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10 Novembre 2017 Aggiornato il 13 Novembre 2017 alle ore 11:11

Milano. La cacio e pepe di Felice a Testaccio a tavola il 14 novembre

Ci siamo. A Milano sembra che sia tutto pronto apparecchiato per la migliore cacio e pepe: posso smettere di passare di soppiatto davanti alle vetrine
Milano. La cacio e pepe di Felice a Testaccio a tavola il 14 novembre

Ci siamo. A Milano sembra che sia tutto pronto apparecchiato per la migliore cacio e pepe: posso smettere di passare di soppiatto davanti alle vetrine oscurate, cercando di spiare nelle fessure della carta che le ricopre, per vedere a che punto sono i lavori. Squarci di mattonelle bianche e nere, granito, un lucore che potrebbe essere una finestra, o una fontana, metalli grigi o bruniti…

No, non ho rubato foto – figuriamoci.

Da martedì 14 novembre (ma è già possibile prenotarsi al numero 3473251324) apre – da annuncio su Facebook – Felice a Testaccio Milano, propaggine milanese del famoso famosissimo locale romano omonimo, aperto da Felice Trivelloni nel lontano 1936, e tuttora portato avanti dai suoi discendenti.

«Felice è un uomo onesto, bravo e giusto / e quando morirà (a tutti tocca) / ci sarà in Paradiso un gran trambusto. / Pure gli angeli perderan la brocca. / Cristo lo accoglierà con grande gusto. / Lo abbraccerà con l’acquolina in bocca / e gli dirà, in mezzo a quel presepe: / e vai Felì, facce ‘na cacio e pepe!» – sono parole di Roberto Benigni, cliente di Felice già agli inizi della sua carriera.

Forse “famoso famosissimo” è impreciso: è uno di quei posti diventati leggenda ancora “da vivo”, per così dire, il corrispettivo edibile della Svalbard Global Seed Vault, la Banca dei Semi mondiale, è il deposito della romanità in cucina, come lo erano Aldo Fabrizi e la Sora Lella.

La cucina sarà, anzi ormai è, la stessa (che ho letto anni fa in un articolo del nostro “Marziano a Roma”) anche qui a Milano: non ho ancora il menù, ma nella pagina Facebook del locale campeggia un piatto di cacio e pepe, che è già un indizio sufficiente per indurmi una ipersalivazione e un certo languore diffuso. Quindi, cucina romana, all’insegna della qualità e della tradizione. Qui non troverete gli spaghetti risottati alla spuma di cacio in infusione di brodo di pepe di Sbaraquack: la vostra pasta vi verrà adirittura mantecata al tavolo.

Grande attesa dunque, qui in città – mi han già chiesto in molti, essendo io lo “scopritore”, in un certo senso, della nuova sede – se avevo notizie. Ci vediamo lì. Una cacio e pepe abbondante, per favore. Anzi no – normale. E iniziate a prepararmene un secondo piatto.

Felice a Testaccio Milano. Via del Torchio, 4. 20100 Milano. Tel. +39 0280506690 – 3473251324.

 

Emanuele Bonati
"Esco, vedo gente, mangio cose" Lavora nell'editoria da quasi 50 anni. Legge compulsivamente da sessant'anni. Mangia anche da oltre 60 anni – e da una quindicina degusta e racconta quello che mangia, e il perché e il percome, online e non. Tuttavia, verrà ricordato (forse) per aver fatto la foto della pizza di Cracco.
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