Vino naturale abruzzese. La prima volta a Navelli degli artigianali
Questo fine settimana mi arrampico su, fino a Navelli, nel cuore dell’Abruzzo, un territorio bellissimo ed incontaminato. Ma non ci vado per i panorami struggenti, o per l’aria sana. Ma perché si svolgerà la prima fiera del vino naturale abruzzese. Un gruppo di ragazzi aquilani hanno dato vita ad un appuntamento che si profila come una vera chicca nel mondo del vino.
Partita in sordina, ha saputo colpire e imporsi all’attenzione. La lista dei partecipanti è interessante, con molte aziende in evidenza, da tutta Italia, il programma interessante e ricco.
Io vado con molta curiosità a sentire Lorenzetti, un enologo biodinamico di cui su Scatti di Vino abbiamo scritto, e che ha una visione interessante sulla questione, lontana dalla retorica magico/antropologica, con cui vanno a nozze i detrattori del pensiero unico. Vado a vedere e conoscere i ragazzi che hanno organizzato questa fiera, i cui contatti virtuali mi hanno incuriosito per entusiasmo e passione. Ma vado soprattutto per conoscere alcuni vini e riscoprirne altri.
I nervosi e ambiziosi dolcetto di Nicoletta Bocca, con tutta la sua energia e passione contagiosa. I macerati che non ti aspetti di Giulio Armani e della sua azienda piacentina Denavolo. I ruspanti e irruenti lambrusco de il Quarticello. Gli agili e piacevoli prosecco di Lorenzo Gatti. I formaggi stupefacenti del mitico Gregorio.
Ma soprattutto il nutrito gruppo degli abruzzesi, aziende storiche alle quali si deve il massimo rispetto come Presidium e Pepe e nuovi nomi come Tilli di Casoli o Giuliano Pettinella, la fama dei cui vini in pochissimo tempo passa di bocca in bocca. Certo il manifesto ha qualche ingenuità che significa non usare chimica in vigna e cantina? Il rame non è chimica? La fermentazione non è chimica? Il sale da cucina nell’acqua non è chimica? Ma poi si riscatta con la giusta definizione di Vignaioli Artigiani, perché questo è il punto, come diciamo e ridiciamo, la necessità è di dividere i campionati tra artigianali, chi controlla tutta la produzione di ogni singola bottiglia con cura e dedizione artigiana, e chi fa milioni di bottiglie industrialmente… la luna, il cielo, la poesia c’entrano poco o niente. Ma anche di questo ci sarà modo e tempo di parlare a Navelli
Insomma ci vediamo lì a Navelli, da Roma è una gita piacevole e scoprirete un territorio incredibile e dei vini interessanti.