ad esaurimento posti) ai corsi di cucina e agli showcooking dei grandi chef, la Guida Menu con tutti i programmi ed il menu del festival. Un po’ pochino per i palati più forti, a meno di non volersi dare anima e corpo a interviste e dimostrazioni live. Dal menu si potranno scegliere i vari piatti che costano tra i 4 e i 6 sesterzi (1 sesterzio = 1 euro).

Quindi, con una media di 5 € a piatto si va subito a 55 € con circa 8 assaggi. Nemmeno uno per ognuno degli chef che partecipano.

In realtà è meglio darsi al bere e sfruttare in pieno le possibilità Premium, 55 € che oltre all’ingresso secco, al calice da portare via e alle dimostrazioni di chef ospiti e appassionati mette in campo

  • 15 sesterzi per acquistare i tuoi piatti preferiti tra le 36 proposte dei ristoranti (ogni piatto ha un costo tra i 4 e i 6 sesterzi);

8 degustazioni, a scelta, fra le etichette Trimani e altre proposte tra una prestigiosa selezione dei migliori espositori;

  • Stella Perrier-Jouët: un calice di Champagne Perrier-Jouët Grand Brut
  • Area BMW Roma: un caffè gourmet da Sant’Eustachio Il Caffè
  • Stella Acqua Panna S. Pellegrino: 1 bottiglia d’acqua a scelta
  • Stand San Pietro a Pettine: Bruschetta con lardo di cinta senese e tartufo nero oppure degustazione di vino presso i Wine Bar di Trimani
  • Stand OliLà: Raviolo di ossobuco su crema di patate o Conchiglia in trafila di bronzo in assoluto di molluschi da Pastificio Secondi oppure degustazione di vino presso i Wine Bar di Trimani
  • Stand Tè e Teiere: Degustazione di Tè pregiati (Yin Zhen Jasmin, Long Jing, Tie guan Yin, Pu Er Shu 1996) con fine pasticceria artigianale di Pasticceria De Bellis oppure degustazione di vino presso i Wine Bar di Trimani
  • Stand La Tradizione: Piccolo Carpaccio di Bresaola Kobe, rughetta e scaglie di Pecorino di Botte, affinato al metodo de La Tradizione oppure degustazione di vino presso i Wine Bar di Trimani
  • Stella Algida: Taste Of Algida oppure degustazione di vino presso i Wine Bar di Trimani

Riassumendo, sono compresi 16 € di ingresso + 15 € da spendere presso gli chef (3 piatti da 5 €) e al massimo 5 calici a uno dei tre Trimani Wine Bar cui si aggiungono uno Champagne Perrier-Jouët Grand Brut, un caffè e una bottiglietta d’acqua.

Per i 3 piatti si potrebbe fare un salto al Glass Hostaria, qui in riproduzione mini e fedele, di Cristina Bowerman e assicurarsi il panino alla liquirizia da Roscioli con foie gras di anatra, finto ketchup di mango, maionese al passito e tris di chips fritte (piatto del 2006, se non erro) che saprà stuzzicarvi l’appetito (B.2 – 5 €).

Un passaggio da Roy Caceres, Metamorfosi, per il suo Riso-rosso-cremoso, Fassona di Optima carne, blu del Monviso ed erbe (R.12 – 5 €).

Chiusura da Francesco Apreda, Imàgo Hassler, per la Granita ai frutti di bosco e balsamico, fluida di yogurt e cioccolato bianco (D.2 – 4 €).

Piatti che potranno essere accompagnati con le proposte della lunga carta di Trimani. Partendo con gli abbinamenti consigliati.

  1. Jakoby Kabinett Feinherb Weitblick Riesling 2011 (5 €) con il panino di Cristina Bowerman.
  2. Tenuta Argentiera Argentiera Bolgheri Superiore doc 2009 (10 €) con il riso di Roy Caceres.
  3. Colutta Verduzzo Passito Colli Orientali del Friuli 2007 (6 €) con la granita di Francesco Apreda.
  4. L’apertura potrebbe essere affidata a un Ferrari Perlè Trento doc 2006 (6 €)
  5. E poi una “leggenda” da centellinare mentre si gironzola tra stand e si ascoltano interviste: Boncompagni Ludovisi Fiorano bianco Lazio igt 2010 (8 €)

In conclusione, 16+14+35+1+5+1 = 72 € con un biglietto da 55 € e un risparmio del 40% che potrebbe essere reinvestito in qualche stand. Niente male, condividete?

Argomenti:
taste of roma
Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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