Eataly Roma. Stop ai lavori per abusivismo edilizio
Eataly Roma stop. La notizia è di quelle sconcertanti e che fanno ingollare pane e burocrazia. Di quella più indigeribile. Il Municipio XI del Comune di Roma ha firmato la sospensione dei lavori del nuovo store di Oscar Farinetti al Terminal Ostiense.
Non esisterebbero, a quanto riporta oggi Repubblica nella cronaca di Roma, le necessarie autorizzazioni per la ristrutturazione del complesso realizzato per i Mondiali di Calcio del 1990. A distanza di 22 anni, continua la storia infinita di questa cattedrale per problemi burocratici. Invece di presentare un condono per tutta l’area (da stazione a commerciale) sarebbe stato inoltrato agli uffici tecnici del comune (il Dipartimento IX) solo una “Scia” (segnalazione certificata di inizio attività) e due “Dia”, semplice dichiarazione di avvio dei lavori.
“Siamo costretti a fermare i lavori”, ha spiegato Alberto Attanasio, vicepresidente e assessore ai Lavori pubblici del Municipio XI, e ha attaccato il Comune “L’amministrazione comunale se ne è lavata le mani. La richiesta era stata mandata al dipartimento IX che l’ha girata a noi. È assurdo che uno degli interventi più importanti del territorio passi senza colpo ferire, senza coordinamento con l’amministrazione centrale, ma con una semplice Dia al Municipio”.
A noi cronisti del gusto, non resta che incrociare le dita e pensare che comunque per oltre vent’anni in quella cattedrale nel deserto che era l’ex terminal ostiense, non ci fosse nulla: solo abbandono e miseria e che inaugurare lì il più grande store alimentare del mondo, fosse una risorsa per tutto il quartiere. Non possiamo fare a meno di domandarci, come dice nell’intervista a Repubblica il Presidente del XI municipio, Andrea Catarci, come sia stata possibile una leggerezza del genere. Ora il rischio, come dice sempre l’intervista, è che si vada per le lunghe, attendere l’ok della sovrintendenza per le variazioni alla facciata, le valutazione dell’ufficio condono e soprattutto la presentazione di una domanda di ristrutturazione… Ma si sa “l’ottimismo è il sale della vita”.