Cacio e pepe: la ricetta del ramen farà discutere per il burro?

Lucky Peach, la rivista cartacea e monotematica, ha detto di sì al web. Da qualche giorno è on line per proporre il suo format e le sue ricette “senza abbattere troppi alberi”. Lo schema resta quello che ha reso famosa l’edizione “reale” con l’approfondimento di un tema. L’ingresso sul web è stato festeggiato con una guida al mondo del ramen.
E a tutte le curiosità che si porta dietro.
Quando ho visto la cacio e pepe ramen di David Chang non ho potuto fare a meno di pensare al Romen, il ramen de Roma, di Kotaro Noda che lo aveva declinato in lombrichelli con burro, alici e katsuobushi.
Ho avvertito un brivido correre lungo la schiena. Leggete la ricetta e seguite il video e capirete perché.
Instant Ramen Cacio e Pepe
Ingredienti
2 tazze d’acqua
3 cucchiai di burro
1 cucchiaio di olio d’oliva + pepe nero
2 tazze di pecorino romano grattugiato
2 pacchi di instant ramen (lasciate da parte il condimento)
Procedimento
1. Mentre nella cacio e pepe in genere si cucina la pasta e poi si aggiungono gli altri ingredienti, in questa ricetta si parte unendo acqua, burro, olio e un’abbondante dose di pepe nero fresco in una pentola. Porta a ebollizione a fuoco medio.
2. Abbassa il fuoco e continua a mescolare. Aggiungi il pecorino e subito dopo i nodle. Continua a mescolare per evitare che si formino grumi.
3. Mescola i noodle per ammorbidirli fino che iniziano a separarsi. Elimina l’acqua in eccesso. Dopo 3-4 minuti i noodle dovrebbero essersi separati e il liquido sarà quasi interamente assorbito.
4. Servi i noodle e spolvera con il pepe. Eventualmente aggiungi altro pecorino. Mangia velocemente. Questo piatto non migliora con il trascorrere del tempo.
Segue anche il consiglio riservato ai commensali d’oltreoceano o d’oltremanica di acquistare l’autentico Zio Pepe’s Instant Ramen al mercato.
Sono ancora qui a considerare (im)possibile l’uso del burro. E le discussioni sull’ammissibilità di un filo di olio extravergine di oliva nella cacio e pepe all’improvviso mi sembrano questioni di lana caprina.
Prima di dare fuoco alla miccia dell’indignazione, ricordatevi che David Chang è il primo dei 10 chef più influenti al mondo.
E se proprio non ce la fate a seguire la cacio e pepe ramen, eccovi la ricetta di Roma senza se e senza olio.
Deciso? Ramen, tradizione o variazioni?
[Link: Lucky Peach. Immagine di apertura: Alberto Stabile. Immagini: Vincenzo Pagano, Daniele Amato, Francesco Arena]
Burro nella cacio e pepe? C’è chi lo fa!
https://www.mangiarebene.com/ricette/pasta/ricette-di-pasta-express—pasta-veloce/pasta-express-secca/penne-cacio-e-pepe-di-anna-moroni_IDa_2307.htm
Secondo me la cacio e pepe va fatta con il cacio (ovvero pecorino, non aggiungendo parmigiano perché la cremosità ne risente) e con il pepe. Come nel caso della matriciana, ci possono essere tantissime varianti (anche ottime) ma meriterebbero un altro nome.
Tempo fa il cameriere di una storica trattoria romana mi disse che loro nella cacio e pepe aggiungono un po’ di olio (e che, quando era legale, in realtà si usava l’olio di colza … e quando lo dovettero sostituire alcuni clienti si lamentarono che non era più quella di una volta), ma il burro …
Mi perplime l’idea di far cuocere il pecorino insieme ai noodle (non si rischia l’effetto mappazzone?), così come l’aggiunta del pecorino finale che dovrebbe andare a ridurre la cremosità che è la vera caratteristica del piatto.
La ricetta di Dino De Bellis la ricordo bene, ed è quella a cui indegnamente mi ispiro quando la preparo a casa