Pizza a 4 mani. Lo chef Marc Murphy da Gino Sorbillo per una jam session fritta e al forno
La pizza a 4 mani, incrocio tra quelle di un pizzaiolo e quelle di uno chef, prende sempre più piede.
Semplice partecipazione dello chef al banco del pizzaiolo o studio di farciture (ma anche sul capitolo impasti gli chef iniziano a dire la loro) con un eguale risultato: la pizza tira e molto.
Ecco allora che a seguire un appuntamento di show cooking organizzato da Eccellenze Campane con il Consolato Americano, lo chef americano Marc Murphy, star del programma tv Chopped, ha chiesto pizza.
Ed è arrivato al tempio della pizza napoletana che negli Stati Uniti è diventato caso social e sociale: Gino Sorbillo ai Tribunali.
Il pizzaiolo più mediatico del mondo degli impasti ha accolto nella Casa della Pizza lo chef americano per lo scambio (rituale?) delle divise.
E poi giù da Zia Esterina Sorbillo per una prima presa di contatto con la Cappello di Pulcinella, la fritta di Sorbillo ripiena di polpettine di carne.
Nel piccolo locale di street food molto pubblico ad osservare la stesura e il classico allungamento eseguito dallo chef che ha fritto l’impasto con farina 0 Bio nel tradizionale focone utilizzato agli inizi del secolo scorso dalle pizzaiole davanti ai loro bassi.
In strada Marc Murphy ha posato per la foto davanti alla statua di Pulcinella nel vicolo antistante la pizzeria Zia Esterina ai Tribunali.
Per poi assaggiare il proprio esperimento di street food partenopeo.
Esperimenti che sono continuati nella pizzeria di Gino Sorbillo con il forno a legna.
Regina della prova, la pizza Margherita.
“Una cottura impeccabile che non mi aspettavo sinceramente”, ha spiegato Sorbillo, “e la soddisfazione che il messaggio della pizza di Napoli arrivi diretto a uno chef che utilizza la televisione per diffonderlo”.
Chiusura inevitabile con le degustazioni delle diverse pizze della carta ai 4 Tavoli, la saletta dedicata a Zia Esterina Sorbillo la cui pizzeria veniva identificata appunto con il nome Quattro Tavoli.