Un marziano a Roma/1 Sukhothai a Monteverde
Tuttavia Roma è la mia città. Talvolta posso odiarla, soprattutto da quando è diventata l’enorme garage del ceto medio d’Italia. Ma Roma è inconoscibile, si rivela col tempo e non del tutto. Ha un’estrema riserva di mistero e ancora qualche oasi. (Ennio Flaiano)
Era un poco di tempo che ragionavamo sull’idea di dare una casa alla naturale vocazione romanocentrica di Scatti. Io e Vincenzo viviamo qui, molti dei nostri collaboratori anche, quindi l’occhio di Scatti sulla Città Eterna è sempre vigile. Tra l’altro volere, volare una serie di fatti storici fanno di questa la vera capitale dell’enogastronomia italiana. Poche città come questa hanno una società gastronomica tanto vivace: a sgranare il calendario di manifestazioni enologiche, gastronomiche non basterebbe una giornata.
Ma è innegabile che la romanitudine è fatta di tante cose, oggi anche di un melting pot interessante, io e Vincenzo, come molti, siamo ospiti in questa città: di casa ma con un piede sempre sull’uscio. Per questo quale nome migliore di questo? Citazione di un altro ospite capitolino famosissimo: Ennio Flaiano.
Un Marziano a Roma, perché ci sentiamo un poco marziani e perché aborriamo sia il solito occhio turistico stereotipato e un po’ baraccone, che quello furbissimo e sgamato dei gastrofichetti. Ci sentiamo anche noi un poco marziani e appena sbarcati all’ombra der cuppolone. Avremmo potuto iniziare con l’immancabile Arcangelo, o il solido Settembrini, le meraviglie del banco di Roscioli o la cucina elegante e un po’ “gne gne” di Glass. Insomma con quei nomi che negli ultimi anni tutti conosciamo giustamente… Potevamo, e nel futuro lo faremo, ma per il debutto volevamo qualcosa di irregolare. Una scelta sghemba e secondo noi divertente, testimonianza di quel melting pot all’amatriciana che sta diventando una caratteristica della città eterna.
Ai confini di Monteverde Vecchio, in quella che sta diventando la vera Hampstead romana, finalmente un ristorante etnico come si deve! Sukhothai è una vera e propria trattoria thai: se siete di casa sulle spiagge di Koh Samui o se non ci siete mai stati, poco importa, Comunque vi aspetta una cucina gagliarda, piacevolissima e soprattutto cucinata! Scordatevi il sapore di glutammato che imperversa in tanti ristoranti asiatici de noantri, dimenticatevi anche la sindrome del ristorante cinese, non pensate a scatole e scatolette. Ma sedetevi tranquilli in questa sala anonima ma curata, a questi tavoli lindi e ordinati e affidatevi alle cure cortesi di Thom in sala e della sorella Phad dietro i fornelli. Una famiglia intera per farvi assaggiare una cucina golosa, dove si riconoscono chiari e netti i sapori casalinghi. Verdure fresche, pasta tirata in casa, riso profumato, tanto piccante e coriandolo, carne e pesce fresco: questi gli ingredienti del menù. Tutto espresso e fragrante. Il conto è leggero e il cibo rinfrancante. Vedrete, se ci verrete tornerete spesso a deliziarvi di una cucina esotica ma rassicurante. La gentilezza del servizio è quella proverbiale delle popolazioni asiatiche.
Carta dei vini piccolina e in evoluzione, ma noi si beve birra Singha in quantità e piacevolmente beverina, perfetta per sconfiggere il piccante.
Carne marinata ai ferri insaporita con salsa di arachidi e cetrioli. Dei piacevolissimi spiedini di manzo o pollo, morbidi e delicati. Il rischio è non fermarsi. Golosi.
Involtini thai con misto di verdure. Buonissimi, degli involtini primavera senza la carne. La frittura è impeccabile. Esotici.
Zuppa di vermicelli di soia con maiale macinato con cipolla e verdure. Il mio piatto preferito di inverno, un brodo di carne finissimo con polpettine di maiale e verdure croccanti. Corroborante.
Zuppa di vermicelli di soia insaporiti in salsa tau fu con gamberi calemari e verdure. Una zuppa elegante, saporita e cremosa. Elegante
Phad see you, Pappardelle di riso saltate. Un piatto solido, che richiama casa. Le pappardelle sono tirate a mano e il condimento è piacevolmente guascone e mantecato. Casalinghi.
Yam insalata tradizionale con gamberi e calamari. I calamari sono strepitosi appena scottati dal vapore. Le verdure scrocchiarelle e la salsa piacevolmente acida. Fresco.
Gamberi saltati con erbe thai piccanti. I gamberi sono deliziosi, quello che colpisce è sempre la consistenza e la cottura millimetrica, il mix di erbe è piacevolmente esotico e gagliardo. Intensi.
Phad krau prau, manzo saltato con peperoncino e foglie di basilico. Carne di manzo tirata nel wok con tanto peperoncino e foglie di basilico. Perfetto per il riso bianco e per un piatto unico. Solido.
Per oggi è tutto, abbiamo mangiato. È uno sporco lavoro, ma qualcuno deve pur farlo 🙂 Alla prossima settimana con un nuovo appuntamento dalla Città Eterna.
Sukhothai. Via Andrea Busiri Vici 48/50- Roma. Tel. 06.55263993