La mail per ordinare la pasta Rummo e altre info utili
Tanti vogliono comprare la pasta Rummo per rispondere all’appello del #SaveRummo lanciato sul web.
Il modo migliore per contattare la Rummo è scrivere una mail.
Per gli ordini di pasta dia dei privati che dei ristoratori, rivenditori e negozi è:
Oltre a questa notizia, rispondiamo anche ad alcuni quesiti che ci sono stati inviati via mail.
1. La creatività L’acqua non ci ha mai rammollito è del marketing della Rummo?
No. L’autore è al momento sconosciuto ma ha avuto il gran merito di avviare il tam tam su internet. L’azienda vorrebbe utilizzare questa creatività per un annuncio che rassicurerà sulla ripresa dell’attività e per ringraziare tutti della solidarietà. La Rummo vorrebbe contattarlo per cui se legge questo avviso potrebbe contattarli alla mail.
“Siamo onorati e commossi di tanta solidarietà – dichiara Cosimo Rummo, Presidente e AD dell’omonimo pastificio dopo la campagna spontanea nata sui social network #SaveRummo in seguito all’alluvione che ha colpito il beneventano – Un’ondata di quasi quattro metri ha investito tutto il sito produttivo, ma stiamo alacremente lavorando per riportare lo stabilimento alla normalità. Contiamo di parlare presto con precisione dei tempi di recupero a tutti quelli che ci stanno a cuore, dipendenti, clienti e anche a chi ha espresso il suo amore per la nostra pasta”.
2. L’invito ad acquistare pasta è del marketing della Rummo?
No, anche in questo caso erano tutti impegnati a mettersi in salvo e a salvare quello che poteva essere salvato. L’evento #SaveRummo: Un pacco di pasta fa la differenza. è stato organizzato dal giovane Luciano Lobosco ed è diventato subito virale con migliaia di partecipanti. In questo caso, la Rummo è riuscita a contattare Lobosco e una fornitura di pasta per ringraziarlo sarà assicurata.
3. È meglio non acquistare pasta perché si favorisce solo la GDO?
Le questioni di lana caprina non sono della solidarietà e delle iniziative che partono “dal basso”. La moral suasion nei confronti dei buyers sarà evidentemente elevatissima e anche i tempi di pagamento dovrebbero migliorare.
4. Com’è la situazione? Quando riprende la produzione?
Critica, ma non disperata. Sperando che il tempo migliori e non faccia ulteriori danni perché ci sono stati e pesanti. Occorre rimboccarsi le maniche, ma Cosimo Rummo spera di riprendere la produzione in 4 – 6 settimane. Al momento attuale c’è il dispositivo di sicurezza della Protezione Civile per cui chi avesse idea di fare un acquisto direttamente in azienda eviti di mettersi in viaggio.
“Un’ondata di quasi quattro metri ha investito tutto il sito produttivo, ma stiamo alacremente lavorando per riportare lo stabilimento alla normalità. Contiamo di parlare presto con precisione dei tempi di recupero a tutti quelli che ci stanno a cuore, dipendenti, clienti e anche a chi ha espresso il suo amore per la nostra pasta”, ha spiegato Cosimo Rummo
5. Gli chef hanno iniziato a utilizzare la pasta Rummo?
Sì, chi non l’aveva in linea ha iniziato ad acquistare la pasta anche per partecipare alla solidarietà in rete che chiede di postare una foto della pasta che si prepara. Alfiere del #SaveRummo nella cucina di un ristorante è lo chef contadino Pietro Parisi che ha acquistato 40 kg di Rummo e ha preparato due ricette.
6. Posso provare a comprare la pasta dove faccio la spesa di solito?
Sì, Rummo è un’azienda con un fatturato di oltre 100 milioni di euro, produce dal 1846 un’ampia gamma di formati di pasta (140 tra secca, biologica, integrale, all’uovo e senza glutine) e ha una buona distribuzione in Italia.
Qui trovate il punto vendita più vicino a voi.
7. Com’è la pasta Rummo?
In una gara di solidarietà come quella che si è innescata, potrebbe scivolare in secondo piano la qualità della pasta. Chi l’ha provata per la prima volta ha espresso un giudizio più che positivo. Come lo stesso chef Pietro Parisi che stasera a Expo nel cluster Bio-Mediterraneo preparerà i suoi spaghetti con bottarga e colatura di alici di Cetara di Acquapazza con gli spaghetti grossi n. 5 della Rummo.
Vi copia-incolliamo le note dedicate agli chef.
Ha recentemente ideato nuovi formati che vengono prodotti nel rispetto della tradizione degli artigiani pastai campani e dei tempi lenti della natura per preservare materie prime di alta qualità lavorate con il metodo brevettato della Lenta Lavorazione, l’esclusivo metodo che offre numerosi benefici agli chef: tiene la cottura, conserva la forma originaria una volta cotta e non si ammassa nel piatto, anche dopo il salto in padella e nel tempo di attesa prima di essere servita. Una pasta tenace e resistente alla masticazione, con il profumo tipico del grano duro, perché nasce solo da miscele di grani duri fra i migliori al mondo, scelti ogni anno secondo la qualità del raccolto di stagione. Ogni lotto di produzione, di ciascun formato, è inoltre sottoposto a severi controlli e prove di assaggio da parte di due chef per verificarne l’effettiva rispondenza ai parametri certificati. Grazie a sette certificazioni internazionali – è la prima e l’unica pasta ad aver ottenuto una certificazione di prodotto (Certificazione Bureau Veritas N. 385/003) per la tenuta in cottura – e due stabilimenti RUMMO esporta i suoi prodotti in 45 nazioni dei 5 continenti. La quota delle esportazioni è del 35% e i principali mercati stranieri sono gli Stati Uniti d’America, il Giappone, la Gran Bretagna e la Germania.
Vi abbiamo convinti che acquistare la pasta Rummo sia la cosa migliore per sostenere questa eccellenza italiana?
[Link: Corriere della Sera. Immagini: Corriere della Sera, Pietro Parisi, Vincenzo Pagano, Marco Bena]