Milano. Del Vuoto, bistrot che mette d’accordo gusto, arte e portafoglio
Ho impiegato quasi un anno, prima di decidermi. Ma poi sono andato al ristorante Del Vuoto che festeggerà fra poco il compleanno. Sono fatto così, l’antitesi del proviamo subito. Non riesco ad andare subito in un posto nuovo, che si preannuncia di successo, innovativo, figo, buono. Rifuggo in prima istanza da quello che sembra destinato a essere subito moda, magari effimera, prima ancora di apparecchiare la tavola.
Del Vuoto è un ambiente raccolto e curato nei dettagli. Vetrate ampie che danno un bel respiro. Un gusto moderno nel design, seppure con un qualche tocco di tradizione. Bellissimi tavoli di legno apparecchiati con tovagliette di jeans. Fiori al tavolo. Pezzi di arte contemporanea ad arricchire l’insieme.
E poi ci sono loro, le persone che ci lavorano, che ci accolgono con un bel sorriso. Ci si sente subito a proprio agio.
Enrico, il titolare, ci introduce nella filosofia della loro cucina e ci accompagna nella scelta dei piatti, in modo da farci avere una visione completa della loro mano e delle loro intuizioni.
Il menù è composto da quattro antipasti, quattro primi, quattro secondi, tutti con un mix equilibrato fra carne e pesce, e tre dessert. Le materie prime sono freschissime e di provenienze selezionate.
- Inizio con Asparagi bianchi di Bassano, salsa olandese, liquirizia – di notevole pregio grazie al tocco dolce-amaro che regala al piatto questa salsa liquirizia.
- Rigatoni al burro d’alghe con gamberi rossi di Sicilia – risultano indimenticabili.
- Pescato del giorno, in questo caso ventresca di tonno, con zucchine trombetta, amaranto e salsa rouille. Un piatto in perfetto equilibrio dove tutti i sapori sono ben scanditi e che assieme creano una bella armonia. Favolose le chips di amaranto.
- Finisco in bellezza con una Spugna ghiacciata al limone con ricotta e latte secco, che pulisce e sistema le papille gustative. A comporre il dessert anche delle “stecche” morbide di rabarbaro, delle chips di mango e della tapioca.
I prezzi – antipasti e primi fra i 12 e i 14 €, da 18 a 22 € per i secondi, 6 € i dolci. In linea con i prezzi milanesi. Solo che nell’ 80% dei casi la qualità non è minimamente paragonabile a quella dei piatti di questa cucina sottovuoto di Angelo Koyfalas, giovane chef con un trascorso presso alcuni templi stellari e stellati del nord Europa.
Forse sarà il caso di andare prima nei ristoranti di nuova apertura e superare l’idiosincrasia per le inaugurazioni.
Del Vuoto Modern Bistro. Via Giambellino, 12. 20146 Milano. Tel. +39 02 94555592 Mon. +39 340 8550046