Le 10 cose più curiose e golose del Taste 2016
Un’altra gloriosa edizione di Taste ci suggerisce cosa portare in tavola per creare un menu divertente e goloso.
E anche un po’ curioso.
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Per questo, dopo i 15 food porn, ho selezionato per voi le 10 cose più curiose e golose assaggiate al salone del gusto firmato Davide Paolini e Pitti Immagine, andato in scena alla Stazione Leopolda di Firenze.
Dall’aperitivo a base di Genepy per finire con un caffè rigorosamente specialty, passando per baccalà al tartufo, formaggi al Barolo, panettoni estivi e confetture-dessert in barattolo.
Siete pronti per fare la spesa anche da casa?
1. Il formaggio al Barolo
Prendi un Blu di pecora, foralo e mettilo a bagno nel Barolo: più o meno così nasce il Blues, formaggio affinato nel vino e ricoperto di mirtilli imbevuti nel vinsanto, uno dei più assaggiati tra i prodotti caseari al Taste 2016. Accanto al Blues non sfiguravano il Testun di Pecora, affinato nelle foglie di tabacco, la Bufala nera di origine toscana e lo svizzero Holzhofer, formaggio di vacca da far esplodere di gioia le papille gustative.
La Casera – Via Vidic snc, Verbania Trobaso (VB)
2. La Cinta s’è desta
Lunghi tempi di attesa al Taste per l’assaggio dei salumi di cinta senese, un grande classico che non tramonta mai, come testimonia l’affresco di Ambrogio Lorenzetti “Effetti del buon governo” nel Palazzo Comunale di Siena, dove si vede chiaramente un esemplare di cinta senese al guinzaglio. L’ex miglior amico dell’uomo è ora il miglior amico del palato: merito dell’allevamento allo stato brado e del cibo tutto naturale, che fa sì che la cinta sia un animale molto muscoloso e con un grasso più fluido e gradevole al palato.
Renieri. Località Pian dei Peschi. Poggibonsi (Siena)
3. La Grappa del Nonno è roba da giovani
Se pensavate che il Genepy fosse un liquore da consegnare alla storia dovrete ricredervi: perché è un’ottima base per uno spritz alternativo. Da provare anche in versione Negroni e Mojito, in abbinamento a speck e formaggi in versione finger food.
Distelleria Erboristica Alpina – Località Traduerivi 15/4, Susa (TO)
4. Tartufo dai mille volti
Miele con tartufo bianco, sale di Cipro con tartufo nero, succo di tartufo nero o addirittura baccalà mantecato al tartufo bianco: non c’è limite alla fantasia in casa San Pietro a Pettine, che vende prodotti freschi, surgelati, inscatolati in confezioni prestige per mantenere inalterato il sapore. E se andate a trovarli vi fanno anche provare l’esperienza della ricerca nel bosco insieme ai cavatori professionisti.
Tenuta San Pietro a Pettine. Loc. San Pietro a Pettine. Trevi (Perugia)
5. Mostarde per frutta e confetture dessert
Prosciutto e melone in pieno inverno? Si può fare. E senza prodotti di importazione. Usando le mostarde di frutta di Corte Donda, al posto della frutta fresca. E per dessert? Un cheesecake in barattolo o una crema di mascarpone abbinata alla confettura di frutti di bosco. Ma la più sorprendente è la confettura di ananas e timo.
Corte Donda. Via Palazzo 35. Salina di Viadana (Mantova)
6. Confetti gialli di zafferano
I confetti allo zafferano faranno diventare gialli d’invidia tutti gli altri. Prima uscita pubblica per il nuovo prodotto dell’Azienda Mercuri, già sul mercato con zafferano allo stato puro (fili rossi in preziose boccette), pastasciutta, miele e liquore allo zafferano.
Azienda Mercuri Mario. Via Teverito 80. Roccafluvione (Ascoli Piceno)
7. Panettone estivo e maxi panettone al pistacchio
Il Re del Natale è destinato a diventare protagonista tutto l’anno. Se alcune aziende hanno già allungato la produzione del panettone per portarlo sulle tavole della prima colazione, i pasticceri di Opera Waiting Nature lo propongono in versione estiva come Panlimone, utilizzando olio extravergine d’oliva per renderlo più leggero. I siciliani di Vincente, invece, ne hanno creato una versione maxi, glassata al pistacchio di Bronte. Da gustare insieme a torroncini e croccante, sempre di pistacchio.
Opera. Via San Gimignano 71, Poggibonsi (Siena)
Vincente.V.le Kennedy. Bronte (Catania)
8. Vino, largo ai giovani
Fuori di Taste è stata l’occasione per testare alcuni dei primi vini di Villa Artimino in cui è tangibile la mano del nuovo enologo, Francesco Paoletti, altrimenti noto come “Mister Sangiovese”, che ha proposto una diversa interpretazione per Barco e Rosato, dando più spazio ai profumi. Al nuovo enologo si affiancano nuove giovani forze in cantina e la complessiva sostituzione di botti e vitigni.
Tenuta Artimino. Viale Papa Giovanni XXIII 1 – Artimino – Carmignano (Prato)
9. Aromi prêt à porter (o a cultiver)
La nuova frontiera delle erbe aromatiche da coltivare sul terrazzo ha un nome olandese: si chiama Koppert Cress e ti offre una gamma di 72 piantine e fiori da tenere a portata di cucina e abbinare – rigorosamente freschi – a ogni tipo di piatto. Dalle tropicali Salty Fingers per insaporire i crostacei alle Kikuna Leaves, foglie di una pianta aromatica diffusa in Asia da aggiungere in insalata o da spolverare su frutti di mare e tempura di pesce, fino ai microcetrioli Pepquino di origine sudamericana. Altro che salvia e prezzemolo.
Koppert Cress BV. De Poel 1 – 2681 MB Monster (Olanda)
10. Caffè, only specialty please
E per finire una tazzina di buon caffè. Specialty, ovviamente. Taste ha offerto il palco a diverse torrefazioni impegnate nella ricerca di qualità particolari direttamente in piantagione, tra cui la Tosteria, 100% bio e fair, e Le Piantagioni del Caffè – il nome è tutto un programma – che seleziona il prodotto sia prima che dopo la tostatura, per offrire solo miscele al top.
La Tosteria. Via Gobetti 9/11. Signa (Firenze)
Le Piantagioni del Caffè. Via Provinciale Pisana 583/b. Livorno
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[Immagini: Aka Studio-Collective]