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Un sacchetto biodegradabile per fare la spesa di frutta e verdura sarà per sempre.
\nNella ridda di commenti che hanno accompagnato quello che si sapeva da tempo, normativamente parlando, arriva fresco fresco il commento di Enrico Gualandi, Founder & Digital Strategist di Social Factor di Bologna.
\nSe la nuova norma che impone ai supermercati e agli esercenti di vendere il sacchetto biodegradabile per riporre e pesare l’ortofrutta e ai consumatori di comprarli e non riutilizzarli pena sanzioni di tutto rispetto come mai avreste pensato fossero applicabili (da 2.500 a 25.000 €, ma con sforzi moltiplicativi rispetto al fatturato si arriva anche a 100 mila tondi tondi) vi sembra l’ennesima presa per i fondelli di uno Stato vessatore e di politici senza scrupolo, Enrico Gualandi mette nero su bianco la cinquina perfetta per farvi risparmiare al grido di Più sacchetti per tutti.
\n5 consigli per continuare a comprare frutta e verdura e non cedere al ricatto dello Stato che sa solo ideare gabelle per farvi spendere tra i 4 e i 12 € in più all’anno.
\nSeguitelo e capirete finalmente perché siamo un Paese destinato ad estinguerci.
\nCerto, voi direte, sarebbe bastato adottare i sacchetti a reticella in cotone da riciclare in spese successive per essere ancora più virtuosi.
\nMa come l’avremmo messa con gli elementi contaminanti?
\nE ricordatevi che non si è ancora aperta la discussione sui guanti utilizzati per prendere frutta e verdura. Quelli non sono (parzialmente) biodegradabili. O no?
\nPS. Non è che ora butterete i nuovi sacchetti biodegradabili dove vi pare. Sono biodegradabili se correttamente inseriti nel ciclo di raccolta differenziata dei rifiuti il che vuol dire che NON potete abbandonarli nel mare, sule spiagge, lungo i corsi dei fiumi, nei prati, nei parchi urbani, sotto gli alberi.
\n[Immagini: Today, Ticinonline, Altro Consumo]
\n","description":"Un sacchetto biodegradabile per fare la spesa di frutta e verdura sarà per sempre. Nella ridda di commenti che hanno accompagnato quello che si sapeva da"}]}Un sacchetto biodegradabile per fare la spesa di frutta e verdura sarà per sempre.
Nella ridda di commenti che hanno accompagnato quello che si sapeva da tempo, normativamente parlando, arriva fresco fresco il commento di Enrico Gualandi, Founder & Digital Strategist di Social Factor di Bologna.
Se la nuova norma che impone ai supermercati e agli esercenti di vendere il sacchetto biodegradabile per riporre e pesare l’ortofrutta e ai consumatori di comprarli e non riutilizzarli pena sanzioni di tutto rispetto come mai avreste pensato fossero applicabili (da 2.500 a 25.000 €, ma con sforzi moltiplicativi rispetto al fatturato si arriva anche a 100 mila tondi tondi) vi sembra l’ennesima presa per i fondelli di uno Stato vessatore e di politici senza scrupolo, Enrico Gualandi mette nero su bianco la cinquina perfetta per farvi risparmiare al grido di Più sacchetti per tutti.
5 consigli per continuare a comprare frutta e verdura e non cedere al ricatto dello Stato che sa solo ideare gabelle per farvi spendere tra i 4 e i 12 € in più all’anno.
Seguitelo e capirete finalmente perché siamo un Paese destinato ad estinguerci.
Certo, voi direte, sarebbe bastato adottare i sacchetti a reticella in cotone da riciclare in spese successive per essere ancora più virtuosi.
Ma come l’avremmo messa con gli elementi contaminanti?
E ricordatevi che non si è ancora aperta la discussione sui guanti utilizzati per prendere frutta e verdura. Quelli non sono (parzialmente) biodegradabili. O no?
PS. Non è che ora butterete i nuovi sacchetti biodegradabili dove vi pare. Sono biodegradabili se correttamente inseriti nel ciclo di raccolta differenziata dei rifiuti il che vuol dire che NON potete abbandonarli nel mare, sule spiagge, lungo i corsi dei fiumi, nei prati, nei parchi urbani, sotto gli alberi.
[Immagini: Today, Ticinonline, Altro Consumo]