Toscana. Come bere Grattamacco, Poggio di Sotto e Colle Massari in un weekend
Assaggiare un vino è un ottimo modo per conoscere il territorio. A maggior ragione se lo si degusta a pochi metri dalle vigne e dalle botti che lo portano a battesimo. In Toscana, l’azienda Colle Massari, dei fratelli Maria Iris e Claudio Tipa, è formata da tre cantine. Visitarne una al giorno è un ottimo modo per trascorrere un week-end lungo e di conoscere entroterra, Maremma e litorale, come consiglia Maria Tipa Astoria, moglie di Claudio, donna tanto elegante e raffinata quanto esuberante e alla mano. Una di quelle persone che staresti lì ad ascoltare ore, specialmente se anziché decantare le meraviglie della propria azienda racconta l’impegno che ha impiegato nel ristrutturare a proprie spese chiese, palazzi e monumenti del territorio con lo scopo di riqualificare la provincia e renderla più appetibile per i turisti.
Qui però si parla di enogastronomia. Quindi ecco in rassegna i loro vini rigorosamente biologici, i prezzi delle degustazioni e i consigli sul dove dormire.
1. Grattamacco
La prima cantina, Grattamacco (loc. Lungagnano 129, Castagneto Carducci, Livorno), si trova in cima a una collina affacciata sul mare, a 100 metri sopra il livello del mare: un ambiente con clima asciutto, mite, con notevoli escursioni termiche specialmente alla fine dell’estate.
Nasce nel 1977 e ad oggi vanta di un’estensione di 50 ettari di cui 25 impiantati a vigneto e 5 a oliveto. Il resto dell’area è boschiva: la grande terrazza permette di degustare vini con una vista da urlo e gli unici suoni che si sentono sono quelli degli animali, oltre che del vino che riempie il calice.
I vigneti sono allevati a cordone speronato, con una resa media di 60-70 quintali per ettaro. In vendemmia le uve vengono selezionate manualmente e poste in tinelli tronco conici in legno di rovere da 7 ettolitri aperti, dove la fermentazione avviene naturalmente con soffici follature manuali e lunghe macerazioni.
La fermentazione malolattica si svolge spontaneamente in barriques di rovere francese mantenedo distinte le differenti varietà. Durante l’affinamento di circa 12-18 mesi in barriques viene eseguito l’assemblaggio tra le diverse tipologie, al quale segue un riposo in bottiglia di almeno 6 mesi.
Sono quattro i vini che, dopo aver prenotato (e questo vale per tutte le cantine), si possono degustare ad un prezzo base di 15 € che comprende tre calici, visita alla cantina, spiegazione delle varie fasi di vinificazione e affinamento:
- Grattamacco, Bolgheri Vermentino Doc (100% vermentino): note minerali e agrumate, con sentori di fiori di campo. Un vino sapido, che ben si accompagna con preparazione a base di pesce, ma anche con formaggi a pasta molle e crostini con salumi.
- Bolgheri, Bolgheri Rosso Doc (60% cabernet sauvignon, 20% cabernet franc, 10% merlot, 10% sangiovese): ingresso in bocca fresco e sapido, con equilibrio tannico dolce e pieno. In finale è aromaticamente complesso, un piacere che spazia dalle note fruttate a quelle balsamiche, con sentori peposi e minerali. Si abbina perfettamente con la cucina tipica toscana, ma sta bene in tutte le fasi del pasto.
- L’Alberello, Bolgheri Rosso Superiore Doc (70% cabernet sauvignon, 25% cabernet franc, 5% petit verdot): un’esplosione di aromi. Spesso e denso al palato, acidità e dolcezza tannica sono in armonia. Dalle note di frutti rossi si passa a sensazioni balsamiche e mentolate, con una speziatura di liquirizia.
- Grattamacco, Bolgheri Rosso Superiore Doc (65% cabernet sauvignon, 20% merlot, 15% sangiovese): la sua vinificazione inizia con la fermentazione alcolica in tinelli di legno tronco conici aperti mentre la fermentazione malolattica avviene in barrique. Nel complesso risulta resco, dalla trama tannica fine e avvolgente. L’aroma di frutti rossi lascia poi spazio ad ampie note minerali. Perfetto con cacciagione, selvaggina e formaggi a pasta dura di media stagionatura.
