Ugolini macelleria offende la carne migliore con i glutei delle donne
La carne non è tutta uguale. Con questo claim, il cartellone pubblicitario della macelleria Ugolini di Misano, subito rimosso dopo le polemiche immediatamente divampate, ha preso ad esempio le iniziative più sessiste avviate nell’altro millennio con i calendari che mettevano insieme pneumatici e rotondità di prosperose modelle.
Due chiappe in primo piano, ma non di giovenche, bensì di donne.
L’una giovane e soda, l’altra avanti negli anni e con la cellulite.
E a sottolineare la scelta migliore, il marchio della macelleria, le corna dei manzi delle praterie americane in versione rodeo, sulle chiappe giovani.
Polemiche a non finire e Davide Ugolini, titolare della macelleria che si era anche fatto immortalare in assetto da ciclista davanti al cartellone (oh, sul fondo si vedono anche i camion a proposito di pubblicità di un tempo) ha rimosso il cartellone e ha chiesto scusa con un post dedicato sulla pagina Facebook della macelleria.
Che ovviamente ora è conosciuta dall’intero suolo italico.
Non mi voglio soffermare sull’utilità per una macelleria di sbattere su un cartellone le chiappe di due donne come fece illo tempore una marca di slip.
Anzi, non è per niente utile.
È proprio sbagliato il messaggio della carne giovane.
Ma scusate, chi comprerebbe mai una carne di vitella poco frollata quando tutti sappiamo che la carne migliore è quella delle manzette anziane frollate a lungo?
Stiamo a menarla un giorno sì e pure l’altro sulle incredibili caratteristiche della vacca vecchia galiziana e dovremmo discutere su un giovane di mora romagnola (maiale, eh).
Sì lo so, mi crocifiggerete per questa mia affermazione, ma per me la macelleria Ugolini non è proprio da mettere in rubrica e, come qualcuno ha commentato, non solo perché non è vero che l’importante è che se ne parli.
Si definisce macelleria gastronomica e ora ci dovrà convincere che la carne giovane è migliore di quella vecchia.