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Ricette
17 Settembre 2012 Aggiornato il 31 Marzo 2019 alle ore 09:10

Filippo La Mantia. La ricetta della caponata che andrà nello spazio

Il catanese (è di Paternò) Luca Parmitano, astronauta della missione dell'Agenzia spaziale europea che partirà da Baikonour, in Kazakhstan, il 29 maggio
Filippo La Mantia. La ricetta della caponata che andrà nello spazio

Il catanese (è di Paternò) Luca Parmitano, astronauta della missione dell’Agenzia spaziale europea che partirà da Baikonour, in Kazakhstan, il 29 maggio 2013 a bordo della Soyuz come copilota, vuole portare in orbita qualcosa da mangiare della sua terra. Intendendo la Sicilia. Il piatto prescelto è la caponata e un altro siciliano, lo chef Filippo La Mantia in forza al ristorante dell’hotel Majestic di Roma, dovrebbe offrire la ricetta spaziale.

La notizia è rimbalzata dalle agenzie ai giornali e alle televisioni per la sua singolarità: a bordo di un’astronave i cibi hanno consistenza e aspetto ben diversi. E difatti La Mantia sta studiando il modo per conservarla senza ricorrere ai conservanti. “Vorrei precisare, anche, alcuni punti importanti che i media non hanno spiegato. Io sono in fase di sperimentazione con CAPONATA. Ovviamente per spedire un prodotto nello spazio bisogna rispettare tantissimi parametri di conservazione e di abbattimento. Sto studiando e se tutti i risultati saranno accettati dalle autorità competenti e dagli stessi astronauti, la cosa si farà”.

Nel frattempo, se pensate di non avere problemi di conservazione a terra, potete rifare la ricetta della prima caponata spaziale proposta dallo chef siciliano.

La CAPONATA spaziale

Ingredienti (per quattro persone)
4 melanzane viola
Olio extravergine di oliva
2 bt di passata di pomodoro
4 mazzi di basilico
300 g di olive nere arrostite denocciolate
100 g di capperi dissalati
1 costa di sedano
150 g di pinoli tostati
50 cc di aceto di vino bianco
80 g di zucchero semolato
½ cucchiaino di sale

Preparazione

In un tegame versa la passata di pomodoro ed aggiungi un mazzo di basilico. Fai cuocere a fuoco lento per 2 ore.

Contemporaneamente riduci le melanzane a cubetti di circa 1,5 cm per lato e friggi in olio bollente. Ultimata questa operazione, trasferisci le melanzane in uno scolapasta, ricopri con della carta assorbente e posiziona un peso sopra in modo che l’olio, che definisco superfluo, venga eliminato. Così si evita di avere un piatto che sbordi di olio.

Dissala i capperi, riduci il sedano a fettine e sbollentalo per pochi minuti, denocciola le olive e tosta i pinoli. Munisciti di un contenitore dai bordi alti e versa le melanzane, aggiungi la salsa a cucchiaiate, non deve essere molto sugosa, né troppo rossa. Si deve vedere bene la melanzana e la sua lucidità data dalla frittura. Quindi aggiungi delle foglie di basilico, le olive, i capperi, il sedano, i pinoli, l’aceto e lo zucchero. Aggiusta di sale e rimescola dolcemente. Se vuoi puoi aggiungere, come decorazione, del pistacchio tritato.

[Link: Corriere del Mezzogiorno via Dissapore]

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