Un sms sulla bottiglia. Per naviganti in cerca dell’olio migliore
Olio con scaglie d’oro 24 carati? Che cosa non si farebbe per distinguersi in un mercato in cui l’attributo di extravergine non si nega (quasi) a nessuno!
Dopo l’idea del succo d’olive o quella dell’olio di rara brillantezza con oro commestibile (il croato Golden Olive Oil, 600 euro la confezione e richieste da tutto il mondo), aspettando quella carta d’identità dell’olio ideata dal Cnr di Pisa che consentirà di incamerare dati anagrafici e ‘calorimetrici’ della bottiglia utili per individuare tentativi di contraffazione, ora arriva la bottiglia con l’etichetta (abbastanza) intelligente, quella con l’sms.
Da copiare sul telefonino e inviare ad un numero di cellulare (il 340 5163169) per ricevere in cambio indicazioni supplementari sulla bottiglia d’olio acquistata. Non più solo un generico ‘miscela di oli di oliva comunitari’ (o non comunitari o entrambi) ma anche: varietà delle olive utilizzate, Comune in cui sono state colte, grado di acidità, abbinamenti culinari e consigli per il consumo. Sistema analogo è stato messo a punto dal Consorzio Nazionale degli Olivicultori (il numero da chiamare, in questo caso e nelle bottiglie che prevedono questo servizio aggiuntivo, è lo 00447624812977).
“Una possibilità per il consumatore di sapere davvero cosa porta in tavola”, fa sapere Aprol Marche, ideatrice dell’iniziativa, “soprattutto nella situazione attuale in cui la provenienza delle olive impiegate è praticamente illeggibile in quattro bottiglie di olio extravergine su cinque in vendita in Italia”.
L’idea, pensata per offrire un surplus di informazioni al consumatore sulla tracciabilità di una linea di extravergine al 100% marchigiano e per farsi notare nel mare magnum degli oli sotto la soglia dei 75 mg di alchilesteri per kg (il minimo, secondo la normativa europea, per avvalersi dell’attributo di extravergine), è il frutto della collaborazione tra Aprol Marche, Unaprol e alcune aziende d’eccellenza regionali: Oleificio Fratelli Mosci di San Marcello (Ancona), Frantoio Federici Pierluca di Belvedere Ostrense (An), Giorgio Tonti di San Marcello (An), Frantoio Fuselli Guzzini di Recanati (Macerata), Cooperativa Verdolio di Cingoli (Mc), Oleificio Corradini di Mogliano (Mc), Oleificio Natali di Civitanova Marche (Mc), Cantina Colli Ripani di Ripatransone (Ascoli Piceno), Scac di Castignano (Ap).
Ma il settore olivicolo ha in serbo un’etichetta (davvero) intelligente, quella con il codice QR (Quick Response). Ci lavorano, da tempo, organizzazioni di settore come il Consorzio Nazionale Olivicultori e l’Unaprol che al Salone Internazionale dell’Olio Extravergine di Verona ha presentato un sistema di etichettatura con codice a barre dove leggere, con la fotocamera degli smartphone e in tempo reale, informazioni sulla tracciabilità, report analitici e persino un filmato dell’azienda. Un’opportunità per il consumatore mondiale “per rintracciare il vero olio extravergine di oliva di alta qualità italiana”, ha dichiarato Massimo Gargano, presidente di Unaprol. “In un mondo in cui i pomodori arrivano dalla Cina, le ciliegie dal Cile, e le arance dal bacino del Mediterraneo un’informazione più approfondita e diretta al consumatore è quella che serve per garantire acquisti consapevoli”.
Fonte: helpconsumatori.it, primolio.blogspot.com, libero-news.it
Foto: primolio.blogspot.com, oevo.itchefs-gvci.com, agronotizie.imagelinenetwork.com