50 Best 2018. I nuovi ingressi dalla parte sbagliata, cioè dal 51° al 100°
È tempo di 50 Best come la chiamano affettuosamente gli appassionati, cioè The World’s 50 Best Restaurants 2018, la classifica dei migliori ristoranti del mondo. Vi ricordo la classifica del 2017, che vedeva sul podio 11 Madison Park, l’Osteria Francescana di Massimo Bottura, e El Celler de Can Roca: potete leggere l’elenco completo dei primi 50 qui.
Siamo in attesa della classifica dei primi 50, dopo l’avvicendarsi delle varie classifiche continentali (l’ultima, asiatica, ha visto vittorioso, ancora, l’indiano Gaggan). Verrà svelata il 19 giugno prossimo in diretta da Bilbao – intanto, è stata resa nota quella dei secondi 50, i ristoranti che si sono classificati dal 51° al 100° posto. Classifica interessante perché, oltre a indicare, attraverso le nuove entrate, i possibili scenari di sviluppo della ristorazione mondiale, ci sonsente di partecipare al gioco un po’ sadico di scoprire chi ha fatto il suo ingresso in questa classifica entrando dalla parte sbagliata, dall’alto, ovvero retrocedendo.
Diciamo subito che non ci sono ristoranti italiani, in questa sezione dei Best Restaurants; ma ci sono due chef italiani che lavorano all’estero, Davide Bombana con il suo 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana a Hong Kong, solo 93°, e Christian Puglisi, che dalla 39a posizione del 2017 è scivolato alla 71a con il suo Relae a Copenhagen, in Danimarca.
Non ci sono tracce, invece, del Combal.Zero di Davide Scabin, uscito dai primi 50 per una peraltro dignitosa 59a posizione. Ma Davide non è nuovo a salti da una metà all’altra della classifica, per cui non diciamo niente. Registriamo solo per la cronaca.
The 50 Best Restaurants in the World: la classifica #51 – #100
51. De Librije, Zwolle, Netherlands
52. L’Astrance Paris, France
53. Benu, San Francisco, USA
54. Sühring, Bangkok, Thailand
55. Don Julio, Buenos Aires, Argentina (New)
56. Amber, Hong Kong, China
57. Nerua, Bilbao, Spain
58. Brae, Birregurra, Australia
59. Florilège, Tokyo, Japan
60. Tegui, Buenos Aires, Argentina
61. Burnt Ends, Singapore
62. Momofuku Ko, New York, USA
63. Hof Van Cleve, Kruishoutem, Belgium
64. Sud 777, Mexico City, Mexico
65. Frantzén, Stockholm, Sweden (New)
66. Vendôme, Bergisch Gladbach, Germany
67. Fäviken, Järpen, Sweden
68. Quique Dacosta, Denia, Spain
69. Chef’s Table at Brooklyn Fare, New York, USA
70. Selfie, Moscow, Russia
71. Relae, Copenhagen, Denmark
72. Twins Garden, Moscow, Russia (New)
73. Aqua, Wolfsburg, Germany
74. The Fat Duck, Bray, England
75. Belcanto, Lisbon, Portugal
76. Martin Berasategui, Lasarte-Oria, Spain
77. Elkano, Getaria, Spain (New)
78. Mingles, Seoul, Korea
79. A Casa do Porco, São Paulo, Brazil (New)
80. Lung King Heen, Hong Kong, China
81. Per Se, New York, USA
82. Hedone, London, UK
83. Estela, New York, USA
84. St John, London, UK
85. Le Coucou, New York, USA (New)
86. The French Laundry, Yountville, USA
87. Maní, São Paulo, Brazil
88. Nobelhart & Schmutzig, Berlin, Germany (New)
89. The Jane, Antwerp, Belgium
90. Indian Accent, New Delhi, India
91. SingleThread, Healdsburg, USA (New)
92. L’Effervescence, Tokyo, Japan (New)
93. 8 1/2 Otto e Mezzo Bombana, Hong Kong, China
94. Alo, Toronto, Canada
95. Enigma, Barcelona, Spain (New)
96. Diverxo, Madrid, Spain
97. Atelier, Munich, Germany (New)
98. 108, Copenhagen, Denmark (New)
99. Leo, Bogotá, Colombia
100. Lasai, Rio de Janeiro, Brazil
Per il resto, rientra Heston Blumenthal con il suo The Fat Duck al #74, e si segnala l’ascesa precipitosa di Sühring da Bangkok al #54, l’anno scorso occupato da Lyle’s, locale londinese uscito di classifica: vedremo se verso l’alto o verso il basso. Debuttano al #65 Frantzén, svedese, al #85 Le Coucou, New York, e al #91 SingleThread, dalla California, premio One to Watch (assegnato l’anno scorso a Disfrutar, anch’esso assente dei secondi 50 Best…). Debutta anche, al #99, Leo, ristorante di Leonor Espinosa, primo ristorante colombiano e prima chef colombiana assurti all’Olimpo della ristorazione mondiale.
Un breve ripasso della situazione degli italiani nei primi 50 Best del 2017 in attesa della diretta di martedì: Massimo Bottura aveva dovuto cedere lo scettro guadagnato nel 2016. Al #15 c’era Piazza Duomo con Enrico Crippa; al #29 Le Calandre dei fratelli Alajmo; al #43 Niko Romito con il Reale Casadonna.