Masterchef Italia 4: le pagelle dopo la finale annunciata
Striscia la Notizia e i bravi di Antonio Ricci avevano ragione, altro che finale a sorpresa.
Stefano ha trionfato con il suo menu degustazione, mentre Nicolò e Amelia sono saliti sul podio rispettivamente al secondo e al terzo posto.
“La finale più difficile, la migliore e con più talento”, l’hanno definita i tre giudici.
E hanno detto anche che il livello di preparazione dei concorrenti di questo MasterChef 4 è stato il più elevato in assoluto. Io ci credo e ho provato a dare una valutazione a quello che ho visto da casa, consapevole che tagli e montaggio sono una parte essenziale di questo programma.
Come ha dimostrato la finale non più in diretta che ha evitato epic fail ma non ha potuto nulla contro lo spoiler. Ecco Masterchef Italia 4 in numeri.
Le pagelle di Masterchef 4
Carlo Cracco: 9
Sarà che l’esser diventato papà da pochi mesi l’ha addolcito. O sarà che negli occhi di Nicolò si rispecchiava lui in età adolescenziale. Fatto sta che Cracco ha tirato fuori il suo lato tenero, che però sul suo volto quasi sempre senza particolari espressioni non stona. Si è lasciato sfuggire diversi complimenti a più concorrenti, dando spesso consigli e assumendo meno degli altri anni il comportamento da “so tutto io e me la comando io”.
Nicolò: 8,5 (secondo)
Enfant prodige e vera rivelazione del cooking show di Sky Uno, il 21 enne dall’accento nordico e dalla voce antipatica si è portato a casa la medaglia d’argento. Piatti fantasiosi, colorati e particolari, tant’è che “quanti anni hai? 21? – gli ha detto Carlo Cracco durante l’ultima mistery box della stagione – mi fa un po’ incazzare, perché io mica le facevo a 21 anni ‘ste cose qua”. E a proposito di Cracco, il giovane, come rivelato da Striscia la Notizia, lavora già tra i fornelli del suo ristorante.
Stefano: 8 (primo)
Non è detto che il vincitore debba avere il voto più alto. E infatti non lo ha. Pur essendosi distinto in numerose prove, l’agente immobiliare di Adria non ha saputo spiegare e rappresentare a perfezione la sua idea di cucina. Ma che della tecnica ci fosse è palese a tutti. Il meno è per la sudorazione, eccessiva quando si sta a dieci centimetri da un piatto.
Joe Bastianich: 8-
Niente lanci di piatti, menzioni al suo cane (immemorabile “manco il mio cane mangerebbe questa m****a”) o alla sua incolumità fisica esplicitata con il tormentone “vuoi che muoro?”. Quello che abbiamo visto in quest’edizione è un Joe più tranquillo, che si è calmato. Buono per i concorrenti, un po’ meno per i telespettatori.
Simone: 7,5 (eliminato all’8^ puntata)
Giovane, belloccio e simpatico. Per di più bravo coi fuochi, nonostante di mestiere faccia l’elettricista. Poche parole, tanti (bei) sorrisi e inventiva. Buone le sue prestazioni. Anche televisivamente parlando è stato un buon personaggio: diretto e spigliato. Uno di quelli che vedresti a “Uomini & Donne” e invece te lo ritrovi – con piacere – a Masterchef. Peccato per le staffe perse nelle gare in esterna. Il popolo – specialmente quello femminile, me compresa – avrebbero voluto vederlo arrivare più avanti.
Amelia: 7+ (terza)
Figlia di un cuoco, ha dimostrato fin dall’inizio di voler prendere il titolo di Masterchef. Ha vinto numerose prove, ha superato diversi pressure test, ma poi si è giocata la finale con una mozzarella di bufala e un piatto di Rosanna Marziale, chef del ristorante Le Colonne, a Caserta. “Ironia della sorte”, ha detto Amelia. E io ribadisco il concetto.
Paolo: 7 (eliminato all’11^ puntata)
Ecco, il personaggio dell’edizione. I suoi “raaaw” (ruggiti) sono diventati come il “grazi grazi” di Rachida: un tormentone. Un catechista che, però, di strada ne ha fatta, tra mimi di strani uccelli e felini inermi. Apprezzabile il fatto che pensasse a cosa sarebbe piaciuto mangiare alla moglie e ai figli con gli ingredienti della Mystery box, ma il 7 è per la simpatia e per il coraggio di mettersi in gioco sul serio. Anche con bastoncini di salmone in stile Findus.
Bruno Barbieri: 7-
Barbieri piace, piace per come si veste, piace per come parla e per come sorride. Piace un po’ in tutte le salse. E forse il problema è proprio questo. Manca un po’ di carattere che nelle scorse edizioni era ben più evidente.
Viola: 6,5 (eliminata alla 5^ puntata)
Sembrava uscita da qualche fiaba. Dolce, silenziosa, pacata. Forse troppo, dato che si è dubitato della presenza delle corde vocali. Ma nel suo essere taciturna ha creato piatti degni di nota, semplici come lei e allo stesso tempo fantasiosi. Molti l’avrebbero voluta vedere andare oltre: il suo unico limite, probabilmente – oltre all’essere vegetariana – è stato non tirare fuori il carattere.
