Milano. 10 nuove aperture che renderanno felici i Milanesi
A Milano continuano le aperture di nuovi ristoranti, locali e anche pizzerie sulla scia –ormai lunghissima – dell’Expo, che è stata lievito di nuove iniziative. Vediamo cosa succede in città.
1. Partiamo da Enrico Bartolini, ormai in procinto di lasciare il Devero a Cavenago per approdare, finalmente – se ne parla già da tempo – nel capoluogo. Dovrebbe portare le su due stelle Michelin al terzo piano del Mudec, il Museo delle Culture in via Tortona, nello spazio gestito finora da Giacomo Bulleri, e dovrebbe occuparsi anche del bistrot. In pratica calerebbe un tris d’assi insieme al suo locale a Bergamo Alta.
2. Il nuovo locale di Langosteria 10 in Galleria del Corso, Langosteria Café Milano, di cui vi avevamo anticipato la prossima apertura, è in soft opening per una serie di eventi privati, probabilmente per testare e rodare il tutto. Si tratta quindi di pazientare ancora un po’ per vedere dal vivo il nuovo locale di Enrico Buonocore.
3. Una certezza è anche la discesa dai cieli di Unico Milano di un cuoco proveniente dalle altitudini dell’Alpen Royal di Selva di Val Gardena (ma di origini pugliesi), Felix Lo Basso, con un suo progetto “terrestre” di ristorante in grado di parlare a un pubblico più ampio.
4. Stefano Cerveni aggiungerà alla Terrazza Triennale un bar-bistrot sulla Darsena, il Vista Darsena, su uno dei barconi ormeggiati lungo le rive. Si prevede l’inaugurazione per fine marzo.
5. Gianni Tota ha lasciato il Doriani in Montenapoleone per approdare al Richmond Café, in via Melchiorre Gioia, spazio per eventi, lounge bar e ristorante, aperto qualche mese fa.
6. Luigi Taglienti, ex-Trussardi, aprirà fra qualche mese il suo Lume nella ex-fabbrica Richard Ginori, in via Watt, sul Naviglio Grande, all’interno di un complesso con abitazioni, uffici e spazi pubblici che si chiamerà W37.
7. Invece il 10 aprile aprirà la Trattoria Trombetta di Giancarlo Morelli, quello del Pomiroeu di Seregno. La proposta gastronomica del locale (che aprirà in via Lecco, in Porta Venezia, zona che negli ultimi anni si è arricchita di bistrot ristoranti trattorie) punterà sulla tradizione lombarda. Perché Trombetta? È il nome di uno dei soci.
8. A parte la Zia Esterina Pizza Fritta di Gino Sorbillo, di prossima apertura in via Agnello – ma intanto ci si può preparare assaggiando quella di Luigi Capuano, che l’ha proposta pochi giorni fa nel suo Anema e Cozze di via Orseolo – si parla di nuove aperture a tema pizza.
9. Renato Bosco si sta avvicinando alla metropoli lombarda e 10. Franco Pepe ha voglia prendersi la rivincita sulla poco fortunata parentesi meneghina da Princi.
In tutte queste aperture c’è anche da mettere un segno negativo. Dopo il “ritiro” di Eat’s dalla Galleria Excelsior, anche Il Mercato del Duomo si è per così dire ridimensionato. La bella struttura in Galleria mantiene all’ultimo piano lo Spazio affidato alla scuola di Niko Romito, il Berlucchi Franciacorta Lounge e la Terrazza Aperol.
Invece ha visto, nel mercato vero e proprio, la defezione dei vari produttori: dal Panificio Grazioli ai formaggi di Sogni di Latte che però è intenzionato ad aprire una bottega tutta sua in zona centralissima, dalla pasticceria di C’era una volta all’ortofrutta di Abbascià e così via. Addio al fresco, l’intera offerta è quella di Autogrill, confezionata, solo un po’ meno “sparata” di quanto non sia in autostrada. Rimane il lato bistrot, sempre gestito da Autogrill: qui l’offerta rimane buona, in linea con le altre sedi. Il Bistrot era presente anche a Identità Golose, e distribuiva ottimi assaggi di pizze e focacce e panini farciti.
Insomma, l’onda lunga di Expo non si ferma, siete convinti?
[Link: Repubblica Milano. Immagini: iPhone Emanuele Bonati, Bruno Cordioli br1dotcom, Scatti di Gusto]