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8 Dicembre 2012 Aggiornato il 7 Aprile 2019 alle ore 11:16

Il distillato di albicocche di Reinhold Messner svetta sul Niklas Weingut

Attraversiamo il confine tra Austria e Italia e, dopo la puntata in Stiria per il distillato di Goelles, ci ritroviamo in Alto Adige per un doppio
Il distillato di albicocche di Reinhold Messner svetta sul Niklas Weingut

Attraversiamo il confine tra Austria e Italia e, dopo la puntata in Stiria per il distillato di Goelles, ci ritroviamo in Alto Adige per un doppio assaggio dei distillati di albicocca di Weingut Niklas e Castel Juval, conosciuti soprattutto (e a ragione) per i loro vini.

E’ Maurizio Valeriani, che ha già parlato dei vini di Castel Juval in occasione del Merano Wine Festival, a fornire le due bottiglie “coperte”, per giocare a indovinare anche con i distillati come facciamo con il vino.

Entrambi riconoscibili per l’inconfondibile aroma varietale, offrono però spunti diversi all’analisi sensoriale.

Infatti, nel primo l’albicocca si manifesta immediatamente e il suo aroma prevale nettamente sulle altre sensazioni, ben sostenuto dalla spalla alcolica.

Nel secondo, invece, un fine tono balsamico precede e avvolge in leggera trasparenza il gusto del frutto, con l’alcol decisamente in secondo piano.

In sintesi: tipicità e potenza per Weingut Niklas, equilibrio ed eleganza per Castel Juval dell’azienda agricola Unterortl tra la Val Venosta e la Val Senales, nota perché di proprietà di Reinhold Messner ancorchè gestita da Martin Aurich, vero e appassionato factotum, ma anche per le pendenze impossibili e veramente estreme dei terrazzamenti dei vigneti: poteva essere diversamente?

Entrambi i distillati sono proposti in bottiglie da 0,5 l per 40° Vol. e fanno parte di un’interessante e varia gamma di grappe e acquaviti. E dunque:

Acquavite di albicocca (Marillenbrand) Weingut Niklas, naso tipico e immediato di albicocca, fiori bianchi e pasta frolla. Al palato, sempre il frutto in primo piano insieme a note di pesca, agrumi, nocciola e fico secco con finale leggermente amaro e alcolico 3 scatti

Acquavite di albicocca (Marillenbrand) Castel Juval, al naso pino mugo e resina accompagnano l’aroma varietale e ne ritardano piacevolmente l’impatto: l’albicocca arriva dopo, quasi una sorpresa. In bocca, anche pesca, ginepro e genziana che rendono il finale elegante e persistente. In etichetta l’indicazione della doppia distillazione a bagnomaria e la diluizione con acqua di sorgente sottolineano l’estrema cura con cui sono trattati i distillati 3 scatti e ½ e bottiglia

Insomma, non dobbiamo per forza andare in Austria per un buon Marillenbrand!

[Carlo Bertilaccio ha collaborato Maurizio Valeriani. L’immagine del castello è di suedtirol.info]

 

 

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