Mini-shopping di Pasqua per gastrofanatici
Siete arrivati a Pasqua senza aver messo uno straccio di parannanza ed esservi dedicati a un minimo di programma di realizzazione di ricette gustose? Bene, se siete della categoria mangiare senza preparare, penso vi faranno molto comodo un paio di indicazione per due classici della Pasqua: la pastiera napoletana e la colomba.
Come detto, Paolo Parisi mi ha fatto da guida e cicerone al Taste alla ricerca delle eccellenze. Per Pasqua abbiamo scelto due produttori interessanti.
Per la pastiera, Antonio Di Ciaccio, pasticciere di stanza a Gaeta, mi ha fatto assaggiare il suo prodotto che può essere spedito e ha una scadenza di 60 giorni (quindi potete godervi per un bel po’ l’esplosione di sapori del grano). Non sono un amante delle robe impacchettate, ma questa pastiera è risultata bella morbida, del grado che piace a me. Di Ciaccio mi ha convinto anche per l’antico Savoiardo senza farina, una vera minaccia alla linea: dolce leggero che potresti mandare giù a ripetizione senza ritegno.
Ma la vera scoperta, soprattutto per me che vado ad acqua gasata, l’ho fatta da Zago, produttore di birra. Ebbene, la gentilissima Osiride Chiaradia ci ha condotto alla scoperta di una colomba senza canditi nè uvetta, realizzata con lievito madre, aromatizzata con bacca di vaniglia naturale del Madagascar, ma soprattutto resa unica dall’aggiunta di una birra HY, cuvèe di malto d’orzo prodotta secondo il metodo Champenoise. L’utilizzo della birra nell’impasto deve essere la ragione principale per l’incredibile sensazione di morbidezza che regala questa colomba. La “crosta”, popolata di mandorle baresi, aiuta ad accentuare il gradiente soffice di una colomba che, sono sicuro, vi resterà stampata nella memoria per lungo tempo (e a Natale, la Zago produce anche il panettone!).
Di Ciaccio. Via Appia, Km. 136.500 – 0424 Gaeta (Latina). www.diciaccio.com
Zago. Via Einaudi, 18 – 33080 Prata di Pordenone (Pordenone). www.zago.it
Foto: Francesco Arena