2. Colle Massari
Dopo quattro vini un pranzo rustico a base di pietanze tipiche locali è quel che ci vuole prima di dirigersi alla tenuta di Colle Massari (Poggi del Sasso, Cinigiano), cantina che dà il nome all’azienda. Nasce nel 1998 ed è compresa nella DOC Montecucco in Alta Maremma, tra le DOCG del Brunello di Montalcino e del Morellino di Scansano.
Si trova alle pendici del Monte Amiata, a 320 metri sopra al livello del mare, con un microclima favorito da forte ventilazione e grandi escursioni termiche. L’azienda conta 2300 ettari, di cui 110 ettari di vigneto, 60 di oliveto, 400 ettari di seminativo e boschi. I vigneti sono allevati a cordone speronato e a doppio Guyot con una resa media di 60 quintali per ettaro.
Le uve vengono selezionate prima di tutto con un tavolo di scelta vibrante e poi poste su un secondo tavolo di scelta a nastro scorrevole per una selezione manuale degli acini. Per la Riserva, la fermentazione avviene in tinelli di legno da 10 quintali con follature manuali giornaliere e per gli altri vini rossi, bianchi e rosati avviene in tini d’acciaio con follature soffici e temperature controllate.
Qui si possono degustare sei vini, una grappa e un olio.
Anche se io ho avuto la fortuna di degustare anche una chicca…uno Scosciamonaca. Il prezzo base è di 10 € e comprende la visita alla tenuta con spiegazione delle fasi di vinificazione e affinamento vini e degustazione di tre vini. Per 20 € a persona si usufruisce anche del buffet con stuzzichini della cucina toscana come affettati misti, formaggio locale, bruschette. Una curiosità che piacerà agli amanti della sostenibilità: qui l’acqua viene filtrata e riutilizzata e l’uva fa pochi spostamenti “meccanicizzati”, dato che prima viene raggruppata sul cortile e poi grazie a buchi mascherati da tombini finisce direttamente su un tappeto che si trova già all’interno dell’azienda.
- Poggio Lombrone, Montecucco Sangiovese Riserva Doc (100% sangiovese): vino da lungo invecchiamento, che si espande in bocca con aromi di marasca e frutti e che fa percepire una dolce speziatura. Si sposa con cacciagione e selvaggina, specialmente cinghiali. Ma anche con formaggi a pasta dura di media stagionatura.
- Colle Massari Riserva, Montecucco Rosso Riserva Doc (80% sangiovese, 10% ciliegiolo, 10% cabernet sauvignon): aromi di frutti neri che lasciano poi spazio a note speziate dolci e balsamiche. In finale si possono sentire anche quelle di liquirizia e cacao, che si integrano finemente con la matrice tannica. Adatto con carni rosse arrosto e brasate, cacciagione e formaggi stagionati.
- Rigoleto, Montecucco Rosso Doc (70% sangiovese, 15% ciliegiolo, 15% montepulciano): gusto morbido e sapido, con note fresche e fruttate. Sta bene per tutto il pasto.
- Gròttolo, Rosato Toscano Igt (70% sangiovese, 15% ciliegiolo, 15% montepulciano): note di melograno e ciliegia che unitamente alle note minerali e marine conferite dal prolungato affinamento in bottiglia. Al gusto è fresco ed equilibrato, un vino da tutto pasto che si sposa perfettamente con antipasti a base di salumi, pesce alla griglia e formaggi a pasta molle.
- Irisse, Montecucco Vermentino Doc (85% vermentino, 15% greco bianco): note estive di ginestra e spezie mediterranee, agrumi compresi. Fresco, sta bene con le preparazioni a base di pesce e anche con gli antipasti di terra.
- Melacce, Montecucco Vermentino Doc (100% vermentino): grazie alle intense note d’erbe e fiori di campo, ma anche marine e mandorlate, questo vino è perfetto per un aperitivo, ma si sposa bene anche per le preparazioni a base di pesce.
Si trascorre la notte in una delle strutture della proprietà, realizzate tenendo sempre a mente l’aspetto sostenibile e il rispetto per l’ambiente.
Sarà per questo che il bed&breakfast Pecora Vecchia (loc. Poggi del Sasso, Cinigiano, Grosseto, tel. +39 0564 999029) è circondato da ulivi secolari e vigneti coltivati a ciliegiolo e sangiovese.
Dai muretti in pietra si scorgono paesaggi meravigliosi, ma i più sportivi possono fare una nuotata nella piscina a sfioro, se la stagione lo permette, o prendere uno dei sentieri e camminare. Nella struttura sono presenti otto camere e due appartamenti con cucina.