Federica: 6,5 (eliminata alla 9^ puntata)
Nonostante la vocina dei topini di Cenerentola, si è saputa distinguere con buoni piatti. Uno di quei personaggi che mantiene sveglio il telespettatore anche per la sua simpatia. Viene allontanata dai fornelli per non aver saputo trattare gli uccelli.
Silvana: 6+ (eliminata 6^ puntata)
Certo, io 32 anni glieli avrei dati per gamba, all’inizio. Ma nonostante piangesse infinite volte a puntata – ed ogni giovedì sera ne mandavano in onda due, pensate un po’ – ha dimostrato una crescita non indifferente. Da casalinga che butta mezzo chilo di pasta per due persone a mamma e moglie più raffinata, come ha dimostrato anche nella finale, presente in balconata insieme agli altri ex concorrenti. La montatura spessa dell’occhiale nero sarà anche chic, ma io la vedo meglio a fare polpette, polpettoni e tortelloni.
Fabiano: 6 (eliminato alla 5^ puntata)
L’ingenuità e la semplicità, a volte, premiano. Peccato che lo stile da trattoria “più il piatto è pieno di cibo e meglio è” non era adatto a Masterchef. Ma io in un rifugio di montagna a 2000 mt con scarponcini e camicia a quadri verdi e giallo senape ce lo vedrei. Con le maniche arrotolate a girare la polenta, perché no.
Maria: 6- (eliminata alla 9^ puntata)
La Xena della situazione, decisa, ambiziosa, una guerriera. Buona tecnica ma nel complesso non spiccava per inventiva. Ma si merita quasi il 6 per la personalità, dimostrata specialmente nelle sfide in esterna.
Filippo: 5 (eliminato alla 7^ puntata)
Molti lo vedevano già in finale. Ma – non so voi – quando ha proposto ai giudici l’arancio condito con il pepe, dicendo che “è una ricetta tradizionale romana” ho strabuzzato gli occhi. Perché obiettivamente ne poteva scegliere una migliore. Ha parlato filosoficamente, ha giocato strategicamente, anche troppo, ribadendo fino alla fine del suo percorso che non gliene importava poi molto di stringere amicizie. Che ci sta, ma al pubblico le affinità piacciono. Peccato, le potenzialità le aveva tutte.
Giuseppe: 5- (eliminato alla 7^ puntata)
Il conte: così si faceva chiamare, così lo chiamavano tutti. Non ho mai capito – e a quanto pare anche il popolo del web – se ci fosse o ci facesse. Linguaggio forbito, pochi sprazzi di genio tra i fornelli, ma nel complesso di lui si ricordano solo i sermoni. Vien da chiedersi se il provino giusto per lui non fosse all’Accademia della Crusca, parlando di cibo.
Valentina: 4,5 (eliminata all’8^ puntata)
Una sola parola: anonima. Caratterialmente non si è saputa imporre e, di fatto, anche i suoi piatti non hanno spiccato. Una validissima alleata nelle uscite in esterna, per cui sfiora il 5 per le sue potenzialità nel lavorare in team.
Chiara: 4 (eliminata alla 6^ puntata)
La fungaiola. E nel complesso c’è poco da aggiungere: di funghi, nelle varie mystery box, manco l’ombra. Tra i suoi fornelli qualcuno ne è comparso e il voto non è più basso perché per lo meno il suo impegno si è visto. Ma non ho molti dubbi: il suo posto è nei boschi, a raccogliere porcini, chiodini, finferli.
Ilaria: 3,5 (eliminata alla 4^ puntata)
Bella ma non balla(va), anche secondo i giudici, che la rispediscono al mittente per un errore più unico che raro nella storia del cooking show: non è riuscita ad impiattare in tempo.
Serena: 3+ (eliminata alla 4^ puntata)
L’ho vista e mi sono immaginata la regina di cuori di “Alice nel paese delle meraviglie” della Walt Disney. E più volte si è avuto il sentore che lei fosse spaesata, proprio come la protagonista della pellicola sopracitata. Come lei, ha trovato la strada di casa. Ma molto presto, senza mai emergere.
Arianna: 3 (eliminata alla 10^ puntata)
No. Non si può dire a un giudice “Ao, e levate che m’hai rotto li c******i”. In molti l’hanno paragonata a Tiziana Stefanelli, vincitrice della seconda edizione. Ma di lei ha giusto la lunghezza dei capelli. Arrogante e scorbutica – e anche un tantinello poco educata – è arrivata fin troppo avanti. E il web non sembra darmi torto.
Striscia la Notizia: 1
Per lo spoiler, per aver fatto perdere scommesse, perché è scorretto giornalisticamente parlando. Un vero e proprio sgambetto. Un’offesa ai telespettatori. Ma in fin dei conti lo share della serata del 4 è stato inferiore alla media…magari i bravi di Antonio Ricci, l’anno prossimo, ci penseranno bene prima di spoilerare la finale più attesa dell’anno.
E ora mi rimetto al giudizio dei lettori? Chi merita il voto più alto e quello più basso nel fantastico mondo di MasterChef Italia 4?