Pasto Buono raccoglie eccedenze alimentari nei ristoranti di Roma
E’ partito a Roma dove sta raccogliendo le prime adesioni Pasto Buono, il progetto per il recupero e la redistribuzione delle eccedenze alimentari rivolto ai ristoranti, gastronomie, tavole calde e bar della città.
Pompi, Piombini, Volpetti, Porto Fluviale e Gargani tra gli esercizi commerciali che hanno accettato di mettere a disposizione, a fine giornata, quel che resta in dispensa e in frigo per donarlo a persone e famiglie in difficoltà economica. Qualcosa di simile ad altre iniziative che rimettono in circolo le eccedenze della Gdo destinandole alle mense caritatevoli e che vede il settore della ristorazione protagonista. Il servizio funziona così: le persone in difficoltà, munite di un apposito tesserino, possono ritirare cibo cotto e panini direttamente negli esercizi commerciali aderenti a costo ridotto.
Dal corto circuito della crisi economica che toglie il pane di bocca senza riuscire a contenere gli sprechi (il 3% del Pil italiano finisce in pattumiera e metà del cibo prodotto nell’intero pianeta si trasforma in scarti, secondo uno studio inglese) al circolo virtuoso della redistribuzione, il passo non è breve. Ma iniziative come queste, che ben poco costano a chi aderisce, possono essere di grande aiuto a chi è in transito, anche solo temporaneamente, sul crinale che divide una vita dignitosa dal bisogno (negli ultimi 5 anni la crisi ha prodotto, secondo Confcommercio, 615 nuovi poveri al giorno).
L’iniziativa, lanciata nel 2009 da Qui Foundation a Genova, è possibile anche grazie alla rete di volontari che fanno capo ai Municipi. L’adesione a Pasto Buono, riconoscibile con una vetrofania affissa sulla vetrina, dà diritto a sgravi fiscali.
Per aderire, contattare il numero 010 5767411 o inviare una mail a info@quifoundation.it
[Link: aiol.it, greenme.it]