Altri appartamenti, anche indipendenti, sempre con panorama e piscina, si trovano a poca distanza, alla Tenuta di Montecucco (loc. Montecucco, Cinigiano, Grosseto, tel. +39 0564 999029), cui si accede da un ricco viale di cipressi.
Gli otto appartamenti raccontano grandi storie: infatti nel 1106 la struttura venne donata dai figli di Corbulino di Montecucco ai Monaci Camaldolesi, che già all’epoca si occupavano – secondo i documenti che sono rimasti – del “vino bono”.
Un’altra valida scelta – più di lusso e ottima per gruppi e famiglie numerose – è la Villa Case Nuove (di prossima apertura) immersa nei vigneti che si vedono anche mentre si nuova in piscina: cinque camere, tre appartamenti indipendenti e una suite.
Per chi si muove coi mezzi consiglio Le Scuole (loc. Poggi del Sasso, Cinigiano, tel. +39 0564 999029) da Grosseto si prende un bus che porta qui davanti, nel paesino di Poggi del Sasso. Da qui si possono raggiungere Siena, Montalcino, Pienza, le terme di Saturnia e Petriolo, l’Argentario, Castiglione della Pescaia, Punta Ala. Anche qui ci sono otto camere doppie.
Prima di andare a dormire, se amate la musica, apprezzerete il Forum Fondazione Bertarelli, immerso nella campagna e realizzato dai Tipa per portare un po’ di movimento nella provincia, tanto che nella sala con soffitto stellato si svolge l’Amiata Piano Festival.
3. Poggio di Sotto
Il giorno dopo si parte in direzione Poggio di Sotto (Castelnuovo dell’Abate, Montalcino) un gioiellino nato a fine anni 80 in provincia di Siena e più esattamente a Montalcino, prima Docg d’Italia, patria del famoso Brunello.
Qui, dopo aver visitato la cantina, per 15 € si possono degustare due bicchieri di vini (Rosso Montalcino Doc e Brunello di Montalcino Docg). L’azienda si estende su un’area di 44 ettari, di cui 16 impiantati a vigneto, tutti iscritto all’Albo del Brunello di Montalcino, e i restanti a oliveto e bosco.
Durante la fase di maturazione vengono lasciati sulla pianta solo i grappoli migliore, poi le successive selezioni vengono fatte già a partire dalla vendemmia, fino alla scelta manuale una volta giunti in cantina. La fermentazione spontanea avviene in tini di legno tronco-conici da 70 quintali e in tini di acciaio inox. Terminata la fermentazione malolattica, il vino riposa in botti di rovere di Slavonia: due anni il Rosso di Montalcino, quattro il Brunello di Montalcino, cinque il Brunello di Montalcino Riserva. L’affinamento in bottiglia è di almeno sei mesi per il Rosso e un anno per il Brunello.
Vediamo i tre vini.
- Rosso di Montalcino Doc (100% sangiovese, 2 anni): un colore rosso rubino brillante, profumato di frutta, perfetto con carni rosse arrosto e brasate, cacciagione e formaggi stagionati.
- Brunello di Montalcino Docg (100% sangiovese, 4 anni): note fruttate, eleganza di profumi, perfetto con carni rosse arrosto e brasate, cacciagione e formaggi stagionati.
- Brunello di Montalcino Docg Riserva (100% sangiovese, 5 anni): note fruttate e intensa speziatura, gusto austero e sanguigno di notevole sapidità.
E a proposito di Brunello, qui vi avevamo segnalato i migliori locali dove berlo.
Una menzione agli oli. L’evo di Poggio di Sotto viene ottenuto dalla raccolta a mano di olive provenienti da agricoltura bio e lavorate a freddo entro 48 ore dalla raccolta stessa. L’impatto al palato è amaro e piccante. L’evo di Colle Massari viene lavorato entro 24 ore dalla raccolta; è un olio piccante, con sentori di carciofo. Entrambi vanno bene con zuppe e carni arrosto. Quello di Grattamacco ha un profumo fruttato e vegetale, con sentori di erba appena tagliata. Il livello di piccantezza al palato è medio, per questo va bene anche con bruschette e insalate.
Cosa vi rimarrà impresso di quest’azienda dai confini così estesi? Sicuramente i vini, ma anche la passione delle persone che ci lavorano. Allora? Pensate che questo basti per un week-end enogastronomico?
[Foto: iPhone Valentina Lupia, Colle Massari Ospitality, Colle Massari Tenute]