La ricetta perfetta dei ravioli cinesi bolliti della Manciuria
Sfogliando il vasto menu si capisce subito che non siamo nel “solito” ristorantino cinese. Spinaci e arachidi all’aceto balsamico cinese, Orecchie di maiale alla manciuriana, Brodo di baccalà con tofu, Pancetta stufata in salsa rossa di tofu. E ravioli della Manciuria.
Lo chef si chiama Chen Bing, è originario della Manciuria, ed è figlio d’arte. Suo padre e suo nonno erano grandi cuochi in Cina. Lui è entrato in cucina sin da piccolo, ma seriamente ci si è messo solo nel 1980, all’età di 16 anni. Ora è in Italia da più di 10 anni. “Chef J” è il suo primo locale. Ci si dedica anima e corpo. Quando parla di cucina e del suo locale, gli brillano gli occhi. È una forza della natura.
Tra un bicchiere di tè e l’altro gli chiediamo di scegliere un piatto cui è affezionato. Non ha esitazioni: i Ravioli alla manciuriana. “Li prepariamo con tutta la famiglia ogni Capodanno!”, racconta . “C’è chi impasta, chi stende la sfoglia, chi farcisce e chi chiude i ravioli. Siamo in tanti ed è un piatto da condividere con le persone più care. Per noi la farcia rappresenta la Fortuna. Richiuderla nell’impasto e mangiarla vuol dire condividerla con chi ami”.
Volete provare a prepararli anche voi? Non è difficile. Ecco la ricetta.
La ricetta dei ravioli bolliti della Manciuria
Ingredienti (per 8 persone)
Per la pasta
500 g di farina “00”
200 g di acqua fredda
1 pizzico di sale
Per la farcia
250 g di carne trita di maiale
2 uova
150 g di gamberi
zenzero in polvere
1 mazzetto di erba cipollina
10 g di brodo di pollo granulare
Olio di sesamo
Sale
La galleria fotografica del procedimento
Ecco fatto.
E ricordate che potete assaggiarli nella loro veste migliore al ristorante di Chen Bing insieme ad altri piatti.
Il locale è minimalista ma crediamo si tratti di una scelta tattica: tutto deve essere incentrato sulla cucina. Al bando, allora, ogni elemento che potrebbe causare distrazione. Da “Chef J” si va per mangiare, e mangiare bene. E non solo i ravioli della Manciuria.
Chef J. Via Carlo Farini, 70. Milano