Filippo La Mantia. La ricetta della caponata che andrà nello spazio
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Il catanese (è di Paternò) Luca Parmitano, astronauta della missione dell’Agenzia spaziale europea che partirà da Baikonour, in Kazakhstan, il 29 maggio 2013 a bordo della Soyuz come copilota, vuole portare in orbita qualcosa da mangiare della sua terra. Intendendo la Sicilia. Il piatto prescelto è la caponata e un altro siciliano, lo chef Filippo La Mantia in forza al ristorante dell’hotel Majestic di Roma, dovrebbe offrire la ricetta spaziale.
La notizia è rimbalzata dalle agenzie ai giornali e alle televisioni per la sua singolarità: a bordo di un’astronave i cibi hanno consistenza e aspetto ben diversi. E difatti La Mantia sta studiando il modo per conservarla senza ricorrere ai conservanti. “Vorrei precisare, anche, alcuni punti importanti che i media non hanno spiegato. Io sono in fase di sperimentazione con CAPONATA. Ovviamente per spedire un prodotto nello spazio bisogna rispettare tantissimi parametri di conservazione e di abbattimento. Sto studiando e se tutti i risultati saranno accettati dalle autorità competenti e dagli stessi astronauti, la cosa si farà”.
Nel frattempo, se pensate di non avere problemi di conservazione a terra, potete rifare la ricetta della prima caponata spaziale proposta dallo chef siciliano.
La CAPONATA spaziale
Ingredienti (per quattro persone)
4 melanzane viola
Olio extravergine di oliva
2 bt di passata di pomodoro
4 mazzi di basilico
300 g di olive nere arrostite denocciolate
100 g di capperi dissalati
1 costa di sedano
150 g di pinoli tostati
50 cc di aceto di vino bianco
80 g di zucchero semolato
½ cucchiaino di sale
Preparazione
In un tegame versa la passata di pomodoro ed aggiungi un mazzo di basilico. Fai cuocere a fuoco lento per 2 ore.
Contemporaneamente riduci le melanzane a cubetti di circa 1,5 cm per lato e friggi in olio bollente. Ultimata questa operazione, trasferisci le melanzane in uno scolapasta, ricopri con della carta assorbente e posiziona un peso sopra in modo che l’olio, che definisco superfluo, venga eliminato. Così si evita di avere un piatto che sbordi di olio.
Dissala i capperi, riduci il sedano a fettine e sbollentalo per pochi minuti, denocciola le olive e tosta i pinoli. Munisciti di un contenitore dai bordi alti e versa le melanzane, aggiungi la salsa a cucchiaiate, non deve essere molto sugosa, né troppo rossa. Si deve vedere bene la melanzana e la sua lucidità data dalla frittura. Quindi aggiungi delle foglie di basilico, le olive, i capperi, il sedano, i pinoli, l’aceto e lo zucchero. Aggiusta di sale e rimescola dolcemente. Se vuoi puoi aggiungere, come decorazione, del pistacchio tritato.
[Link: Corriere del Mezzogiorno via Dissapore]