Anteprima. Where to eat pizza e non chiamatela solo guida definitiva del mondo
Finalmente è disponibile Where to eat pizza, la poderosa guida, o meglio elenco, alle pizzerie nel mondo, in tutto il mondo, curata da Daniel Young, critico gastronomico newyorkese trapiantato a Londra e con una passione smisurata per la pizza, napoletana e non.
Il volume è pubblicato da Phaidon, per ora solo in inglese.
Iniziamo subito a dire cosa NON è questo “elenco”:
- NON è una classifica delle migliori pizzerie, nel senso che non contiene punteggi o graduatorie, locali o globali.
- NON è una guida in cui sono indicate le pizzerie preferite da Daniel stesso.
- NON è stata pianificata o creata da un qualche editore.
- NON ha sponsor di alcun tipo.
- NON ha valore di “bibbia delle pizze” come peraltro nessuna guida di qualunque formato, tipo e colore.
È invece una specie di corposo elenco telefonico (sono ben 574 pagine in formato A5) delle pizzerie preferite dai vari “esperti/appassionati/professionisti” in praticamente tutti gli angoli del mondo, da Napoli (che strano!) fino al Vietnam.
Nelle parole di Daniel stesso, nell’introduzione, un titolo più appropriato sarebbe stato “Dove si deve andare per mangiare una pizza”.
Com’è stato elaborato questo elenco?
Per ciascuna regione Daniel ha nominato un “referente locale”, 121 in tutto, ciascuno dei quali ha scelto un certo numero (fra i 4 e i 40 circa) di appassionati, giornalisti, blogger ma anche, cosa più importante, di pizzaioli per stilare un loro elenco in cui potevano nominare 3 pizzerie della loro regione di competenza, e altre 3 in qualunque altro posto del mondo.
In totale hanno quindi espresso il proprio giudizio 1077 appassionati di pizza e il risultato è questo elenco di ben 1705 locali sparsi in tutto il mondo. In breve una platea molto ampia e diversamente rappresentata compilata da persone che hanno un solo denominatore comune: la passione genuina per la pizza.
Queste 1705 pizzerie sono quindi quelle che hanno avuto il maggior numero di segnalazioni e per quelle con più segnalazioni, sono anche riportate una o più “frasi celebri” scritte da uno o più contributori. Per una questione di indipendenza Daniel ha preferito far scegliere al revisore dell’editore la selezione delle specifiche “frasi celebri”.
I paesi/città con maggiore tradizione di pizza hanno una copertura proporzionalmente maggiore, nel senso che per l’Italia sono coperte specificamente città come Napoli, Milano, Roma, Torino e Firenze e per gli Stati Uniti New York, Los Angeles, San Francisco, Chicago e Philadelphia.
Il tutto inframmezzato con note di una paginetta dove Daniel riporta le sue considerazioni sul mondo della pizza, sulle tipologie di forni, su come piegare la pizza a portafoglio ma anche sull’ossessione in Giappone per la pizza napoletana e altre interessantissime e argute considerazioni e svariate altre tematiche pizzose (si può dire?)
Mi hanno colpito le parole di elogio di alcuni, non pochi, pizzaioli nei confronti dei propri colleghi. Dopo tante, troppe, polemiche è davvero piacevole vedere complimenti pubblici fra colleghi.
Una cosa divertente è leggere che una fantasia di Daniel sarebbe poter vedere Gino Sorbillo cuocere una pizza nel sito archeologico di Pompei se venisse trovato un antico forno romano utilizzabile ancora oggi (pag. 314).
Ecco alcune tra le pizzerie con più citazioni (in ordine rigorosamente alfabetico).
A Napoli
- 50 kalò
- Da Attilio
- Da Michele
- Di Matteo
- La Masardona
- La Notizia
- Pellone
- Sorbillo
- Starita
In Campania
- Dea Bendata – Pozzuoli (Na)
- Fratelli Salvo- San Giorgio a Cremano (NA)
- Palazzo Vialdo – Ottaviano (NA)
- Pepe in Grani – Caiazzo (Caserta)
- Pizza a metro – Vico Equense (NA)
A Roma
- Da Remo – Roma
- Forno Campo De Fiori – Roma
- La Fucina – Roma
- Gatta Mangiona – Roma
- Pizzarium di Gabriele Bonci- Roma
- Pizzeria Angelo e Simonetta – Roma
In Italia
- Berberè – Firenze
- Dry – Milano
- Fiore Mio – Faenza
- Frjenno Magnanno – Milano
- Grigoris – Venezia
- Gusto Divino – Salluzzo (CN)
- I Tigli – San Bonifacio (Verona)
- La Divina Pizza – Firenze
- Le vecchie Cantine -Taranto
- Perciasacchi – Palermo
- Pomodoro e Basilico San Mauro- Torino
- Saporè – San Martino Buon Albergo – Verona
A New York City
- Don Antonio
- Marta
- NY Pizza Suprema
- Prova
E e vi trovate a passare per Ho Chi Minh City in Vietnam ci sono ben due referenze (con altre ad Hanoi e a Da Nang).
Non so se vi ho convinto ad acquistare una copia, ma per il momento posso solo dire Thank You Daniel! dal tuo
[Immagini: Luciano Furia, Scatti di Gusto, Vincenzo Pagano, Facebook, Eater]