Milano. Matias Perdomo dopo la stella Michelin apre Exit. Ecco com’è
Avevo visto su Facebook qualche post che annunciava l’apertura imminente di questo nuovo posto, Exit, in piazza Erculea.
Breve nota: piazza Erculea si trova fra corso di Porta Romana e corso Italia; poco conosciuta, anche perché parzialmente chiusa al passaggio, era più nota anni fa perché c’era un cinema di prima visione, l’Adria Rugabella. Ora in mezzo alla piazza c’è Exit. Gastronomia Urbana – un chiosco che racchiude una cucina e un pugno di tavoli, 25/30 posti direi.
Abbiamo scelto un chiosco, un luogo che Milano riconosce come suo, abbiamo deciso di dargli una nuova identità. Un’identità che nasce dall’esigenza di offrire una cucina semplice, disponibile a tutte le ore del giorno, autorevole ma allo stesso tempo accessibile, e abbiamo deciso di identificarla con un semplice binomio: Gastronomia Urbana.
Exit ha aperto il 4 gennaio; il 5 c’è andato Gabriele Zanatta di Identità Golose, dal cui articolo ho attinto un po’ di informazioni; e il 6 ci sono andato io, a mangiare, in modo da integrare le informazioni con qualche assaggio di prima mano.
La prima cosa da dire è che Exit è una creatura di Contraste, ovvero di Matias Perdomo stella Michelin quest’anno, Thomas Piras e Simon Press, con un gruppo di soci. Sul sito, le dichiarazioni programmatiche:
I piatti che stiamo pensando sono semplici ma di alta qualità. La scelta e il rispetto della materia prima faranno il resto, e saranno sempre elementi fondamentali della nostra offerta. Vogliamo avvicinare la cucina e la materia di qualità a quante più persone possibile: il nostro progetto parte infatti da qui, da un chiosco, il luogo più semplice dove sedersi e mangiare qualcosa di buono.
Potrai mangiare gli stessi piatti al mattino alle 10.00 come la sera alle 19.00, come accade in tutte le grandi città europee. L’offerta si svilupperà in funzione delle diverse fasi della giornata: colazione, brunch, pomeriggio o aperitivo: in qualsiasi momento vorrai entrare sarai il benvenuto.
Scelta e ricerca delle materie prime, qualità: parole d’ordine già sentite, che qui si traducono in un menù di una dozzina di proposte o giù di lì, accompagnate da una scelta di cinque vini.
Il menu e i prezzi di Exit
Vi elenco i vari piatti:
• 4 ostriche, 12 €
• caviale 30 g, 50 €
• pane burro acciughe, 12 €
• mozzarella di bufala, 9 €
• prosciutto crudo iberico 50 g, 14 €
• uova EXIT, 12 €
• puntarelle acciughe parmigiano, 10
• brioche salata, 5 €
• paté di Foie Gras, 14 €
• gazpacho gamberi rossi puntarelle, 12 €
• polpo crema di ceci cime di rapa, 13 €
• terrina di faraona crema di gorgonzola barbabietola, 14 €
• tartare di manzo crostini con olive e pomodoro secco radicchio, 14 €
• carciofi crudi insalata riccia e crema al parmigiano, 12 €
Ho cominciato con le Uova Exit: due uova in camicia, una spuma di patate al parmigiano, listarelle di cavolfiore crudo all’aceto di more; sopra prosciutto spagnolo. Ho sempre nutrito un’insana passione per le uova e le patate: ergo, è stata la mia prima scelta. Ottima scelta, direi, guidata dall’ottimo (sì, anche lui) direttore di sala, Nicola Inserrato – anche grazie all’inserimento dell’insolito cavolfiore croccante.
Ma anche la terrina di faraona era ottima. Certo, va detto che amo tutti gli animali da cortile, quindi anche la faraona (mia nonna allevava anche faraone, che di tanto mangiavamo). La terrina era buonissima, la crema al gorgonzola delicatissima. la fettina di barbabietola sottilissima. E anche se non amo in modo particolare la barbabietole, il tutto mi è sembrato ottimo. Quindi , ottimo anche al cuoco, Claudio Rovai.
Ci ho bevuto sopra un Teroldego Dannato – un bicchiere, 7 €, non una bottiglia, 30 €. La carta dei vini comprende un altro rosso, un Nebbiolo Gemme 2008 (9/35 €), un Fiano Colle dei Marni (6/30 €), un Bourgogne Boillot (9/45 €), scritto in carta senza la “r” (sì, me ne sono accorto solo dopo averlo sentito pronunciare da Inserrato).
I due dolci che mi hanno proposto erano un éclair agli agrumi e un tortino ai tre cioccolati – se l’éclair è ancora un’idea abbastanza originale, i tre cioccolati magari mi stanno diventando un po’ banali. Comunque, ho preso l’éclair, buono. Per forza, viene da L’Île Douce.
Il locale è aperto da colazione, e per tutta la giornata è possibile ordinare dal menu. Per ora sta aperto solo fino alle 15, da fine mese dovrebbe prolungare fino a sera.
Exit. Piazza Erculea, 2. Milano.