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Vino
12 Gennaio 2023 Aggiornato il 16 Gennaio 2023 alle ore 09:00

Vini naturali e indipendenti a Calvisano: 5 cantine da non perdere

I vini naturali tornano a Calvisano per l'ottava edizione di Vino In-dipendente, fiera mercato del vino artigianale con 50 produttori
Vini naturali e indipendenti a Calvisano: 5 cantine da non perdere

La fiera mercato dei vini artigianali naturali Vino In-dipendente, edizione numero 8, si tiene a Calvisano, nel Bresciano, domenica 15 gennaio.  

Appuntamento imperdibile per gli appassionati e per i curiosi di vini artigianali, naturali e indipendenti. 

Più di 50 vignaioli (oltre a 6 artigiani del cibo, con salumi, formaggi, cioccolato e caffè) orientati a difendere l’integrità del proprio territorio attraverso una forte etica ambientale.

I vini indipendenti prevedono il minor numero possibile di interventi in vigna e in cantina, e soprattutto l’assenza di additivi chimici.

Come spiega il sito web dedicato all’evento Vino In-dipendente a Calvisano, “produrre vino naturale significa agire nel pieno rispetto del territorio, della vite e dei cicli naturali. Limitando l’utilizzo di chimica e tecnologia in genere, dapprima in vigna e successivamente in cantina, Conservando l’unicità del vino dall’omologazione che chimica, tecnologia e industrializzazione hanno portato nelle aziende vitivinicole”.

interno sala vini naturali calvisano

Scopo della manifestazione è promuovere il lavoro dei piccoli vignaioli, che spesso hanno poca visibilità.

A Vino In-dipendente a Calvisano ci saranno cinquanta produttori “naturali”: sarà un evento piacevolmente “piccolo”, dedicato a questa specifica tipologia di vini.

Sono questi gli eventi che apprezzo di più, importanti per appassionati, produttori e addetti ai lavori. Attraverso quella matrice conviviale tanto cara a chi frequenta questa tipologia di manifestazioni, è possibile conoscere, scoprire e acquistare i prodotti dei vignaioli partecipanti.

Io mi limito qui a segnalarvi alcuni piccoli produttori di vini naturali presenti a Calvisano. Sono quelli spesso aiutati solo dalla famiglia o poco più, con numeri limitati di bottiglie.

Molti di loro poi, non sono solo protagonisti in vigna e in cantina, ma anche in giro per l’Italia e il mondo. Sono loro in prima persona che si impegnano a promuovere e vendere i loro prodotti direttamente.

5 produttori di vini naturali da non perdere a Calvisano

Emilia Pennac

1. I vini di Emilia Pennac a Torrazza Coste

Siamo a Torrazza Coste, in provincia di Pavia. Qui dal 2010 Silvia Giani, titolare dell’azienda, ha deciso di trasformare la sua passione per la vigna in lavoro.

Vignaiola che ama definire la sua cantina “biodiversa”, dopo qualche anno di esperienza lavorativa altrove ha preso in mano l’azienda. Passando dai quattro ettari iniziali ai dodici attuali, dislocati su 16 diversi appezzamenti. Tutti eterogenei dal punto di vista del suolo, dell’altitudine e dell’esposizione. 

Oggi, assistita dal marito Jacopo, produce 10.000 bottiglie l’anno.
Protagoniste sono le diverse varietà: Cortese, Riesling Renano, Pinot Grigio, Moscato e Chardonnay per quanto riguarda le uve bianche. Mentre abbiamo Croatina, Barbera, Pinot Nero e Uva Rara tra i vitigni a bacca nera.

In campo si adottano pratiche agronomiche quali il sovescio e la pacciamatura, utilizzando prodotti naturali per favorire l’autodifesa delle piante. In cantina le fermentazioni sono condotte esclusivamente dai lieviti indigeni e non si esegue alcuna filtrazione delle masse.

Segnalo fra i loro vini naturali presenti a Calvisano il Fresh Bianco, tappo a vite, blend paritario di Cortese e Riesling Renano. E il Crm, tappo a corona, rifermentato in bottiglia da Cortese, Riesling Renano e un piccolo saldo di Moscato.

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2. I vini naturali “rispettosi” di Terén in mostra a Calvisano

teren vini

Una vera e propria rivelazione a Inconfondibile alla prima vendemmia, con poche informazioni in rete. L’azienda Terén è a Sacile (PN), in regime biologico da alcuni anni; da un paio d’anni segue i principi della biodinamica. 

Come racconta Alberto, il titolare, in un’intervista su Facebook per la presentazione dell’evento di Calvisano, “Terén produce vini naturali attraverso un’agricoltura sana, vivente, in grado di migliorare e arricchire i terreni delle nostre viti. 

Riteniamo questo molto importante per il rispetto delle persone che berranno i nostri vini e un investimento nel futuro di noi tutti. Vini diversi nel bicchiere, capaci di evoluzione con sapori semplici e antichi. Non dobbiamo avere fretta e cercare scorciatoie ma rispettare la natura e noi stessi.”

