Napoli. Antica Capri, trattoria per mangiare pesce a 30 €
Napoli, via Toledo, ora di cena.
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Ho una fame che levati da torno e una sola grande certezza.
In uno di questi vicarielli dei Quartieri Spagnoli c’è la trattoria che mi accoglie da più di cinque anni ai suoi tavoli.
Qui si assapora cibo e cortesia ed è una trattoria ancora sconosciuta, persino alla nostra top ten delle migliori trattorie “che solo a Napoli” esistono.
Salendo le scale di Piazzetta Augusteo (alla sinistra della Funicolare Centrale che porta al Vomero) nascosta tra il folclore dei vicoli c’è Antica Capri.
Rosario, il proprietario, ci fa accomodare ad un tavolo appena liberatosi. In pochi secondi la tavola è sparecchiata e riapparecchiata. I nostri bicchieri già tintinnano colmi di un gradevole vino rosso, un primitivo sfuso. Sempre il buon vecchio Rosario ci convince ad iniziare con i suoi antipasti.
Eccoli. Polpo alla luciana, zeppoline fritte, bruschette con pomodorini.
E ancora salmone, pesce spada e alici marinate, pacchero fritto con ripieno di ricotta. Il tipico pacchero che a Napoli si mangia col ragù, dopo essere stato sbollentato, imbottito con ricotta e salame, viene impanato, fritto e servito bollente.
E per concludere (gli antipasti) crocchè e scagliozzi, tutto fatto in casa.
Ovviamente, non può mancare una pizza tagliata a spicchi perché all’Antica Capri c’è il forno a cupola, ma voi, da lettori scaltri lo avrete già capito.
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E poi il piatto di apertura, ma non voglio ancora dirvi cos’è.
Perché c’è da presentare Lisa, cuoca del ristorante e moglie di Rosario che in cucina è assistita dalla nuora, Mariana. Enzo, figlio di Rosario e Lisa, con Anna, una cugina, aiutano in sala. Li nomino tutti e li chiamo per nome perché sono una famiglia e come una famiglia ti accolgono, ti sorridono e ti fanno sentire a casa.
E poi ci sono gli spaghetti allo scoglio che potrebbero sembrarvi tanti dopo un avvio così imperioso di antipasti.
Non fateveli mancare. Come non dovete farvi mancare il disco volante che avete già visto scoperchiato nella foto di apertura.
Per Rosario, il bombolone di pasta di pizza è semplicemente ‘a specialità.
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La pasta della pizza chiude un tegame di terracotta in cui è stata preparata una pasta e fagioli ricca di frutti di mare. Il coperchio serve per un passaggio di finitura nel forno.
Io mi incanto ogni volta a guardare il taglio netto, la divisione in spicchi adagiati dolcemente nei piatti, l’affondo libidinoso del mestolo.
E mi piace sempre la pasta incredibilmente al dente dopo questo passaggio nel forno a quasi 400°C. Si riconoscono tutti i sapori: i fagioli cucinati come da tradizione, le vongole, le cozze e le spernocchie (le cicale di mare). Finita la pasta, sul fondo del piatto riappare lo spicchio di pizza ormai dimenticato. E la mano non tarda ad afferrarlo.
Sarebbe troppo un secondo piatto, ma non riesco ad oppormi al fritto di paranza.
Antica Capri è una trattoria vecchio stampo, a conduzione familiare. Il menu non è vasto, la scelta dei vini ridotta e la presentazione dei piatti è ben lontana da pretese di gastrofighettismo. È casalinga e mi trovo bene tra suppellettili e tovaglie a quadretti.
E poi vi dico, il conto difficilmente supererà i 30 € con tutto questo pesce e queste portate.
Provatelo e ditemi se avete un altro indirizzo del cuore della pancia come questo a Napoli.
Antica Capri. Via Speranzella, 110. Napoli. Tel. +39 081 0383486