Zona gialla. Ristoranti, pizzerie e bar riaprono oggi: tutte le regole e i divieti
Da oggi, 11 gennaio, 15 regioni italiane si trovano in zona gialla.
Sono Campania, Abruzzo, Molise, Piemonte, Basilicata, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Marche, Liguria, Toscana, Puglia, Sardegna, Toscana, Umbria, Valle d’Aosta. Più le province autonome di Trento e Bolzano.
Mentre 5 regioni sono state collocate dalle ordinanze emanate l’8 gennaio dal ministro Speranza in zona arancione. Si tratta di Veneto, Calabria, Lombardia, Emilia Romagna e Sicilia.
Nessuna regione si trova oggi in zona rossa, ma la città di Messina sì, per scelta volontaria.
Poi, da sabato 16 gennaio, entrerà in vigore un nuovo Dpcm per almeno un mese. La volontà dell’esecutivo è valutare la situazione di trimestre in trimestre, ragione per cui lo stato d’emergenza durerà almeno fino al 30 aprile. Poi si vedrà, anche sulla scorta dei risultati ottenuti dalla campagna di vaccinazione.
Sappiamo che il governo si prepara a introdurre il divieto di asporto dai bar di cibi e bevande dopo le 18.
Obiettivo della nuova misura restrittiva è impedire aperitivi, feste clandestine, persone ferme in strada in prossimità dei locali con in mano un bicchiere. Come avvenuto nei giorni scorsi a Catania, Lucca, Milano e nella capitale.
Tutti i weekend in zona arancione
Il Comitato Tecnico Scientifico è fermo nella volontà di chiedere al governo l’introduzione della zona arancione nel fine settimana in tutte le Regioni italiane. Una stretta che significherebbe la chiusura di ristoranti, pizzerie, bar, pub e pasticcerie.
Ma secondo alcune forze politiche della maggioranza si tratterebbe di una penalizzazione eccessiva nei confronti dei pubblici esercizi, contrastata anche dalle associazioni di categoria.
Nei giorni festivi e prefestivi saranno quasi sicuramente chiusi, invece, i centri commerciali.
Circolazione tra Regioni della zona gialla e rossa
Si parla con insistenza di regole più severe per la zona gialla. Una possibilità concreta è il divieto di circolazione anche tra regioni inserite in questa fascia. A eccezione delle consuete ragioni di salute, urgenza e lavoro. Sarebbero vietate, dunque, anche nelle zone meno colpite dall’aumento dei contagi, le gite oltre i confini e la possibilità di recarsi nelle seconde case.
Probabile nelle zone rosse una stretta anche sugli ospiti nelle case. Come durante le feste natalizie, solo due adulti e minori di 14 anni potranno fare visita a parenti e amici. S’intende nell’ambito della stessa Regione e con un unico spostamento giornaliero.
Cosa cambia per ristoranti e bar rientrati nella zona gialla
Da oggi e fino a venerdì 15 gennaio i ristoranti sono aperti fino alle ore 18:00. Restano in vigore numerosi divieti.
- Due le cose da fare all’ingresso nei pubblici esercizi: misurare la temperatura e registrare i nominativi degli ospiti.
- È obbligatorio indossare la mascherina dentro e fuori dai locali. Come in ogni spostamento da e verso il tavolo.
- Gli ospiti devono poter igienizzare le mani all’ingresso di ristoranti e bar come nel corso della permanenza.
In ogni tavolo può sedersi un massimo di quattro persone, che diventato sei se le persone sono conviventi. La prenotazione rimane obbligatoria.
Dopo le 18, i clienti possono entrare e restare all’interno dei locali per il tempo necessario ad acquistare cibi e bevande d’asporto. Sempre rispettando le misure anti-Covid predisposte dal governo, oltre a evitare il consumo nelle immediate vicinanze di ristoranti e bar.
La ristorazione d’asporto è consentita fino alle 22, ora in cui scatta il coprifuoco.
Dopo le 18, è consentita l’apertura a tre categorie di esercizi per la somministrazione di cibi e bevande: autogrill (in autostrada), aeroporti e ospedali.