Mangi sano e risparmi con la tassa sul junk food
Tassare il junk food. Sul tavolo del Governo l’offensiva al cibo spazzatura è già pronta. “Prima la salute poi la cassa”, ha detto il ministro della Salute Renato Balduzzi per allontanare il (legittimo) sospetto che più che di una misura anti-obesità si tratti di un’iniziativa per rimpinguare l’Erario.
Superalcolici, succhi di frutta e bibite gassate nel mirino del Governo che conta di ricavare da una tassazione su questi prodotti 270 milioni di euro da utilizzare per ammodernare le strutture sanitarie e per finanziare progetti di educazione alla salute. Esclusi per il momento patatine, snack e merendine per i quali il ministero ha in mente di chiedere un abbassamento del contenuto di grassi, zucchero e sale entro il 2014 pena l’imposizione della tassa.
I superalcolici saranno tassati nella misura di 50 euro ogni 100 litri con un ricavato previsto di 24 milioni di euro mentre più bassa è l’imposizione fiscale prevista per le bibite gassate e i succhi di frutta: 7,16 euro per 100 litri con un introito però ragguardevole di 245 milioni di euro.
Non è la prima volta che in Europa un Governo pensa ad una tassa di scopo per finanziare la spesa sanitaria. Una “fat tax” è in vigore da tempo in Danimarca e Ungheria mentre in Francia è da poco entrata in vigore la “taxe soda”, che tassa con 7,16 euro ogni ettolitro di bevanda gassata. In Italia, dove il numero degli obesi ha raggiunto quota 5 milioni e dove il 34% dei bambini di 8 e 9 anni è in sovrappeso, il ministro Balduzzi ci sta pensando da tempo e l’idea, secondo un sondaggio online condotto da Coldiretti, piace a 8 italiani su 10.
[Fonte: liberoquotidiano.it, repubblica.it, scienzaesalute.blogosfere.it Foto: saluteesport.blogspot.com]