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Ristoranti
29 Dicembre 2016 Aggiornato il 19 Agosto 2017 alle ore 14:42

Roma. Il Bar del Fico vuole crescere come ristorante e chiama Angelo Troiani

Angelo Troiani al Bar del Fico ha inaugurato una nuova tappa nella storia del celebre locale vicino a Piazza Navona. Il giovane Emanuele Antonelli,
Roma. Il Bar del Fico vuole crescere come ristorante e chiama Angelo Troiani

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Angelo Troiani al Bar del Fico ha inaugurato una nuova tappa nella storia del celebre locale vicino a Piazza Navona.

Il giovane Emanuele Antonelli, entrato da poco nella gestione dell’attività familiare, ha deciso di dare nuova linfa e lustro ad un locale ricco di potenzialità.

Nessun cambiamento per quanto riguarda la divisione degli spazi: oltre al bar vero e proprio, un secondo ingresso conduce al ristorante.

Quest’ultimo si presenta con una sala principale molto grande. Curato l’arredamento vintage che ben si addice ad una clientela soprattutto giovanile.

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Una piccola porta alla destra dell’ingresso conduce in una stanza adibita a cocktail bar ideale per un aperitivo o un post-dinner.

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Ecco quindi come è andata la cena preparata con l’aiuto dello chef del ristorante, Giuseppe Fruci, e della sua brigata.

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Prima portata della serata le alici fritte a bassa temperatura (120 – 125°). La preparazione assomiglia molto alle alici ‘mbuttunate. Molto accentuata la nota di agrume.

In abbinamento un tipico piatto romano: finocchi, olive (sotto forma di maionese) e arance. Interessante il finocchio condito sottovuoto che acquisisce una consistenza simil-cotta. Molto anni ’80 la fettina di arancio.

Un classico dello chef lo spaghettone “Felicetti” ajo e ojo, peperoncino, pecorino, mazzancolle, limone, menta e mandorle.

Un piatto semplice senza una vera e propria salsa.

Il gioco è quello di mantenere gli ingredienti slegati in modo da far giungere i sapori ben distinti uno dietro l’altro.

Cottura della pasta ineccepibile mentre quella delle mazzancolle paga inevitabilmente la necessità di dover preparare tanti piatti tutti assieme.

Piatto della tradizione umbra/marchigiana il coniglio leprino in porchetta accompagnato da una torta di patate e cardi, salsa di mele, aglio nero e mostarda. Molto saporito il ripieno di aglio,  rosmarino, finocchietto e salsiccia così come la salsa ed il tortino. La forte sapidità del piatto è ben attenuata dal cavolfiore. Leggermente oltre la non facile cottura nel forno a legna.

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Molto interessante il dolce che gioca su contrasti di temperatura, consistenza e gusto. Inusuale ma ben studiato l’accostamento di panettone, tartufo bianco e carciofi croccanti. La nota gassosa del tubero è ben supportata dall’aromaticità del lievitato e dall’amaro del vegetale.

[do action=”jq”/]

Capitolo vini non indimenticabile:

  • Tor de Falchi Santaloja Moscato Secco
  • San Giovanni Kiara Offida Pecorino
  • St. Michael-Eppan Pinot Nero

Le premesse per un cambiamento significativo ci sono tutte ma siamo consapevoli che si tratta ancora di un work in progress.

Riuscirà il Bar del Fico a invertire rotta e a risalire nelle classifiche degli appassionati di cibo della Capitale?

Bar del Fico. Piazza del Fico 26/28 (Ristorante in Via della Pace 34/35). Roma. Tel: +39 06.68891373

[Testo e foto: Matteo Bizzari]

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