Pubblicare video, storie (sequenze di foto e video temporanee abbellite con emoticons e testi) e contenuti in diretta, è un modo per farsi notare da un pubblico molto più vasto della propria platea di seguaci.
\nQuesta è probabilmente la chiave per aprire ogni porta su instagram, mantenere un contatto continuo non solo con i propri seguaci, ma soprattutto con tutti quelli che condividono i medesimi interessi.
\nAi suoi albori instagram ricevette un contributo determinante alla sua espansione dal cantante Justin Bibier, che pubblicò una foto su facebook del proprio profilo instagram, al che schiere di sue fan corsero ad iscriversi al neonato social network. Intercettare le persone giuste, non necessariamente delle celebrità a livello mondiale, può rappresentare una grande cassa di risonanza insomma.
\nSfruttare la geolocalizzazione può essere cruciale per identificare utenti con gli stessi interessi che si trovino o si siano trovati recentemente in un determinato locale della propria zona.
\nGli hashtag sono un mezzo potentissimo per cercare e farsi cercare, nati su twitter sono diventati popolarissimi anche grazie a instagram. Si tratta si specifiche parole precedute dal cancelletto (#), che identificano un argomento a beneficio di tutti coloro che ne sono attratti, basti pensare che #food è presente ad oggi in 200 milioni di post, #foodlover in 9 milioni di pubblicazioni e #foodblogger in quasi 7 milioni, ovviamente utilizzare hashtag troppo popolari ha la controindicazione che il post caricato con quella parola si perderà nel mare magnum di tutte le altre pubblicazioni, è consigliabile pertanto mixare hashtag più generici e hashtag più specifici, ed è infine caldamente raccomandato di creare un hashtag personalizzato, che identifichi il proprio profilo o una propria serie di pubblicazioni (chi scrive ad esempio, ha creato per il proprio profilo l’hashtag univoco sebbene non particolarmente memorabile #foodbloggersxcaso).
\n\nMetterci passione, interagire, coinvolgere, non sarà affatto semplice né immediato, tuttavia col tempo darà grosse soddisfazione permettendovi di scalare posizioni verso l’olimpo dei (food)instagrammer.
\nE voi quali tecniche utilizzate per farvi notare su instagram?
\n[Immagini: Scatti di Gusto, Foodbloggersxcaso, weyes]
\n","description":" Instagram è il social network con la crescita più esplosiva: conta oltre 600 milioni di utenti attivi nel mondo di cui più di 11 in Italia, con una"}]}
Instagram è il social network con la crescita più esplosiva: conta oltre 600 milioni di utenti attivi nel mondo di cui più di 11 in Italia, con una percentuale di adulti del 28% (raddoppiata dal 2012 ad oggi).
La potenza delle immagini, del visual, con la loro funzione evocativa, il loro impatto deciso sull’immaginario e la loro immediatezza comunicativa, ha reso questo social amato in ogni settore, dalla moda ai viaggi, dall’intrattenimento alla cura della persona, ed ovviamente, in quello del cibo e delle bevande.
Food power
Con gli chef divenuti ormai delle vere e proprie stelle della TV, con programmi di cucina praticamente su ogni canale, libri e film sul cibo che si sprecano, pizzaioli che abbandonano i banchi da lavoro per presenziare ai simposi e nelle Università complice la straordinaria eco mediatica che la pizza, soprattutto in Campania, sta riscuotendo da alcuni anni, è venuto da se che orde di appassionati, di provetti cuochi e sommelier, di gastrofighetti, di mangioni, di sedicenti esperti, trovassero linfa vitale in un social media, grazie al quale, fosse bastato un semplice smartphone per trasformare chiunque in un Oliviero Toscani 2.0.
Da qui ad avere successo su instagram però il passo è piuttosto lungo: non basta postare compulsivamente tutto ciò che capita di ingurgitare, utilizzare l’ultimo ritrovato in fatto di cellulari o perché no una macchina fotografica professionale, né gioverà taggare Alain Ducasse o spammare (=inviare messaggi indesiderati) Antonino Cannavacciuolo.