Dodici gli ettari vitati, su sedici complessivi divisi tra seminativi, grani antichi, noccioleto e un antino meleto. 

Tra le proposte spicca l’Argine ramato, rosato da Refosco in purezza. Da non trascurare il beverino e sapido Argine bianco (50% Pinot grigio, 25% Pinot grigio macerato, 25% Tocai).

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3. L’Azienda Agricola Lot tra il Veneto e il Friuli

Alberto lot vini naturali calvisano

Questa piccola e giovane azienda nasce con l’intento di recuperare una parte dei terreni dei nonni, situati tra Veneto e Friuli Venezia-Giulia. Siamo nell’alto corso del fiume Livenza, confine naturale tra le due regioni, un tempo tra la Serenissima e il Patriarcato di Aquileia.

L’azienda lavora in regime di agricoltura biologica, ritenuta la migliore strada per preservare  suoli, territorio e persone. Nel 2017 è stata piantata anche una varietà, il Bronner, naturalmente resistente alle malattie fungine (PIWI).

Parliamo di vini ottenuti da fermentazioni spontanee, con nessuna chiarifica e nessuna filtrazione. La rifermentazione avviene utilizzando  mosto congelato.

Da non mancare Filari Ginevra (70% Glera, 30% Bronner [Piwi]), ma anche Fior de Lot (70%Bronner [Piwi], 30% Glera). Anche questi saranno presentati fra i vini naturali della manifestazione di Calvisano.

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4. Daniele Ricci e il Timorasso

vini naturali daniele Ricci

Parliamo di un’azienda di Costa Vescovato, sud di Tortona, Colli orientali del Piemonte. Una zona dove oggi, grazie alla folle visione di Walter Massa, il Timorasso, vitigno destinato a scomparire e da lui riportato all’attenzione generale, la fa da padrone.

È una storia quasi centenaria quella della famiglia di Daniele, con il nonno che acquista la Cascina San Leto, il papà che costruisce la cantina. Una storia che vede il momento più buio proprio in concomitanza con l’arrivo in azienda di Daniele, fine anni ’80, quando in tanti stanno estirpando. Daniele allora trova un impiego che gli permette la tranquillità, ma che non ne soddisfa affatto le aspettative. Così agli inizi degli anni 2000 la svolta: abbandona il lavoro, reimpianta il Timorasso, inizia a creare secondo le proprie idee: macerazioni, pochi solfiti, fermentazioni spontanee, nessun controllo della temperatura, botti grandi di acacia, e ora anche le anfore. 

La gamma è ampia e ogni bottiglia merita l’assaggio: potrei partire dal Derthona, da uve Timorasso in purezza. E continuare con il San Leto, Timorasso con 12 mesi sulle fecce nobili e almeno 24 mesi di ulteriore affinamento in bottiglia. Oppure con Io Cammino da solo, Timorasso Colli Tortonesi Doc 2012, vinificato con macerazione di 100 giorni sulle bucce in anfore di terracotta interrate, e ulteriore affinamento in botti di castagno, per 12 mesi. 

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5. Dalla Franciacorta a Calvisano i vini naturali di Casa Caterina

Un nome che spicca tra gli spumanti artigianali italiani è sicuramente quello di Casa Caterina.

Siamo a Monticelli Brusati, nella parte nord-orientale della Franciacorta. L’azienda è situata a cavallo tra le località di Gaina, Colombaia e Persaga, una zona con ottime caratteristiche pedoclimatiche, caratterizzata da un’area collinare con un’esposizione ottimale per le uve coltivate nei 7 ettari di estensione.

Fondata dalla famiglia Del Bono negli anni 80, vede oggi alla guida i fratelli Emilio e Aurelio, figli di Francesco e Caterina. I vini, sempre curatissimi, non vengono imbottigliati come Franciacorta dato che i Del Bono non si sono mai rispecchiati nei disciplinari di produzione, ritenuti troppo stringenti.

In cantina tutte le fermentazioni vengono affidate ai soli lieviti indigeni, con soste sui lieviti in vetro che vanno da un minimo di 36 mesi fino a ben 10 anni.

La selezione è vasta e assortita. Non mancate il Metodo Classico Brut ’36’, Chardonnay 100%, 36 mesi sui lieviti in bottiglia, una specie di biglietto da visita dell’azienda. Da provare assolutamente il Metodo Classico Rosé Extra Brut ’60’, Pinot Nero 100%, 60 mesi sui lieviti in bottiglia.  

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Vini naturali e indipendenti a Calvisano: info utili

in-dipendente vini naturali calvisano

Vino In-dipendente è la manifestazione che celebra a Calvisano i vini naturali e indipendenti di oltre 50 produttori italiani.

L’appuntamento è presso la Sala Polivalente Beata Cristina in Via San Michele a Calvisano (BS).

Orario: dalle 10:30 alle 20:00. 

Ingresso: 15,00 € compreso di calice per la degustazione. 

Possibilità di acquisto diretto dal produttore.

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