MasterChef 5, la twitter cronaca ma solo perché c’è la Sardegna

La quarta puntata di MasterChef ci porta in Sardegna per l’esterna. Potevamo perdercela? Giammai!

Noi adoriamo, Masterchef.

Certo, gli aspiranti chef sono ancora in rodaggio e faticano a decollare, ma siamo certi che un paio di pacche sulle spalle da parte di @AntoninoChef li riporteranno sulla retta via (a proposito: ci sono mancate).

Dopo le grintose dichiarazioni di rito dei partecipanti (spoiler: a sentir loro vincono tutti, l’importante è non montarsi la testa, eh), arrivano subito le prime preoccupazioni. Ottimo metodo per far abbassare la criniera ai nostri leoni, che si sono tramutati in micetti impauriti non appena scoperto il contenuto piuttosto insidioso di una mistery box composta solo di alimenti grassi, da bilanciare con un ingrediente acido a scelta tra acetosella, limone, rafano o aceto di vino rosso. Le suocere non erano previste, peccato.

Va detto: gli aspiranti chef non brillano certo di fantasia.

Oddio, “ha scatenato la fantasia dei partecipanti” non mi pare proprio. Tuttilimone. #MasterChefIt

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

Così tra un Mattia quasi scomunicato da @barbierichef per aver oltraggiato Sua Maestà la mortadella chiamandola “Mortazza” (MAI scherzare con la mortadella. In Emilia è considerata una bestemmia) e volti terrorizzati che nemmeno al primo Nightmare, ha inizio la prova, quasi solo dei limoni.

Parola d’ordine: sgrassare. Che poi è quello che vorremmo fare tutti dopo i pranzi e i cenoni del periodo scorso. Bastasse un po’ di rafano.

“Dobbiamo sgrassare”. Peccato sia già uscito il tipo del dado, ci avrebbe rifilato mortadella in riduzione di Chanteclair. #MasterChefIt

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

Devo dire che ci è mancato l’uomo del dado: già pregustavo la sua mortadella con riduzione di Chanteclaire, ché come sgrassa lui…

Sarà Maradona a vincere la prova, con annessa paternale di un @Joe_Bastianich in splendida forma, che lo vuole meno chiuso. Effettivamente il ragazzo è un po’ rigidino, ma si lancia in un pippone filosofico che magari torniamo a cucinare. Non vorrei che Kant si rivoltasse troppo.

Quest’anno tutti filosofi. Stiamo iniziando a preoccuparci: tutto fumo e niente arrosto?#MasterChefIt

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

L’invention test si rivela da suicidio, tra burro di arachidi e quinoa, con il sempre umile Maradona (“Amo il rischio e sento di poter battere gli altri”) che elabora una non chiarissima strategia che attira aspre critiche. Ma, ragazzi, ve lo devo ricordare io che è una sfida? Niente buonismo, dai: quando dice che vorrebbe mettervi tutti sullo stesso piano, ritengo si riferisca a quello di cottura.
Fatto sta che tra cucina del presente e dell’imperfetto, qui non si è capito più nulla.

La cucina del passato. Di pomodoro o di verdure, scusate? #MasterChefIt

— Maria Teresa D. (@egyzia) 7 Gennaio 2016

E per fortuna che non c’era la cucina del congiuntivo. Altrimenti strage.

Sono in molti a rischiare ed Erica arriva addirittura a mettere dello spago nel piatto. Gesto graditissimo da Cannavacciuolo, che stava per autodistruggersi.

Prendi lo spago, fatti un braccialetto. Temo sia più un cappio. #MasterChefIt

— Maria Teresa D. (@egyzia) 7 Gennaio 2016

Alida scoppia a piangere per una critica, e pensiamo finirà nel 2034, Sylvie si becca una sgridata da Barbieri.

Lezione n. 1. Spadellare non è caramellizzare. Piglia e porta a casa. #MasterChefIt

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

Sabina va a caso e nasce la moda del piatto fighettino.

Il piatto fighettino. La nuova frontiera della ristorazione. #MasterChefIt

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

Insomma, com’è, come non è, in questo delirio vince Francesco ed esce Sabina, Alida piange ancora.
Parole incoraggianti per il futuro di Sabina. Peccato solo le faccine non si mangino.

“Ciao, Sabina, ci mancheranno le tue faccine”. Peccato non fosse Zelig ma #MasterChefIt

— Maria Teresa D. (@egyzia) 7 Gennaio 2016

Ma finalmente arriva il momento più atteso – perlomeno da me – della puntata.

L’esterna in Sardegna, tra i pastori della bellissima Barbagia (perché la Sardegna non è solo mare, e di questa terra ci si innamora)

Sta arrivando il porceddu. Vi voglio religiosamente attenti. Benvenuto, @MasterChef_it nella mia Sardegna. #MasterChefIt

— Maria Teresa D. (@egyzia) 7 Gennaio 2016

I Nostri, divisi in due squadre, dovranno cucinare per 60 pastori:

Malloreddus (gnocchetti, d’altronde è giovedì ed è il giorno loro) al sugo di pecora, porcetto allo spiedo con contorno di patate e carciofi e le seadas (un dolce molto sostanzioso fatto di pasta violata, con un ripieno di formaggio. Friggere il tutto).

