Classifiche: i 10 vini perfetti da bere con le lasagne
Lasagna, piatto sontuoso, ricco, festaiolo, conviviale e per tradizione di carnevale. Bianca, rossa, con le verdure o il pesto, con diversi tipi di carne. Sono tante le variazioni delle lasagne, ma per me il top è una sola: napoletana.
Uova, farina, ricotta, provola, parmigiano, pecorino, olio, carne di manzo e di maiale per le polpettine e poi sua maestà il ragù. Autentico con prosciutto crudo o lardo, pancetta affumicata, manzo, braciole farcite con sale, pepe, cubetti di pecorino, aglio e prezzemolo e ancora uvetta e pinoli.
Non è finita: ci vogliono ‘tracchiolelle’ (cioè le spuntature di maiale), salsicce, cipolle dorate vecchie, strutto, vino rosso, doppio concentrato di pomodoro, passata di pomodoro e basilico.
Avete preso nota alla voce “ricetta lasagne”? Perché ora vi attende la domanda successiva: “Cosa ci beviamo sopra?”
Diciamo le poche regole per il vino da accompagnare alla lasagna:
- rigorosamente rosso
- struttura importante (cioè un grado alcolico abbastanza sostenuto per asciugare la grassezza del piatto)
- acidità evidente che rinfreschi la bocca
- persistenza per accompagnare il boccone che, come dire, è persistente anche lui.
Io vi propongo dieci rossi italiani da vitigno autoctono e ricchi di personalità per l’abbinamento perfetto.
I 10 dieci vini per la lasagna
1. Michele Chiarlo. Barbera d’Asti Superiore – Nizza La Court 2009. Si vinifica solo nelle annate eccellenti. Vino di grande personalità e struttura, avvolge il palato compensando con freschezza e tannini di grande finezza i bocconi succulenti di lasagna ‘affogati’ nel denso e abbondante ragù partenopeo.
Punteggio: 96/100
Prezzo: 28 €
2. Arpepe. Valtellina Superiore Sassella Ultimi Raggi 2005. I Pellizzati Perego sono un modello della nuova viticoltura, in Lombardia e non solo. Vecchie vigne in Valtellina offrono un vino pieno, caldo, bilanciato da una marcata acidità. Connubio perfetto la lasagna, che possiede struttura, grassezza e succulenza.
Punteggio: 96/100
Prezzo: 37 €
3. Gianfranco Fino. Primitivo di Manduria Es 2010. La forza del primitivo, facilità di beva, eleganza; tannini e acidità bilanciano alla grande tutte le sensazioni e i sapori della lasagna.
Punteggio: 95/100
Prezzo: 38 €
4. Trabucchi. Amarone della Valpolicella Cent’anni Riserva 2004. Grande annata la 2004, ne vien fuori un gran bicchiere, equilibrato, molto piacevole, un classico intramontabile.
Punteggio: 95/100
Prezzo: 84 €
5. Donatella Cinelli Colombini. Brunello di Montalcino Selezione Prime Donne 2007. Austero, muscoloso, di buona beva, frutto integro e concentrato; ottimo rapporto prezzo – qualità per quest’azienda di sole donne.
Punteggio: 94/100
Prezzo: 35 €
6. Azienda Agricola Reale. Borgo di Gete 2009. Generazioni di vignaioli eroici a Tramonti in Costa d’Amalfi, la terra del Tintore. Vigne centenarie per un vino di carattere, maturo, un bicchiere al tempo stesso possente e che invita a nuovi sorsi, pulendo bene il palato dalle sensazioni grasse del piatto.
Punteggio: 94/100
Prezzo: 35 €
7. Michele Laluce. Aglianico del Vulture Le Drude 2008. Bottiglia di grande personalità, come il produttore, potente e fresco, si accompagna bene alla succulenza e sontuosità della lasagna napoletana.
Punteggio: 92/100
Prezzo: 22 €
8. Morgante. Don Antonio 2009. Nuova interpretazione del Nero d’Avola per un vino robusto e allo stesso tempo bevibile: un bicchiere in più sulla lasagna non vi peserà.
Punteggio: 92/100
Prezzo: 20 €
9. Cleto Chiarli. Lambrusco di Sorbara del Fondatore 2011. Fresco, apparentemente leggero, da bere a lunghe sorsate sui succulenti bocconi di lasagna; ripulisce il palato e via con il bis! Imbattibile nel rapporto qualità – prezzo.
Punteggio: 90/100
Prezzo: 10 €
10. Waldgries Christian Plattner. A.A. Santa Maddalena classico Antheos 2011. Un outsider da vecchie vigne del vitigno ‘schiava’ che si offre subito autorevole al palato, fresco e speziato.
Punteggio: 90/100
Prezzo: 18 €
Questa è la mia selezione, ma sono convinta che anche voi avete provato qualche abbinamento con la lasagna. Possiamo aggiungere un’altra etichetta?
[Immagini: Renato Bevilacqua, Luciano Furia, Francesco Arena, Vincenzo Pagano, Vinoir]