Milano. Apre il nuovo Mercato del Suffragio con Cucina di Davide Longoni
Il nuovo Mercato del Suffragio con cucina a Milano in zona Porta Vittoria vede finalmente la luce.
Ne parlavamo già in agosto dell’anno scorso, ma si sa, i tempi, burocratici e non solo, sono quello che sono anche a Milano. Si tratta della nuova, ultima (per ora?) creatura di Davide Longoni, uno dei “campioni” (ovviamente uso il termine anzitutto per la rima interna, ma è bravo davvero) della panificazione lombarda.
Seguace di Eugenio Pol, è partito da Monza, sede originaria del panificio, è approdato a Milano in via Tiraboschi, a un tiro di schioppo (ok, a circa un chilometro) da questo nuovo Mercato, ha aperto un laboratorio presso la Cascina Sant’Alberto e una collaborazione con l’Università di Pollenzo.
E ha pubblicato un bel libro, Il senso di Davide per la farina, per Ponte alle Grazie (2014).
Titolo non un gran che, forse – meglio il sottotitolo: “Storia di pane e passione. Un’impresa tutta italiana”.
Il libro è bello, anche a prescindere dall’essere o meno allevatori di paste madri.
Ma torniamo al Mercato del Suffragio. Un vecchio Mercato Comunale, abbandonato e degradato, davanti alla Chiesa di Santa Maria del Suffragio, che è stato bonificato recuperato rinnovato, con l’aggiunta di un dehors, ed è diventato un vero e proprio centro gourmet.
Si comincia ovviamente con il lato panificio-pasticceria di Longoni appunto: diverse tipologie di pane, con pasta madre, dolci, e una pizza di cui si dicono meraviglie già il giorno dell’apertura.
Un angolo è dedicato al banco di gastronomia, con salumi e formaggi della salumeria Beccalli di Costamasnaga, nel Lecchese, e un angolo-gelateria dedicato a Cool, una delle migliori gelaterie del Milanese (la sede centrale è a Concorezzo). Il tutto gestito da Oreste Pietroni, William Legati e il socio-chef Roberto Andreoni.
Altro angolo: la pescheria. Pesce fresco e cucinato, affidato a Schooner Cucina di Mare, ovvero alla Pescheria Volpe di Viareggio in società con Roberto Ghezzi, patron della Schooner di Empoli – ha portato in Italia trippe e fegato di baccalà, ed è anzi uno dei maggiori conoscitori del baccalà. Ho assaggiato le loro seppie in zimino, e il baccalà con cipolle. Valgono sicuramente la pena.
C’è poi un reparto frutta e verdura e centrifughe e insalate varie (anche sotto forma di aperitivo – ah, anche la pescheria funziona come aperitivo) affidato al marchio Fresco e Buono. La natura del gusto, azienda brianzola di commercializzazione della famiglia Fumagalli.
Tavolini e sedie nella navata centrale, nel dehors laterale e nella balconata esterna. Luci, colori, spazio – un ottimo esempio di recupero di una struttura comunale in abbandono. I mercati comunali milanesi si dividono in edifici ben tenuti e funzionanti, altri chiusi, come fino a poco tempo fa questo del Suffragio, altri un po’ malmessi e dall’aria trasandata, anche se funzionanti.
Il Mercato del Suffragio è aperto dalle 7 alle 23. Avete tutto il tempo per andarci, mangiarci, farci la spesa. E dirci cosa ve ne pare.
[Immagini: iPhone Emanuele Bonati, il Giorno]