10 modi di fare il barbecue nel mondo
Ho letto questo articolo sul barbecue e mi è piaciuta la precisazione.
Per parlare di “brace” nel mondo in maniera inclusiva, First we feast ha guardato sia il metodo di cottura a fiamma bassa e indiretta che quello più classico diretto e a fiamma libera.
E ha selezionato 10 cotture alla griglia in altrettanti Paesi del mondo che mi hanno fatto ritornare in mente una super classifica dei migliori ristoranti che propongono BBQ (ok, abbiamo anche una selezione Italia).
Eccoli.
1. Yakitori
Paese di origine: Giappone
Cos’è: gli Americani (e non solo loro) potranno pensare che gli yakitori siano antipasti serviti con il sushi locale, ma in Giappone sono uno dei più famosi cibi di strada. Gli spiedini di bamboo sono riempiti di pollo e sono grigliati su carbone che brucia di più, a temperature minori, e non produce fumo. Gli yakitori sono generalmente identificati come una grigliata di carne ma sugli spiedini finiscono anche carne di pollo e interiora.
2. Bulgogi
Paese di origine: Corea
Cos’è: se c’è un paese più associato al barbecue degli Stati Uniti questo è la Corea. E non c’è piatto coreano più conosciuto del bulgogi. Una tenerissima carne di manzo tagliata sottilissima messa a marinare per almeno un paio di ore con della salsa di soia, olio di sesamo e spezie varie e accompagnata da verdure (cipolla, zucchine, funghi)
3. Braai
Paese di origine: Sud Africa
Cos’è: il “Braai” si riferisce più ad un evento che ad un piatto. Nasce con l’avvento dei coloni bianchi che parlano l’idioma locale in Sud Africa. Ingredienti popolari della brace sono agnello allo spiedo e soprattutto i boerewors, una salsiccia a spirale. Accanto, non grigliato, potete trovare il pap, un porridge di mais simile alla polenta o ai fiocchi d’avena.
4. Barbacoa
Paese di origine: Messico
Cos’è: il barbacoa è la carne, solitamente di manzo o capra, avvolta in foglie di maguey e cotta lentamente in una fossa sottoterra. Originaria dei Caraibi prima della migrazione in Messico, “barbacoa” è in realtà l’origine del termine barbecue.
5. Char Siu
Paese di Origine: Cina
Cos’è: un perno della cucina cantonese, il nome Char Siu, che si traduce letteralmente in “forcella da arrosto”, deriva dalla sua tecnica di cucina: infilzare il maiale insaporito con polvere cinque spezie, miele, tofu fermentato e altri condimenti su lunghe forcelle, per poi cuocerlo su un fuoco o su un forno coperto. Altre aggiunte includono maltosio, per dare alla salsa una consistenza densa e appiccicosa, e colore alla pietanza (quel colore rosso da pompieri non è frutto della cottura).
6. Churrasco
Paese di origine: Brasile
Cos’è: il churrasco è probabilmente conosciuto di più per la sua quantità piuttosto che per la qualità; le churrascherie sono famose per scaricare spiedo dopo spiedo nel piatto del cliente fino all’esaurimento. Come l’asado in altre parti dell’America Latina, il churrasco si riferisce a vari tipi di carne, ma soprattutto al manzo messo su spiedi e cotto ad alte temperatura sopra una griglia o una fiamma libera; a seconda della regione, è frequentemente servito con chimichurri, patatine fritte, insalata o uovo.
7. Lechón
Paese di origine: Filippine
Cos’è: anche se è nato in Spagna, il lechón è ora molto popolare nelle Filippine e nell’America Latina. La premessa è piuttosto semplice: un maiale intero, senza interiora, è messo sullo spiedo di legno ed è arrostito sopra il carbone per varie ore. Il risultato è un piatto super saporito e croccante, anche se il metodo di cottura è solitamente usato per le occasioni speciali.
8. Tandoori
Paese di origine: India
Cos’è: tra i molteplici usi del forno di argilla tipico della cucina indiana c’è il cucinare la carne allo spiedo, marinata a temperature estremamente elevate. Il pollo Tandoori, per esempio, richiede il condire il pollo con yogurt, garam masala, e altre spezie prima di cucinare. È uno degli alimenti indiani principali in America, e sì, il tipico coloro rosso vieni spesso da coloranti per cibi.
9. Shish kebab
Paese di origine: Turchia
Cos’è: Şiş kebap, se vogliamo essere precisi, è la versione turca del Kebab, un piatto praticamente onnipresente nella cucina del Medio Oriente. Come tutti i kebab, il concetto è semplice: grossi pezzi di carne su spiedi, grigliati. Si distingue da piatti simili, come il churrasco, che usa il manzo, o anche dal dover kebab, che è più vicina ad un girella, per l’uso dell’agnello come base e la frequente aggiunta di verdure sullo spiedo.
10. Kālua
Paese di origine: Hawaii
Cos’è: come il braai, il “luau” in genere descrive un incontro piuttosto che un piatto particolare. Ma molto prima che luau significasse “quella cosa che un resort ti fa pagare troppo”, si riferiva ad una celebrazione che comprendeva un intero maiale cotto in un forno sotterraneo. La carne avvolta in foglie di banano è cotta tra pietre calde e servono 6-7 ore.
Ok, non c’è l’Italia e io almeno un porceddu sardo l’avrei messo o anche una proposta da stella Michelin. E voi?
[Immagini: Scatti di Gusto, Vincenzo Pagano, germistoncitynews, norecipes, berimbau, kundantandoori, andrewzimmern.com, flickr/Paul Hammond]