Vi sveliamo subito le insidie: il sugo dei malloreddus è molto grasso, andrà servito caldo o benvenuta bocca impastata. Due ore per il porcetto sono davvero pochine, e infatti le squadre rischiano di servirlo praticamente vivo (ma alla fine se la cavano). Le seadas, infine, potrebbero aprirsi durante la frittura e il formaggio all’interno deve essere filante.
Un paio di curiosità per farvi entrare nello spirito sardo:

Il vino rosso, in Sardegna, si chiama vino nero. Lo sapevate? #MasterChefIt

— Maria Teresa D. (@egyzia) 7 Gennaio 2016

Il porcetto è stato servito a pezzi, con i contorni, su un tagliere di legno, ma la tradizione è un po’ diversa

Il maialino, in Sardegna, si serve sul tipico vassoio in sughero, “S’Ajone”. Conoscete? #MasterChefIt

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

Se tra malloreddus e porcetto i concorrenti riescono a barcamenarsi, il disastro completo sono le seadas.

Sono arrivate sas “sevadas” (seadas), e qualcosa non va. Il segreto è la pasta violata. Cosa ci combinate, ragazzi? #MasterChefIt

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

La pasta va fatta con lo strutto, punto.

Che poi, seadas: erano una specie di ravioletti.

Le microseadas. In Sardegna le facciamo grandi il triplo ? #MasterChefIt

— Maria Teresa D. (@egyzia) 7 Gennaio 2016

Per dovere di cronaca, ecco come dovrebbero essere:

Agevolo foto di seadas, sebadas o sevadas a secondo della zona in cui le cucinano. #MasterChefIt pic.twitter.com/dnbnBA8VCh

— insopportabile (@insopportabile) 7 Gennaio 2016

E ve lo dice uno che di Sardegna se ne intende meravigliosamente.

Facciamo così: se vi è piaciuta la Sardegna, vi ci portiamo presto per capire dove mangiare – bene – questi e altri meravigliosi piatti della tradizione.

Alla fine vincono a sorpresa i blu, capitanati da una Sylvie quantomeno in difficoltà. I concorrenti lasciano la Sardegna salutati dai Mamuthones, le bellissime maschere tradizionali del Carnevale di Mamoiada e via verso il pressure test, che vedrà Rubina scontrarsi con el poro Francesco ma SORPRESA! Gli sfidanti potranno scegliere una persona con la quale cucinare, il regalo poco gradito spetta a Lucia e Darione. Uomini contro donne, insomma.

Dovranno cucinare spaghetti alla chitarra con sugo di crostacei.

E gli spaghetti delle ragazze sembrano fatti su ricetta di Jane.

Gli spaghetti alla chitarra di Lucia e Rubina piacerebbero a Tarzan. Praticamente sono liane. #MasterChefIt

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

O di un mozzo.

#MasterChefIt @SkyUno #teamdivano ma gli spaghetti di Lucia e Rubina sono cime per ormeggiare?!!?

— Cuochi per Passione (@CuochixPassione) 7 Gennaio 2016

Quelli dei ragazzi sono sottili come tagliolini e sono pieni della sabbia dei crostacei, andiam bene. Quando si dice un piatto terra-terra. Indovinate chi vince?

Dario e Francesco cucinano ancora, ma quando scoprono l’ingrediente principe vorrebbero fare harakiri

“La vostra ultima speranza sono le nespole”. Una cicuta per Francesco e Dario, grazie. Liscia. #MasterChefIt

— Maria Teresa D. (@egyzia) 7 Gennaio 2016

Uno scellerato Francesco non si rende conto di aver cucinato il foie gras troppo crudo.

E non viceversa.

Risposta sbagliata, #Francesco ❌ #MasterChefIt pic.twitter.com/yyHb4xMQTY

— MasterChef Italia (@MasterChef_it) 7 Gennaio 2016

Dario va sulla salsiccia, il classico che non impegna.

Esce Francesco, stranamente non in manette per aver rovinato il foie gras. Io pensavo fosse previsto l’ergastolo, pensa tu.

Un saluto rincuorante (?) da parte degli chef e via

“Devi avere più fiducia in te stesso, perché le carte le hai”. Però adesso ciao, perché le carte non bastano. #MasterChefIt

— Maria Teresa D. (@egyzia) 7 Gennaio 2016

Una bella serata, nessuno si è fatto male, o quasi.

E anche per stasera, nessuno ha fatto saltare in aria la cucina di #MasterChefIt. Tutto bene quel che finisce bene.

— Scatti di Gusto (@scattidigusto) 7 Gennaio 2016

Alla prossima, e grazie per la compagnia. Vado a fare uno spuntino.

[Testo: Maria Teresa D @egyzia. Immagini: Cristiano Cani/Flickr, Facebook, Vincenzo Pagano/Scatti di Gusto]