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Ristoranti
16 Gennaio 2013 Aggiornato il 18 Gennaio 2013 alle ore 13:22

Stabilire se Luisa Cuozzo dopo Masterchef ha un vero Pallino per la cucina

Lo schermo della televisione e di Masterchef per lei è diventata la cucina a vista del suo ristorante. Luisa Cuozzo sta a Pallino come la voglia delle
Stabilire se Luisa Cuozzo dopo Masterchef ha un vero Pallino per la cucina

Lo schermo della televisione e di Masterchef per lei è diventata la cucina a vista del suo ristorante. Luisa Cuozzo sta a Pallino come la voglia delle concorrenti di Masterchef 2 sta alla voglia di vincere. La giunonica concorrente di Napoli, che avrebbe fritto anche i giudici Barbieri-Bastianich-Cracco, ce l’ha fatta. Non a vincere il talent show che sta conquistando i sogni di molti aspiranti chef (i maligni dicono quelli amanti delle scorciatoie), ma ad aprire il suo ristorante e a commutare il percorso universitario da Scienze Politiche a Facoltà dei fornelli. Un avvio reso possibile dal sostegno di soci-amici che le hanno confezionato un vestito adatto a lei, a Pallino appunto. Fresco e giovanile come i 23 anni, colorato e spensierato con un forte richiamo alla cucina giocosa di casa. Un antro divertente a due passi dallo struscio di via dei Mille e dal salotto di Piazza dei Martiri in una strada atipica per il cibo. Vinta la prima sfida, quella di aprire un locale che di questi tempi è addirittura temeraria, checché supportata da Dario Meo e Lidia Merola con una navigazione riuscita nel regno del piennolo del Vesuvio sotto il vessilo di Casa Barone, Luisa Cuozzo si è messa d’impegno per conquistare la sua clientela. Alla bilancia le mancano 10 chili in 3 mesi “perché quando il ristorante è tuo lo stress è tantissimo”, spiega con il suo immancabile sorriso.

Si gioca, insomma, ma si fa anche sul serio. La pallina polpetta di carne è il saluto per ricordarlo. La carta di Pallino è tutta un colore. Ogni menù ne è contraddistinto per differenziare la sequenza di tre portate. Tutti a 32 € perché il ristorante vuole provare ad offrire prodotti buoni ed eccellenti a prezzi contenuti. Il tris di antipasti marca la presenza delle uova di Paolo Parisi anche se è un po’ scomposto tra formaggio e pollo leggermente asciutto. Molto più precisa la pappa al pomodoro. Presenza, quest’ultima, che eleva gli standard di questa tavola.

A chi ricordava Luisa Cuozzo sempre smaniosa di friggere, la frittata che diventa flan cotta in forno potrebbe segnare un cambio di rotta. Una linea che si distacca dal famoso Pallino, ristorante di metà dell’800 fondato da Nicola Micera a via Tasso, poco lontano da via del Parco Margherita, reso famoso dalle frequentazioni di nobili e poi con quelle di artisti e letterati che si riunivano sotto le insegne della Società dei Nove Musi. Un “club” di letterati che poteva riunirsi solo a tavola e che celebrò Pallino, giunto alla terza generazione, con il poemetto ‘N Paraviso di Ferdinando Russo che fa riferimento proprio alle delizie fritte (Che ghiurnate! Che delizie! / Chille fritte addu Pallino!). 

Ce n’è abbastanza per gettare un ponte tra passato e presente, tra tradizione e giovinezza in cucina. E Luisa Cuozzo dalla sua cucina dietro allo schermo ci prova con il pomodoro. I mezzi paccheri del pastificio Pagano di Boscoreale sono un gradino più giù della nuova conserva di Casa Barone vista al Salone del Gusto di Torino: piennolo in passata di pomodoro lungo campano che altri non sarebbe se non il San Marzano che non può essere citato fuori dal disciplinare di produzione (e non di prodotto) in purezza. Luisa ha spolverato con scaglie di provolone del Monaco e ha fatto centro.

Ancor meglio si comporta la genovese che qui è nella versione strong casalinga. Piattone con tanta carne e cipolla che diventa portata unica soprattutto in questa versione brunch domenicale alla napoletana con cucina aperta fino alle ore 15 e rotti. Ci sta.

Su uno schermo vanno in loop le immagini della passata stagione di Masterchef e Luisa è tra le protagoniste avendo chiuso sul podio. Tra i piatti preparati c’è la quaglia con crema di zucca alla birra e chips di zucca. Ricordarsi in che occasione fu sfornata questa ricetta per convincere il trio BBC a far passare turno o prova è impresa che lascio volentieri a più ferrati esegeti della materia. Diciamo che la quaglia alla Luisa soffre (o si avvantaggia) della natura un po’ caciarona e gaudente della chef.

Natura sempre entusiasta del cibo che viene confermata dal dolce Trefoglie di cannolo con ricotta con le sfoglie fritte e la ricotta ammiccante e di buona consistenza.

Ecco l’offerta variopinta di Pallino e dello staff di cui fa parte Luisa Cuozzo, la giovane concorrente di Masterchef che si è messa in gioco e vi fa giocare con grazia e garbo dalla sua postazione da cui vi osserva sinceramente attenta a come vi trovate a tavola. Avrà anche preso una scorciatoia, ma la sta percorrendo tutta in salita e anche per questo merita una visita per comprendere come e se possa essere conservata la cucina tradizionale di casa al tempo di un talent show.

Pallino. Via del Parco Margherita, 45  80121 Napoli. Tel. 392 327 1232; +39 081.19575042

Vincenzo Pagano
Fulminato sulla strada dei ristoranti, delle pizze, dei gelati, degli hamburger, apre Scatti di Gusto e da allora non ha mai smesso di curiosare tra cucine, forni e tavole.
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