Mozzarella di bufala e gamberi rossi nella lasagnetta cult di Lino Scarallo
Un grande classico della tavola di Palazzo Petrucci, ristorante stella Michelin di Napoli guidato da Lino Scarallo, è la lasagnetta di mozzarella di bufala con gamberi rossi della Sicilia.
La ricetta, semplice nella sua necessaria selezione degli ingredienti, può sembrare ideale per il periodo estivo, ma in realtà è una quattro stagioni che lo chef adegua sostituendo la salsa (fiori di zucca in estate, broccoli in inverno) e che a casa potrete proporre cercando nuovi abbinamenti.
Il piatto si presta anche ad esaltare il ruolo dell’olio extravergine di oliva e infatti è una delle ricette proposte dal libro Come si mangia l’olio di Andrea Leonardi, Filippo Falugiani e Marco Provinciali di cui Scatti di Gusto è media partner (è in preparazione la terza edizione).
Seguitela tenendo presente la classifica dei migliori oli extravergine di oliva e la migliore mozzarella di bufala dell’area salernitana.
Lasagnetta di bufala e gamberi
Ingredienti (per 4 persone)
400 g di mozzarella di bufala
700 g di gamberi rossi di Sicilia (media misura)
300 g di fiori di zucca
Olio extravergine di oliva qb
Pepe e germogli di broccolo
Procedimento
Lavare, mondare e sbiancare i fiori di zucca in acqua bollente.
Raffreddate successivamente in acqua e ghiaccio.
Passare al mixer con l’aggiunta di un mestolo di brodo vegetale ed un filo d’olio extravergine di oliva fino ad ottenere una crema.
All’interno di un coppapasta di forma cilindrica dal diametro di 0,6 e di un altezza di 0,8 tagliare la mozzarella a fettine non troppo spesse e formare 4 strati alternando i gamberi già sgusciati e puliti.
Adagiare la lasagnetta al centro del piatto e guarnire il piatto con la salsa di fiori di zucca, sopra la lasagnetta i germogli ed ultimare con un filo di olio extravergine di oliva e una spolverata di pepe bianco.
Abbinamento olio
Il gambero rosso con la sua tendenza dolce potrebbe sostenere anche oli un po’ più spinti sui toni dell’amaro e del piccante come ad esempio l’olivo bianco, il frantoio, il leccino.
Il miglior accostamento è con olio franto da olive di carolea, cassanese, rotondella, e bosana.