Unesco. L’arte della pizza è candidata dell’Italia
La pizza ce l’ha fatta. La commissione italiana dell’Unesco ha dato il via libera: l’arte della pizza e i pizzaioli saranno i rappresentanti dell’Italia alla candidatura come bene del Patrimonio Immateriale dell’Umanità.
Le 300 mila firme raccolte dal comitato guidato dalla Fondazione Univerde di Alfonso Pecoraro Scanio insieme all’APN di Sergio Miccù, Rossopomodoro, Molino Caputo, Coldiretti e il sostegno di tanti come Scatti di Gusto e i pizzaioli “portabandiera” Ciro Oliva, Gino Sorbillo e Davide Civitiello hanno sortito l’effetto sperato.
Ora inizia la cavalcata più difficile ed entusiasmante: convincere l’Unesco che l’arte della pizza è patrimonio dell’Umanità.
La decisione dovranno prenderla a Parigi e fino ad allora potremo contare sulla cassa di risonanza dell’Expo.
Ma oggi è giorno di festa: si brinda alla pizza e ai suoi artigiani che provano a volare ancora più in alto.