Eataly Bari. Prima dell’apertura dillo a Farinetti che vuoi la migliore burrata
La grande struttura di Eataly, unica nel mezzogiorno d’Italia, stando alle dichiarazioni del suo patron Oscar Farinetti, dovrebbe occupare circa 8.000 mq della Fiera del Levante, comprese le 2 torri dell’ingresso monumentale. L’operazione di ristrutturazione e recupero di queste opere architettoniche risalenti al Ventennio, ha in sè una grande valenza culturale e si muove sulla stessa logica del recupero dell’ex terminal Ostiense a Roma progettato da Lafuente. La bellezza ci salverà, profetizza l’evangelizzatore gastronomico. E se tanto mi dà tanto, anche Eataly Bari dovrebbe ospitare eccellenze pugliesi del food, oltre a quelle italiane. Anzi, Bari sarà il faro del Sud.
Sarà l’unico grande Eataly al Sud per almeno 10 anni e abbiamo puntato sulla Puglia perché il suo marchio, di moda e grande vendibilità, è il piu’ ‘figo’ nell’agroalimentare. La cucina italiana è l’unica nel mondo a essere così biodiversa e il nostro compito è di raccontarlo all’estero, mettendo insieme le comunità che vivono attorno al cibo. [dissapore]
Per la parte di bellezza l’obiettivo sembra centrato. Il posto è magnifico, di fronte al mare, dalle finestre e dalle terrazze si gode di una vista sulla città, davvero molto bella. Si dice che intorno agli anni ‘60 su quelle stesse terrazze si siano svolti alcuni party memorabili… Speriamo quindi che diventino presto fruibili al pubblico per tutto l’anno e non solo durante gli eventi fieristici.
A che punto stiano i lavori, chi può dirlo? Vero è che è pur sempre piena estate, per di più con un caldo infernale. Non si vede un grandissimo fermento in giro, neppure dall’interno dell’area fieristica, attualmente chiusa al pubblico. C’é soltanto uno sparuto gruppetto di operai a lavoro. Riuscirà Eataly a compiere uno sforzo tale da inaugurare in concomitanza con il taglio del nastro della Fiera del Levante agli inizi di settembre? Vedremo se l’accelerazione romana contagerà anche la sede barese. Noi lo speriamo e vi terremo informati.
Nell’attesa della comunicazione ufficiale della data dell’apertura, sarebbe interessante conoscere quali prodotti celebreranno l’eccellenza pugliese. Io penso che almeno 15 prodotti dovranno essere presenti sugli scaffali Eatalici.
- Ricotta askùant
- Olive a inchiostro
- Verdure selvatiche per il Pancotto di San Severo
- Cozze, frutti di mare e ostriche di Taranto
- Lampascioni sott’olio
- Sponsali e cipolle rosse
- Cime di rapa di Acquaviva delle Fonti
- Capocollo di Martina Franca
- Focaccia barese
- Burrata di Andria
- Cotognata leccese
- Vincotto di fichi
- Manteca
- Ricotta marzotica
- Fichi secchi mandorlati
Bari non è Roma, ma la logica delle osterie a rotazione sarà ripresa? Nel caso io voto per:
Il risotto ai frutti di mare de Il Pescatore di Bari
I lampascioni fritti col vincotto di Pasquale Fatalino dell’Antica Locanda di Noci
I Paccheri al ragù di cernia del Canale di Taranto
Le Fave e cicoria Al Fornello da Ricci di Ceglie Messapica
E mentre voi pensate a quali prodotti, piatti e chef siano necessari per sottolineare il meglio della Puglia, vado a preparare i lampascioni sott’olio che poi vi dò la ricetta 🙂
[Ornella Mirelli]