Basta seguire invece le nostre semplici regole per trasformarsi in food instagrammer di successo ed in men che non si dica diventare amici di Carlo Cracco (si fa per dire).
La prima regola per attirare l’attenzione su instagram è che le immagini pubblicate abbiano una buona qualità, verranno più spesso apprezzate, condivise e commentate, generando il famoso engagement ovvero il coinvolgimento, la parola magica;
Se si possiede una pizzeria e nel proprio profilo vengono postate foto di pizze, frittatine e calzoni, non ha senso inframmezzarle con quelle del proprio gattino o della modella preferita. La propria gallery deve raccontare una storia, deve rappresentare un continuum coerente ed organico.
E’ fondamentale avere un ritmo ben scandito nella frequenza di pubblicazione, che anche i propri follower, col tempo, andranno a recepire. Sarebbe controproducente pubblicare 5 foto lo stesso giorno e poi non farsi sentire per una settimana, di norma è sufficiente una foto quotidiana per mantenere viva l’attenzione sul proprio profilo;
E’ altrettanto importante scegliere orari strategici per postare i propri contenuti, quando il proprio pubblico di riferimento è maggiormente attivo sul social, come anche quando quei contenuti possono fare maggior presa;
Promuoversi sfruttando i propri account social, può essere la chiave per allargare il proprio pubblico di riferimento, instagram dà la possibilità di condividere direttamente dalla piattaforma su social quali facebook, twitter, tumblr, flickr e swarm.
Pubblicare video, storie (sequenze di foto e video temporanee abbellite con emoticons e testi) e contenuti in diretta, è un modo per farsi notare da un pubblico molto più vasto della propria platea di seguaci.
Questa è probabilmente la chiave per aprire ogni porta su instagram, mantenere un contatto continuo non solo con i propri seguaci, ma soprattutto con tutti quelli che condividono i medesimi interessi.
Ai suoi albori instagram ricevette un contributo determinante alla sua espansione dal cantante Justin Bibier, che pubblicò una foto su facebook del proprio profilo instagram, al che schiere di sue fan corsero ad iscriversi al neonato social network. Intercettare le persone giuste, non necessariamente delle celebrità a livello mondiale, può rappresentare una grande cassa di risonanza insomma.
Sfruttare la geolocalizzazione può essere cruciale per identificare utenti con gli stessi interessi che si trovino o si siano trovati recentemente in un determinato locale della propria zona.
Gli hashtag sono un mezzo potentissimo per cercare e farsi cercare, nati su twitter sono diventati popolarissimi anche grazie a instagram. Si tratta si specifiche parole precedute dal cancelletto (#), che identificano un argomento a beneficio di tutti coloro che ne sono attratti, basti pensare che #food è presente ad oggi in 200 milioni di post, #foodlover in 9 milioni di pubblicazioni e #foodblogger in quasi 7 milioni, ovviamente utilizzare hashtag troppo popolari ha la controindicazione che il post caricato con quella parola si perderà nel mare magnum di tutte le altre pubblicazioni, è consigliabile pertanto mixare hashtag più generici e hashtag più specifici, ed è infine caldamente raccomandato di creare un hashtag personalizzato, che identifichi il proprio profilo o una propria serie di pubblicazioni (chi scrive ad esempio, ha creato per il proprio profilo l’hashtag univoco sebbene non particolarmente memorabile #foodbloggersxcaso).
Metterci passione, interagire, coinvolgere, non sarà affatto semplice né immediato, tuttavia col tempo darà grosse soddisfazione permettendovi di scalare posizioni verso l’olimpo dei (food)instagrammer.
E voi quali tecniche utilizzate per farvi notare su instagram?
[Immagini: Scatti di Gusto, Foodbloggersxcaso, weyes]