Dimmi se hai voglia di mangiare scarafaggi a pranzo e grilli a merenda
Per essere vecchia è vecchia. La notizia degli insetti a tavola l’ha già data la Fao in uno dei suoi allarmanti rapporti sulla fame nel mondo. E anche quella di Carlo Cracco che dalla copertina di Wired pontificava su larve e locuste sembra l’ennesima provocazione di uno chef molto mediatico.
Ma per quanto la news abbia fatto il giro del mondo e dei social network, per quanto sdoganante sia lo chef di Masterchef, non induce alla convivialità l’ultima provocazione sugli scarafaggi a tavola.
Che viene dall’emergente Brasile dove non ci ha pensato due volte l’azienda Nutrinsecta a chiedere al governo, nero su bianco, il permesso di mettere in commercio grilli, mosche e scarafaggi da mangiare.
A fin di bene, s’intende. Le proteine che l’organismo assume dai cibi con l’impronta ecologica più pesante (leggi la carne) potrebbero passare per un nuovo tramite, gli insetti appunto. Con buona pace degli ambientalisti anche se non dei vegetariani.
Nell’attesa che il Presidente del Brasile, Dilma Rousseff, pronunci il sì, spaghetti fritti conditi con insetti e grilli al cioccolato sono offerti alla degustazione di curiosi e rappresentanti potenziali nello stabilimento dell’azienda, a Betim, nello Stato di Minas Gerais. Pare che in natura gli insetti commestibili siano 1400, abbastanza per mettere su un nuovo filone gastronomico e per irrorare di nuovi ingredienti le asfittiche del Vecchio Mondo dove gli uccelli sono gli unici animali commestibili con le ali.
[Link: corriere.it, greenme.it Foto: bbc.co.uk, amazingdata.com]